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E' morto Antonio Acri

 

Stroncato da un tumore muore il consigliere regionale Antonio Acri

09 dic 09 E' morto a Catanzaro, dopo una lunga lotta contro un male incurabile, il consigliere regionale del Pd Antonio Acri. Acri era ricoverato da alcuni giorni nel Policlinico universitario del capoluogo. Nel corso di questa legislatura, riferisce un comunicato dell'ufficio stampa del Consiglio regionale, Acri ha rivestito incarichi importanti, prima come Presidente del Comitato per la qualità e fattibilità delle leggi, poi come presidente della quarta Commissione consiliare 'Assetto, utilizzazione del territorio - Protezione dell'Ambienté. Finché le forze glielo hanno consentito, ha svolto con passione e puntualità gli incarichi ricoperti. Dal dicembre del 2000 è stato Vice Presidente della Lega Nazionale delle Autonomie Locali, oltre che Presidente della Lega Regionale. Antonio Acri aveva 67 anni era nato a San Giovanni in Fiore. Sposato dal '72, padre di due figli e dal 2002 anche nonno, si era laureato in Scienze motorie all'Isef di Napoli. Il suo impegno politico inizia da giovanissimo nelle file dell'allora Pci. Ultratrentennale la sua presenza nelle istituzioni: nel 1975 viene eletto nel Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore, diventando prima assessore e poi sindaco nell'81. Dal 1980 viene eletto, ininterrottamente, consigliere dell'Amministrazione provinciale di Cosenza e ricopre gli incarichi di capogruppo Consiliare del P.D.S., poi più volte di assessore e infine, nel '94, di Presidente della Provincia. Nel '95 è eletto a mezzo di elezione diretta e cinque anni dopo è riconfermato Presidente al primo turno nelle competizioni del giugno 1999. Nell'aprile del 2005 entra per la prima volta in Consiglio regionale, eletto con 6.765 voti nella lista Ds della circoscrizione di Cosenza. Il primo gennaio del 2008, Acri aderisce al neocostituito gruppo consiliare del Partito Democratico. Fino al 31 gennaio 2008, ha rivestito la carica di segretario della Commissione consiliare regionale contro il fenomeno della mafia in Calabria. Nella seduta consiliare dell'8 luglio 2005, è stato eletto membro degli Istituti regionali Ricerca Sperimentazione ed aggiornamenti educativi (I.R.R.S.A.E.) presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Appassionato di sport, è stato calciatore e allenatore di terza categoria e ha praticato anche il pugilato. Amava viaggiare e leggere libri di saggistica storica e politica.

Alla moglie ad ai figli di Antonio Acri vanno le condoglianze di tutta Nuovacosenza.com, e del suo direttore, vicini alla famiglia Acri in questo triste momento.

Diamante gli dedica la cittadinanza onoraria. La Città di Diamante intende attribuire l'alto riconoscimento della cittadinanza onoraria ad un proprio amico di lunga data, ad un uomo politico che nel corso della sua lunga attività ha speso costantemente il suo impegno per la crescita di Diamante e dell'intera Provincia di Cosenza. Il conferimento della cittadinanza onoraria ad Antonio Acri vuole essere, altresì, testimonianza di profonda ed autentica stima verso un uomo, che ha attraversato la vita politica calabrese degli ultimi decenni, pacificamente armato delle rare doti della coerenza, dell'onestà, dell'indiscutibile trasparenza. Antonio Acri ha caratterizzato questo percorso per il suo straordinario rigore morale per la cristallina limpidezza del suo agire. In tempi di politica urlata o fondata solo sull'immagine, Antonio Acri, è un politico che afferma con determinazione e pacatezza le sue idee e combatte le sue battaglie, senza andare mai fuori le righe, senza alzare la voce, con il solo ausilio del ragionamento profondo ed intelligente, ma non privo di autentica passione . Nell'On Acri si incarna straordinariamente la figura dell'uomo delle istituzioni che opera autenticamente e disinteressatamente al servizio dei cittadini e della collettività. Un impegno che Acri ha attuato con innegabile successo nel corso del suo mandato di Presidente della Provincia di Cosenza: una straordinaria esperienza politica ed amministrativa, caratterizzata da tanti impegni assunti e mantenuti, da tanti interventi realizzati, ascrivibili tutti allo straordinario impegno di un uomo che ha a cuore innanzitutto l'interesse delle comunità che rappresenta. Proprio Diamante ed il suo territorio deve ad Antonio Acri la realizzazione di opere che hanno realmente segnato il suo sviluppo degli ultimi anni, nel campo della scuola, delle infrastrutture e della viabilità. Con gratitudine annoveriamo l'On. Antonio Acri fra i cittadini onorari di Diamante: un gesto dovuto ad un caro amico, ad un politico che può ad essere a pieno titolo un esempio per tutti.

Governatore Agazio Loiero:“Ho seguito giorno dopo giorno il calvario, la lotta mai rassegnata, le speranze di Antonio Acri e oggi ne piango la scomparsa”. Così il presidente della Regione Calabria da Roma, dove si trova per impegni istituzionali e dove ha appreso della morte del consigliere regionale del Pd. “Già questa mattina – aggiunge Loiero – il prof. Tassoni che quotidianamente mi dava notizie sull’evoluzione della malattia, mi ha informato che ormai il male aveva vinto e che non c’era più nulla da fare, che il filo che legava Tonino alla vita si stava per spezzare, come poi si è spezzato. E’ stato un momento di grande mestizia”. “La mia amicizia con Acri – dice ancora Loiero – era recente ma intensa. Ho imparato a conoscerlo, per il suo esemplare impegno etico-politico, quando la legislatura era ormai avviata da mesi. Provenivamo da formazioni ed esperienze diverse eppure ci siamo ritrovati totalmente su obiettivi comuni. E’ nato tra noi, insomma, un rapporto forte e lui, anche in pubblici, interventi manifestava nei miei confronti consonanze affettuose che erano ampiamente ricambiate”. “In questi mesi – prosegue il presidente Loiero – più che con lui che non volevo allarmare con la mia presenza al letto dell’ammalato, sono stato in contatto con la famiglia alla quale ora sono vicino nel dolore. I familiari hanno vissuto la lunga malattia accanto a Tonino e hanno lottato con lui. La loro perdita è incommensurabile. Ma oggi ricevono il cordoglio dell’intera Calabria, degli amici di partito e degli amici dell’opposizione, della gente che ha conosciuto Tonino Acri e ne ha apprezzato le qualità sia come presidente della Provincia di Cosenza sia come consigliere regionale dove, nonostante il male che lo aggrediva, ha portato fin quando ha potuto un contributo intelligente e fattivo”. “La Calabria – conclude Loiero – avrebbe tanto bisogno di uomini come Antonio Acri che si è speso totalmente per il bene comune. Ci mancherà tanto”.

Presidente Bova: “Scompare con Antonio Acri, una figura limpida che ha arricchito le Istituzioni con la politica dal volto umano, densa di passione civile e con la stella polare dei problemi della Calabria onesta e laboriosa”.

Comune di Cosenza: Il Sindaco di Cosenza Salvatore Perugini, la Giunta, il Presidente del Consiglio Comunale Pietro Filippo e il Consiglio tutto esprimono il più profondo cordoglio e la loro vicinanza ai familiari per la scomparsa dell’On. Antonio Acri. Con Tonino Acri – sottolineano – la politica calabrese perde un uomo appassionato e coerente che ha operato con grande impegno e specchiata onestà per la sua terra in tutti gli importanti e delicati incarichi ricoperti lungo il suo percorso politico. Domani, giovedì 10 dicembre, il Presidente del Consiglio Comunale riunirà in via d’urgenza una Conferenza dei Capigruppo per annullare, in segno di lutto, la convocazione del Consiglio Comunale straordinario in seduta aperta prevista per il pomeriggio.

Rettore Unical Latorre. Il Rettore dell’Università della Calabria, Prof. Giovanni Latorre, appresa la notizia della morte dell’On. Antonio Acri, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La scomparsa di Antonio Acri provoca in chi l’ha conosciuto una reazione spontanea, immediata, sincera, come accade quando a lasciarci è una persona perbene e onesta, quale lui è stata, capace di dare senso concreto al rapporto di amicizia ma, ancor più, nel suo ruolo istituzionale, di restituire valore e significato alla politica. L’ho conosciuto e apprezzato proprio in questa veste, alla guida della Provincia di Cosenza, periodo durante il quale ha saputo caratterizzare la propria attività per il senso alto e indiscutibile di un’azione decisa a favore dei cittadini, e per l’onestà e la trasparenza dei comportamenti. Lo ricordo anche, e mi piace qui ricordarlo, altrettanto deciso nell’avviare un’azione sinergica con l’Università della Calabria, alla quale si sforzò, riuscendovi, di assicurare attenzione e sostegno. Oggi, certamente, deve dirsi che la Calabria ha perso un politico serio ed una persona di cui serberemo sempre un positivo ricordo”.

Carlo Guccione. “Con Totò Acri se ne è andato un politico ed un amministratore di grande qualità, un uomo onesto, tutto d’un pezzo, un compagno ed un amico sincero, un vero protagonista della vita politica calabrese” E’ quanto ha dichiarato con dolore e commozione sincera il Segretario regionale del Pd, Carlo Guccione, appena appresa la notizia della morte del Consigliere Regionale del Pd, Antonio Acri. “A lui –prosegue Guccione- mi legano anni di lotta e di amicizia sincera, anni in cui la militanza era sicuramente qualcosa in più di una semplice appartenenza. In questo momento doloroso e drammatico mi piace ricordare la sua tenacia, la sua grinta, il suo desiderio di affrontare e risolvere le questioni che aveva davanti. A proposito del suo carattere mai rassegnato, sempre pronto ad accogliere e rilanciare le sfide che la vita gli poneva dinnanzi, ricordo che il giorno della mia elezione a segretario regionale del Pd lui mi inviò un messaggio molto affettuoso, scusandosi di non essere potuto intervenire perchè ricoverato ospedale. Poi ci sentimmo telefonicamente e discutemmo del presente e del futuro, dei suoi impegni e della sua voglia di voler contribuire con tutte le sue forze al grande progetto del Partito Democratico in Calabria Un uomo di grande generosità ed altruismo, che si avvicinava ai giovani e a quanti avevano bisogno sempre con cuore grande e immensa disponibilità. Il suo cruccio più grande fu il dramma della disoccupazione giovanile a cui, sia da Presidente della Provincia di Cosenza sia da Consigliere Regionale spesso si dedicò, portando avanti iniziative e proposte. Nativo di San Giovanni in Fiore, del grande comune silano si portava dietro il carattere fiero e battagliero, una grande voglia di fare e di reagire per cambiare e modificare le cose”. “Di lui, del suo forte impegno per l’affermazione della legalità contro ogni forma di sopruso e violenza criminale –conclude Guccione- la Calabria e la provincia di Cosenza si ricorderanno a lungo. Il Pd calabrese perde oggi uno dei suoi esponenti migliori. Alla moglie e ai figli esprimo vicinanza e condoglianze sincere”.

Franco Laratta: Con Tonino Acri se ne va un carissimo amico e maestro. Uno degli uomini migliori di questa terra! La mia lunga collaborazione e amicizia con Tonino Acri (quando era sindaco di San Giovanni in Fiore nel 1985-90, quando ho fatto il segretario provinciale del ppi e lui era presidende della Provincia di Cosenza-1996-99, quando mi ha poi voluto suo assessore nella seconda sua giunta provinciale dal 99 al 2004) mi hanno fatto conoscere e apprezzare uno degli amministratori più onesti e competenti della Calabria. Un uomo rigoroso, attento, sempre disponibile. La calabria perde una grande uomo politico, un vero uomo delle istituzioni, un cittadino esemplare. Lo rimpianegeremo e lo ricorderemo a lungo, perchè siamo stati testimoni diretti del suo impegno e delle sue grandi capacità. del suo essere onestissimo, candido, trasparente fino all'eccesso. Del suo essere un grande uomo, un grande calabrese.

Salvatore Magarò: “Apprendo con profonda commozione della scomparsa del collega consigliere regionale Antonio Acri. A lui mi legava un sentimento di reciproca stima e di forte amicizia. Ricordo la sua competenza e le sue capacità quando nel 1992 io ero presidente della Provincia di Cosenza ed Acri ricopriva la carica di Assessore al Bilancio. Insieme abbiamo sostenuto tante battaglie di civiltà e di democrazia. Tra le ultime quella per la pubblicazione sul Burc di tutti gli atti che comportano oneri per il Consiglio e la Giunta Regionale, a garanzia della trasparenza e della legalità. Antonio Acri è stato un politico di spessore, incisivo e lungimirante nella sua azione amministrativa, rispettoso delle istituzioni e corretto nei confronti dei cittadini. Un esempio per tutta la classe dirigente calabrese che oggi ha perso uno dei suoi uomini migliori"

Ernesto Magorno: Il Capogruppo del PD al Consiglio Provinciale e Sindaco di Diamante, Avv. Ernesto Magorno, intende esprimere il suo profondo cordoglio per la morte dell’On. Antonio Acri: “Sono profondamente addolorato e commosso, per la perdita di un amico fraterno con il quale ho condiviso una parte importante del mio percorso politico. Con Acri la nostra Provincia e la Calabria tutta perde un politico, ed uomo delle istituzioni, di straordinaria onestà coerenza e rigore morale, che ha operato ponendo il bene comune dei cittadini come elemento prioritario del suo agire. Un uomo che nel corso della sua straordinaria esperienza di Governo della Provincia di Cosenza, così come nel resto della sua attività nelle istituzioni, ha contribuito in maniera determinante al progresso ed allo sviluppo dei nostri territori, nonché della Città di Diamante della quale era stato nominato cittadino onorario. In questo momento di infinita tristezza, mi stringo con affetto alla moglie ed ai figli di Tonino Acri, così come tutti i familiari e gli amici che hanno vissuto questi ultimi mesi di grande sofferenza, che egli ha saputo affrontare con la consueta dignità, con il consueto coraggio. La scomparsa di Tonino Acri lascia in me un vuoto incolmabile che si accompagna al sentimento di profonda gratitudine per l’insegnamento politico e umano che egli mi ha lasciato e che porterò sempre con me per il futuro”.

Giacomo Mancini: Con la scomparsa dell’onorevole Antonio Acri la Calabria perde un dirigente politico serio, un amministratore fattivo ed una persona perbene- così Giacomo Mancini del PDL .L’ho conosciuto ormai dieci anni alla Provincia di Cosenza : Lui era stato confermato per il secondo mandato alla presidenza, io ero stato eletto per la prima volta in consiglio. Ricordo- ha continuato Mancini- la determinazione con la quale sosteneva le sue idee, ma anche il rispetto che riservava a quelle degli altri. Sono vicino-ha concluso Mancini- ai suoi familiari ed ai dirigenti del suo partito.

 

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