Nave dei veleni - Nuova Cosenza Quotdiano Digitale

Nave dei veleni, Legambiente “Comerio risponda ai magistrati”

09 dic 09 "Non c'é niente di nuovo nel memoriale di Comerio. Lui ha sempre affermato di essere un benefattore dell'umanità, fin dall'apertura dell'inchiesta del '95-'96 sul traffico di rifiuti radioattivi e lo ribadì in un'intervista televisiva, abbastanza rara, in cui ci siamo confrontati e anche in quell'occasione si diceva d'accordo con me sui rischi per il Mediterraneo e per il mare possono venire da traffici e inquinamenti vari e nello stesso tempo dimostrava il progetto Odm, dei penetratori in grado di affondare rifiuti sul fondo del mare, costato 100 milioni di dollari". A dirlo a CNRmedia, riferisce una nota, è Nuccio Barillà, responsabile Legambiente Calabria sul memoriale di Giorgio Comerio. "Dovrebbe trovarsi in Tunisia - ha aggiunto - raggiungibile comunque per interviste e memoriali, ma allora non capisco perché non torna in Italia e racconta la sua verità alla magistratura italiana, se afferma che ha sempre lavorato alla luce del sole, ma nell'illegalità. Deve rispondere sullo spiaggiamento della Jolly Rosso e sui suoi interessi sulla nave: Comerio deve rispondere se era veramente in trattativa per l'acquisto della Rosso e che cosa ne voleva farne e poi deve spiegare quell'appunto trovato da magistrati accorti nella sua casa di Garlasco: la frase lost ship il giorno dell'affondamento della Rigel. Secondo i registri navali internazionali, tra l'altro, risulta che quel giorno nel mondo è affondata solo la Rigel". "Comerio ha parlato di collaborazione coi governi? Si parla - conclude Barillà - di accordi non ufficiali, di holding che vedono insieme Stato e anti Stato, legalità e illegalità ed è là quella zona grigia fra le cose lecite e illecite, dove Comerio ha dimostrato di saper navigare molto bene".

Cerca con

nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "


		Quotidiano OnLine
		Dir.resp. Pippo Gatto