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Sospesa per lutto manifestazione NoPonte

 

Manifestazione NoPonte segnata dal lutto, sul palco muore sindaco di Badolato. Ritardi nei soccorsi

19 dic 09 Uno degli oratori della manifestazione di protesta svoltasi a Villa San Giovanni contro il ponte sullo Stretto, Franco Nisticò, di 58 anni, di Badolato (Catanzaro), è morto dopo avere avvertito un malore mentre interveniva sul palco in località Cannitello. Nisticò era il responsabile del Comitato per la statale 106 jonica costituito per chiedere la messa in sicurezza dell'arteria. Alcuni medici sono intervenuti per prestare soccorso a Nisticò, praticandogli anche un massaggio cardiaco, ma l'uomo é morto poco dopo il ricovero in ospedale, dove è stato portato con un'ambulanza della polizia. Nisticò, che negli anni scorsi era stato sindaco di Badolato, si batteva da tempo per l'attuazione di interventi di ammodernamento e messa in sicurezza della statale 106, nota anche come "la strada della morte" per i numerosi incidenti stradali che vi si verificano.

Ritardi nei soccorsi. La manifestazione è stata sospesa dopo la morte di Franco Nisticò, responsabile del Comitato per la statale 106 jonica, mentre interveniva sul palco. La decisione è stata presa dagli organizzatori in segno di lutto ma anche di protesta perché, secondo loro, l'ambulanza del 118 che era stata chiamata dopo che Nisticò aveva avvertito il malore che ne ha poi provocato la morte è giunta sul posto in ritardo. Sempre secondo gli organizzatori, l'ambulanza della polizia che ha soccorso Nisticò non era attrezzata per gli intervento di emergenza necessari. Subito dopo il fatto sono scoppiati alcuni tafferugli che poi sono stati subito sedati dagli stessi organizzatori

Il comunicato della Rete No Ponte: Un corteo di circa 20000 manifestanti era riuscito a smentire il clima di tensione che da giorni si respirava ed a confermare che il 19 dicembre, come annunciato, sarebbe stata una giornata di festa. A rendere questa festa un’occasione di lutto e rabbia è stato, invece, il decesso di Franco Nisticò, il quale subito dopo il suo intervenuto sul palco, in rappresentanza del Cordinamento per la SS106, si è accasciato sul palco a causa di un malore. Dopo avere ripetutamente richiesto l’intervento di un’ambulanza, anche attraverso il microfono del palco e dopo i primi interventi di soccorso dei medici presenti tra i manifestanti, è giunto sul posto il camioncino sanitario della Polizia di Stato che è risultato però essere sfornito degli adeguati strumenti di soccorso per questa circostanza. Dopo circa 20 minuti Franco è stato accompagnato dalla Polizia di Stato agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, mentre ci veniva assicurato che “aveva ancora il polso”. A quel punto, in quanto organizzatori, abbiamo deciso di sospendere la manifestazione. La sproporzione tra il massiccio dispiegamento delle forze dell’ordine e la scarsa e pericolosamente inadeguata presenza di presidi sanitari, si è rivelata fatale per il prosieguo della giornata, mettendo, a nostro parere, a rischio la stessa incolumità dei manifestanti. Dopo un paio d’ore è giunta in piazza la drammatica notizia che tutti temevano. La Rete No Ponte, che ha organizzato la giornata, esprime dolore e rabbia per quanto accaduto, assoluta vicinanza ai familiari di Franco e provvederà domani stesso a rendere noto come intende chiedere chiarezza su quanto di incomprensibile è avvenuto oggi a Villa san Giovanni.

Il dolore di Loiero. Dolore è stato espresso dal presidente della giunta regionale della Calabria, Agazio Loiero, per la morte di Franco Nisticò. "Ho apprezzato - ha detto Loiero - in tutti questi mesi le battaglie civili condotte con grande passione e senso civico da Nisticò per il miglioramento della rete viaria infrastrutturale della sua zona e di tutta la Calabria. Una battaglia portata avanti con il coinvolgimento delle popolazioni, alla testa di movimenti democratici, con le istituzioni e degli enti locali. Sono addolorato per la scomparsa di un uomo, di un amministratore che si è battuto affinché la Calabria nel suo complesso potesse migliorare".

Mancini (Pdl) “La solita vecchia sinistra delle chiacchiere”. “E’ veramente paradossale, e la dice lunga sullo stato confusionale di una vecchia sinistra, che dirigenti politici e sindacali che dovrebbero impegnarsi nella creazione di nuove opportunità di lavoro, scendano in piazza per protestare contro un’opera che favorirà almeno 40.000 nuovi posti di lavoro ogni anno nella fase della sua realizzazione” così Giacomo Mancini del PDL. “Il Ponte sullo stretto è una grande opportunità per la Calabria, il Sud e l’intero Paese e con l’imminente avvio dei suoi lavori il premier Berlusconi ottiene tre importanti risultati - ha continuato Mancini- il primo è quello di dare forza alle grandi medie e piccole imprese, creando, appunto, nuova occupazione e nuova ricchezza; il secondo è quello di mettere con le spalle al muro l’ambientalismo più retrogrado che impediva la realizzazione in Italia di ogni grande infrastruttura; il terzo è quello di realizzare azioni concrete nell’interesse del Mezzogiorno”. “La manifestazione contro il Ponte – ha concluso Mancini- offre la dimostrazione come da una parte c’è la vecchia sinistra che si limita alle chiacchiere, dall’altra un Governo che produce fatti concreti”.

Presente il camper di Pippo Callipo. Annalaura Orrico, coordinatrice del “Camper tour” dell'associazione "Io resto in Calabria", oggi a Villa San Giovanni all'esordio della campagna informativa itinerante nelle piazze della regione per rappresentare il punto di vista di Pippo Callipo, candidato alla Presidenza della Regione sostenuto da 80 associazioni, espressioni della società civile, da Idv e dal partito Per il Sud. “Siamo a Villa San Giovanni per condividere il no dei calabresi al Ponte che è l'illusione con cui il Governo vorrebbe liquidare i bisogni reali delle donne e degli uomini di questa parte del Mezzogiorno. Il nostro "no" è secco. Rifiutiamo di essere considerati colonia delle aree ricche del Paese, magari da utilizzare come discarica per rifiuti tossici o per dare il via a campagne mediatiche con al centro progetti faraonici. Nel contempo, però, è necessario coniugare il no al Ponte con un altrettanto no deciso alle classi dirigenti del Mezzogiorno incapaci di valorizzare con idee e progetti il territorio in termini turistici ed ambientali.”

Presente la Fiom nazionale. Molti i rappresentanti dell'associazionismo, soprattutto da Calabria e Sicilia, della Cgil, presente anche il segretario Fiom, Giorgio Cremaschi, rappresentanti delle forze politiche del Pdci e del Prc e di altri partiti di sinistra. Il corteo, con striscioni e slogan contro il ponte, da piazza Municipio raggiungerà località Cannitello, dove sono in programma alcune esibizioni musicali. “Si tratta di un'opera inutile - affermano i promotori dell'iniziativa - che impegnerà ingenti risorse. Ma i veri problemi sono altri”.

Marino (Pd) "Sostegno alla manifestazione". ''Tengo a esprimere tutta la mia solidarieta' e il mio sostegno alle persone che oggi stanno manifestando contro l'avvio dei lavori per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina''. Cosi', il senatore Ignazio Marino, impegnato oggi in Sardegna in iniziative promosse dal PD. ''E' un'opera inutile - ha detto Marino - che i cittadini della Calabria e della Sicilia non vogliono e di cui non si sente l'esigenza. E' una grande opera che fara' del bene solamente alle tasche di chi sara' incaricato di costruirla e sappiamo bene i rischi che si corrono di infiltrazioni pesanti da parte della criminalita' organizzata. Per di piu', il Governo aveva detto che sarebbe stata un'opera finanziata esclusivamente dai privati e invece ora scopriamo lo stanziamento nella finanziaria di 460 milioni di euro per l'avvio dei lavori. Non era meglio destinare questi soldi al rinnovamento degli ospedali della Calabria o della Sicilia o ad una nuova linea ferroviaria per la costa ionica? Basta con le bugie e basta con questo progetto, dobbiamo continuare a ripeterlo finche' il Governo non si decidera' ad ascoltare''.

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