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Dir.resp. Pippo Gatto |
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Calabria maglia nera della sanità
Rapporto Aiop: Calabria maglia nera della sanità 02 dic 09 Maglia nera alla Regione Calabria, bollino verde come regione più virtuosa in fatto di sprechi alla Lombardia. È questo quanto emerge dall’analisi del VII rapporto Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) sull’attività ospedaliera, presentato oggi alla Camera. Il rapporto annuale, infatti, si sofferma sull’entità e la qualificazione dei servizi sanitari offerti da ospedali pubblici e privati, sui costi, sulle difficoltà di accesso e sulla qualità percepita dai cittadini, ma analizza nello specifico l’inefficienza sommersa di sei regioni (Lombardia, Piemonte, Toscana, Marche, Puglia e Sicilia), indicando dunque il tasso di inefficienza, in sintesi lo spreco, facendo la differenza tra il valore dei servizi prodotti (che comprende anche le attività non tariffabili) e il costo effettivo ripianato dallo Stato. E dall’indagine emerge appunto che i più spreconi sono gli ospedali calabresi, (47,2% di inefficienza, pari a 614,2 mln di euro), seguiti da quelli del Piemonte (39,4%-1263 mln), delle Marche (31,1%-425,6 mln), della Toscana (30%-716,7 mln), e della Puglia (24,9%-507 mln). Positiva al contrario la situazione della Lombardia, che registra un tasso di inefficienza del 19,4% e uno spreco in termini di risorse economiche pari a 1263,1 milioni di euro. Riguardo invece alla soddisfazione dei pazienti in merito alle strutture utilizzate, il 92,9% si dichiara soddisfatto delle case di cura accreditate, il 92,8% delle cliniche private e l87,5% degli ospedali pubblici. Feraudo (Idv) “In Calabria spreco sanitario”. L’indagine che viene fuori dal VII rapporto AIOP, da cui emerge che gli ospedali più spreconi sono quelli calabresi, addirittura con il 47,2% di inefficienza, non aggiunge nulla di nuovo a quello che noi di IdV andiamo dicendo da mesi e mesi. Una sanità sul lastrico, una vera orgia di sprechi e di malaffare. Oggi questo viene certificato e, speriamo, ne prendano atto quanti fino ad oggi sono rimasti sordi alle nostre denunce. Si abbia il coraggio di rendere pubblici tutti gli incarichi conferiti e i relativi compensi. Consulenze spesso inutili, che sfuggono ad ogni controllo. Affari legali affidati all’esterno nonostante sia in forze all’interno della macchina sanitaria uno stuolo di avvocati. Autoassunzioni. Incarichi di ogni natura esterni a iosa. Fitti di locali senza la prescritta procedura. Compensi stratosferici a direttori sanitari che vanno ad aggiungersi alle indennità che dovrebbero essere onnicomprensive. Una vacca da mungere fino all’ultima goccia. Era scontato, di fronte a una situazione siffatta, l’esito che viene fuori dal rapporto AIOP. Che anche i calabresi ne prendano atto. Ma soprattutto che la si smetta di praticare queste dannose liturgie in questa fase di campagna elettorale. L’auspicio è che il dato fornito dall’AIOP induca il governo nazionale ad accelerare sull’annunciato commissariamento. Si deve immediatamente togliere la gestione della sanità a chi ne ha determinato un cosi alto tasso di inefficienza.
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