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False ricette per anabolizzanti, 3 arresti a Reggio

 

 

Anabolizzanti nelle palestre, blitz antidoping dei CC a Reggio: 3 arresti.

17 dic 09 Falsificavano ricettari e il timbro di due medici di base per ottenere un ingente quantitativo di anabolizzanti destinati al doping nella disciplina del body building. Questo quanto hanno scoperto i NAS dei carabinieri di Reggio Calabria nell'operazione denominata ''Pollicino 2'' scatatta questa mattina all’alba nel capoluogo reggino. Ai domiciliari sono finiti Angela Chirico, 32 anni, Demetrio Fato, 28, e Giuseppe Ambrogio, 34, tutti di Reggio Calabria. Secondo gli investigatori avrebbero creato una vera e propria organizzazione. I tre si presentavano in piu' farmacie nella stessa giornata con false ricette mediche e si procuravano le sostanze vietate. Il Gip del Tribunale reggino ha dato il via alle perquisizioni ed agli arresti.Nel corso delle operazioni si è proceduto a eseguire perqusizioni presso le abitazioni degli indagati, sequestrare centanaia di ricette mediche contraffatte, tutte utilizzate per l’ottenimento dei dopanti.

L’organizzazione era stata messa su, secondo i carabinieri, per accaparrarsi presso le farmacie cittadine i farmaci necessari al doping ed è stata scoperta dopo indagini durate oltre un anno. Si tratta di farmaci pericolosi per la salute umana se utilizzati senza necessità terapeutica e costante controllo medico la cui illecita assunzione, fa notare il Nas, negli ultimi anni “ha registrato purtroppo una crescita esponenziale, diventando una prassi consolidata tra i giovani che si avvicinano allo sport ed in particolare al body building”. Detti farmaci, pericolosissimi per la salute umana se utilizzati senza necessità terapeutica e costante controllo medico, spaziavano dal “Testosterone” al “Nandrolone”, sino ad arrivare al farmaco ad uso esclusivo veterinario “Stargate”. Nel corso delle operazioni sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni degli indagati e sequestrate ricette mediche contraffatte, utilizzate secondo l’accusa per l’ottenimento dei dopanti.

L'illecita assunzione di sostanze dopanti da parte di atleti di fasce sportive dilettantistico-amatoriali, negli ultimi anni, ha registrato purtroppo una crescita esponenziale, diventando una prassi consolidata tra i giovani che si avvicinano allo sport ed in particolare al body-building, vittime di un’effimera cultura volta alla sconsiderata trasformazione del proprio corpo, noncuranti che l’impiego di determinate tipologie di farmaci, che non a caso sono prescrivibili solo dai medici specialistici, diventano particolarmente nocivi allorquando somministrati in modo incontrollato a soggetti non abbisognevoli di cure. I farmaci che i tre soggetti coinvolti nelle indagini reperivano in modo costante, presentandosi anche nella stessa giornata in più farmacie con false ricette mediche, sono tutti utilizzati dai culturisti nella fase di preparazione e procurano l’aumento delle masse muscolari e delle prestazioni fisiche.

Basta solo leggere i foglietti illustrativi per apprendere che questi anabolizzanti sono causa, in caso di somministrazione prolungata di gravi danni al fegato ed in alcuni casi di ipotrofia testicolare con alterazioni della spermatogenesi con la conseguente compromissione della fertilità e della virilità non escludendo la comparsa di forme tumorali. I fatti oggetto dell’interesse investigativo sono stati tutti confermati dall’acquisizione di concrete fonti di prova che spaziano dalla violazione della normativa Antidoping, in quanto gli indagati si procuravano, assumevano e comunque favorivano l’utilizzo di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive compresi nella lista doping, il cui uso non era giustificato da condizioni patologiche, al falso materiale per la compilazione ed uso delle ricette mediche contraffatte.

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