|
||
Dir.resp. Pippo Gatto |
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
|
Omicidio Inzitari, i funerali
Omicidio giovane Inzitari, indagini alla DDA. Ai funerali il parroco ai mafiosi “Convertitevi”, presente il padre 08 dic 09 Saranno il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Michele Prestipino, ed il pm Roberto Di Palma a coordinare le indagini dei carabinieri sull'omicidio di Francesco Maria Inzitari, il diciottenne ucciso nella tarda serata di sabato scorso a Taurianova davanti ad una pizzeria. Di Palma, in particolare, e' il magistrato che ha coordinato le indagini che nel maggio dello scorso anno hanno portato all'arresto del padre del ragazzo, Pasquale Inzitari, l'ex esponente dell'Udc poi condannato nel settembre scorso per concorso esterno in associazione mafiosa. Il pm ha coordinato le indagini sulla cosca Crea, il cui boss fu arrestato grazie ad una soffiata dell'imprenditore Nino Princi (poi ucciso), cognato di Inzitari. Pasquale Inzitari, imprenditore, per anni è stato un politico di primo piano della piana di Gioia Tauro, ricoprendo anche l'incarico di vice sindaco e assessore di Rizziconi e arrivando alla candidature per le politiche del 2006 con l’Udc senza essere eletto. La sua carriera politica si è interrotta nel maggio del 2008, quando è stato arrestato insieme a Domenico Rugolo, di 73 anni, considerato uno dei boss della 'ndrangheta della Piana. Il padre ai funerali. Pasquale Inzitari, padre del diciottenne Francesco ucciso sabato scorso ed attualmente agli arresti domiciliari dopo la condanna in primo grado a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, era presente ai funerali del figlio. L'autorizzazione speciale gli è stata concessa dai magistrati. Omelia forte. Durante i funerali, a cui hanno partecipato tanti giovani e numerosi paesani, segno di un muro di omertà che comincia a cadere, il vicario episcopale della diocesi di Oppido-Palmi e referente di Libera in Calabria, don Pino Demasi, ha avuto parole forti invitando i mafiosi alla conversione ed ai giovani esponenti delle cosche a lasciare la strada della 'morte' . ''Permettetemi - ha detto don Demasi nel corso dell'omelia - che mi rivolga anche ai mafiosi ed a coloro che antepongono i propri interessi ed i propri loschi affari a qualunque possibilita' di vita civile e serena del nostro territorio. Voglio citare le parole di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi: che ci sia concordia, perche' Dio ha detto di non uccidere. La mafia non puo' cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio e per questo vi chiedo di convertirvi''. Don Demasi ha poi rivolto un “invito particolare e soprattutto una mano tesa ai giovani che sono già caduti nella rete della mafia e tra loro, probabilmente, ci saranno anche i sicari di Francesco. Non fatevi imbrogliare dalla 'ndrangheta perchè la mafia può darvi soldi, donne, macchine blindate ma una cosa la procura certamente anche a voi, la morte. Riprendetevi la vita. Venite, siamo pronti ad accogliervi e ad aiutarvi ad uscire da questo tunnel”. “La morte di Francesco – ha aggiunto – è assurda e sconvolgente e anche se in questo momento il silenzio parla più delle parole, noi tutti ci chiediamo fino a quando ancora ci dovrà essere sangue sulle nostre strade e il perchè di questa uccisione”. Don Demasi ha ribadito l’invito ai giovani a scendere in piazza per ribellarsi contro la mafia. E proprio su questo tema, il sacerdote, al termine della cerimonia funebre, ha incontrato alcuni giovani con i quali ha discusso delle possibili iniziative da intraprendere. Al termine della messa il feretro è stato trasferito nel cimitero di Delianuova (Reggio Calabria). La vicenda degli Inzitari: Inzitari, che si trova ai domiciliari e non ha mai collaborato con gli iquirenti, era anche il cognato di Nino Princi, l’imprenditore morto nel maggio 2008 in seguito all’esplosione di una bomba sotto la sua auto e che, a sua volta, era il genero di Rugolo. Inzitari, secondo gli inquirenti, è stato la mente imprenditoriale della costruzione del centro commerciale Parco degli Ulivi di Rizziconi, realizzato, secondo l’accusa, su terreni acquistati in precedenza a prezzi agricoli da prestanome della cosca Crea, una volta alleata con quella dei Rugolo. I terreni passarono poi alla società Devin, di cui Inzitari era socio, che vi costruì il centro commerciale. Ma l’imprenditore, per sottrarsi alle continue richieste di denaro e lavori dei Crea, si sarebbe rivolto al cognato Princi che, secondo l’accusa, fece arrestare, nel luglio 2007, dopo una decina d’anni di latitanza, il presunto boss Teodoro Crea anche allo scopo di dare totale campo libero al suocero Domenico Rugolo. Per quell'intervento, Princi, secondo le indagini condotte dalla Dia reggina, sarebbe diventato socio occulto della Devin al 16%. La società fu successivamente ceduta, nel 2007, al Credit Suisse per oltre 11 milioni di euro. Gli investigatori puntano sulla vendetta anche perchè Francesco Maria Inzitari era “assolutamente incensurato”, come ha detto un inquirente. Il giovane, nel luglio del 2007, fu ferito da una coltellata in circostanze che il procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, ha definito oggi “poco chiare”. A colpirlo, pochi giorni dopo l’arresto di Crea, fu un minorenne imparentato col boss.
|
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
Copyright
© dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713
del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul
copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore
Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti