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Confapi contesta Ciucci
Confapi Calabria "Impossibile che Anas completi i lavori sulla A3 nel 2013, Ciucci paghi la penale" 03 dic 09 “Se il presidente dell’Anas Ciucci è sicuro, come ha dichiarato nei giorni scorsi, che i lavori d’ammodernamento dell’A3 Salerno Reggio Calabria saranno ultimati entro il 31 dicembre del 2013, non dovrebbe avere alcuna difficoltà a stipulare un contratto sociale con i calabresi che preveda un’ammenda di un milione di euro da corrispondere alla regione per ogni giorni di ritardo a partire dal primo gennaio del 2014”. È quanto ha dichiarato il presidente di Confapi Calabria, (Confederazione italiana della piccola e media industria privata), Mario Petramale, al termine d’una riunione nella quale è stato illustrato uno studio dal quale emergerebbe che i lavori dell’A3 non potranno essere completati – ammesso che tutto dovesse andare per il verso giusto – prima del 2020. Lo studio è stato condotto con i dati ricavati dal sito dell’Anas ed è stato elaborato dagli studi tecnici di aziende associate alla Confapi che hanno maturato esperienze decennali nel settore della costruzione di strade, viadotti e ponti. “O Ciucci dice le cose tanto per dirle in occasioni ufficiali dove è d’obbligo mostrare ottimismo – ha rimarcato Mario Petramale - oppure sopravvaluta le capacità delle aziende aggiudicatarie dei macrolotti, ovvero sottovaluta l’enormità dei lavori che restano ancora da iniziare. Lavori, che si protraggono ormai da anni e che stanno provocando a questa regione non pochi danni sia sotto un profilo dell’immagine (la Salerno Reggio Calabria ormai è diventata una barzelletta al punto che è citata nelle gag di tutti i comici televisivi) sia danni economici. Ne risente il turismo in prima battuta, ma non bisogna dimenticare le difficoltà, giusto per usare un eufemismo, che infligge quotidianamente alle imprese che basano la propria sussistenza sul traffico veicolare pesante”. Petramale ha, inoltre, sottolineato che come Associazione “ci si è chiesti più volte chi avrebbe dovuto pagare questi danni. Più volte ci siamo chiesti – ha puntualizzato - all’indomani delle frivole inaugurazioni in grande stile (che costi hanno queste manifestazioni celebrative?) di piccoli tratti di strada e di restauri di gallerie quanto dare credito alle dichiarazioni di Ciucci. Alla luce dei fatti si tenderebbe a dubitare. A meno che il presidente dell’Anas non sottoscriva veramente un contratto sociale con i calabresi. Un contratto sociale che almeno ci lasci sperare che i tempi siano rispettati. Solo così le dichiarazioni dei giorni scorsi potrebbero avere un senso, altrimenti non sono altro che la solita aria fritta alla quale i calabresi sono ormai abituati”.
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