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Risolto il giallo della tedesca uccisa sulla A3

 

Arrestato il presunto omicida della donna tedesca sulla A3, è un camionista napoletano

15 dic 09 Individuato l’autore dell’omicidio della tedesca avvenuto sulla A3, sarebbe un autotrasportatore campano individuato attraverso le telecamere di servizio sull'autostrada. La Questura di Cosenza ha provveduto al suo fermo. Infatti nel tardo pomeriggio di oggi il personale della Squadra Mobile di Cosenza, diretta dal V.Q.A. dr. Fabio Ciccimarra, a esito articolate indagini - anche di natura tecnica – ha identificato in Antonio D’antuono, di San Giuseppe Vesuviano di 29 anni, con precedenti penali, anche contro il pubblico pudore, autotrasportatore, l’autore dell’omicidio della cittadina tedesca Petra Schiffler, di 30 anni, nata a Wurselen, in Germania, e residente in Aaschen, separata con figli, impiegata. All’identificazione del D’Antuono si giungeva attraverso l’analisi disaggregata di 8970 report inerenti automezzi con rimorchio compatibili, nelle caratteristiche tecnico-meccaniche, con quelle attribuibili all’autoarticolato IVECO 190.48 TURBO Star di colore grigio, telonato blu, ritratto nelle immagini di video-sorveglianza del circuito di sicurezza dell’area di servizio di Cosenza/Nord, a bordo del quale – alle ore 12.56 dello scorso 2 dicembre 2009 – fu vista salire la vittima in compagnia d’un uomo di corporatura robusta con capelli castani. La complessa ricerca, associata al parziale dell’identificativo della targa alfa numerica CL, empiricamente rilevato – nonostante la scarsa qualità delle immagini che pur elaborate si mostravano inintelligibili – consentiva per esclusione di raggiungere l’identificato della targa del mezzo intestata ad altra persona, ma in uso al D’Antuono così come documentato attraverso segnalazioni del personale della Polizia Stradale Sotto-Sezione di Gela, che lo aveva fermato e controllato il 27 novembre scorso. La successiva comparazione fra le immagini che ritraevano nell’area di servizio l’uomo che il 2 dicembre scorso, dialogava con la vittima – prima di andare in sua compagnia a bordo del mezzo – con il cartellino foto-segnaletico del D’Antuono, permettevano di identificare in quest’ultimo l’ultima persona incontrata dalla Schiffler prima del suo decesso. Successivamente alla venuta identificazione, il personale della Polizia Stradale Sottosezione di Gela, segnalava di aver li proceduto al controllo di D’Antuono mentre era alla guida del mezzo pesante che la Squadra Mobile di Cosenza aveva diramato in campo nazionale per effettuarne le ricerche. Al personale della Squadra Mobile D’Antuono, peraltro, nel ricostruire formalmente la vicenda dava precise dichiarazioni auto-accusatorie, incrociate dai risultati tecnici ottenuti di alcune conversazioni telefoniche intervenute fra l’indagato ed alcuni suoi familiari. Dopo una ulteriore attività di ricognizione nei luoghi dove era avvenuto il delitto ed evidentemente indirizzata in prima persona a D’Antuono – che nel frattempo veniva trasferito in questa provincia- l’Autorità Giudiziaria emetteva un provvedimento di fermo con indiziato di delitto nei confronti del D’Antuono, ritenuto responsabile del reato di omicidio aggravato e porto abusivo di coltello. Dopo le formalità di rito il D’Antuono che, peraltro, presentava una ferita sul viso compatibile con azione di pressione da unghie, veniva trasferito in carece a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

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