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Terremoto sconvolge l'Abruzzo
Partita all’alba per l’Abruzzo la colonna mobile della Regione. De Magistris denuncia "Troppe case costruite illegalmente" 07 apr 09 Mentre la trista lista delle vittime del terremoto si allunga, superando le 200 unità, per 15 di loro ancora non sono stati riconosciuti, la lista dei salvati dalle macerie supera la quota 150, e per oltre 50 persone ancora non ci sono notizie, nell’aquilano si trema per l’ennesima scossa di questa mattina. Intanto però, è partita all'alba per l'Aquila la colonna mobile della Regione Calabria, costituita complessivamente da 22 mezzi che trasportano attrezzature per il soccorso e l'intervento in emergenza (torri faro, tende, brande, gruppi elettrogeni, ambulanze), con al seguito 65 volontari e 16 dipendenti regionali. Altri 10 mezzi erano già arrivati nella città abruzzese o erano già in viaggio per la medesima destinazione. La mobilitazione della Protezione civile regionale era stata disposta già nella mattinata di ieri, a poche ore dalla drammatica scossa tellurica, dal presidente della Regione, Agazio Loiero, il quale nel pomeriggio di ieri era rientrato da Milano per mettere a punto la macchina dei soccorsi calabrese. Solo alle 23 di ieri sera, ha fatto sapere l'ing. Pasquale Gidaro, dirigente della Protezione civile della Regione, alla Sala operativa di Germaneto di Catanzaro, il Dipartimento della Protezione civile nazionale, che coordina le operazioni sul territorio attraverso la Direzione di Comando e Controllo di L'Aquila, ha fatto pervenire per le vie brevi la richiesta di far partire la colonna mobile regionale che dopo poche ore si è messa in movimento e nel pomeriggio sarà già operativa nella zona d'intervento afferente al COM1-L'Aquila. La cucina da campo dell'organizzazione di volontariato Malgrado Tutto di Lamezia Terme è già operativa nella distribuzione di pasti caldi, essendo stata inviata già dalla mattina di ieri, e quella della "Confraternita della Misericordia" di Isola di Capo Rizzuto lo sarà entro il primo pomeriggio di oggi. La Regione Calabria, infine, ha reso prontamente disponibili al Dipartimento della Protezione civile nazionale una squadra di volontari rocciatori e due squadre di unità cinofile da inviare tempestivamente sul posto mediante l'ausilio dell'elicottero regionale dislocato presso l'elisuperficie di Germaneto. "Si tratta di un emergenza dolorosa che vede tutte le Regioni solidali". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, facendo riferimento al terremoto a l'Aquila. "E' in queste drammatiche vicende - aggiunge Loiero - che scattano realmente sentimenti di unità nazionale, oltre che di solidarietà umana". Oggi pomeriggio Loiero prenderà parte a Roma alla riunione dei presidenti delle Regioni per concordare un intervento a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma De Magistris "Troppi edifici costruiti illegalmente". "Non è il tempo delle polemiche però ci sono troppi edifici costruiti in modo illegale perché ci sono troppi lestofanti". Lo ha detto l'ex magistrato Luigi De Magistris, ora candidato alle europee per l'Italia dei Valori, nel corso della conferenza stampa per la presentazione della sua candidatura nella circoscrizione del Nord-Ovest. "Bisogna - ha affermato De Magistris - ritornare alla politica della legalità per prevenire queste tragedie". Provincia e Comune di Cosenza pronti con aiuti. Il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, ha informato il prefetto, Melchiorre Fallica, della decisione della Giunta di mettere a disposizione della Protezione civile strutture, uomini e mezzi dell'Ente per le operazioni di pronto intervento in Abruzzo che dovessero rendersi necessarie Oliverio ha consegnato al prefetto Melchiorre Fallica un elenco dettagliato di mezzi meccanici già pronti a partire insieme agli operatori, dipendenti della Provincia, qualora la Protezione civile dovesse ritenerlo necessario. "I nostri uomini - ha detto Oliverio - sono già allertati ed i mezzi già pronti ad intervenire. E' chiaro che deve essere il Coordinamento della Protezione civile, in questi casi così necessario per un ordinato svolgimento degli interventi, a disporre i"eventuale utilizzazione del parco-macchine da noi messo a disposizione". Oliverio, inoltre, ha informato il Prefetto che "se dovessero rendersi necessari interventi di altro tipo, la Provincia à pronta ad assumere altre iniziative ed eventualmente anche il coordinamento dell'organizzazione di interventi di volontariato anche nel campo sanitario e del pronto soccorso, oltre che in quello dell'approvvigionamento di prodotti e di beni di prima necessità". Anche il Comune di Cosenza si è mobilitato. Dopo le dichiarazioni del sindaco Salvatore Perugini, l'assessorato alla Protezione civile sta organizzando le iniziative di sostegno alle popolazioni abruzzesi. Ininterrotti i contatti tra l'assessore Damiano Covelli e le associazioni di volontariato che operano sul territorio. "Il nostro primo contatto è stato con il capo della protezione civile Bertolaso - racconta Covelli - per capire come renderci realmente utili, per capire a quali necessità rispondere in via prioritaria. Bertolaso ci ha ringraziato fornendoci i riferimenti della protezione civile regionale con la quale coordinarsi". Una necessità immediata, é scritto in una nota, c'é: servono funzionari tecnici, da organizzare in squadre operative, per la verifica dell'agibilità e del danno agli edifici colpiti dal sisma. Attraverso la Prefettura di Cosenza, il Comune sarà contattato non appena si manifesteranno altre necessità. Operativa la sala crisi della CRi di Crotone. E' stata attivata per l'emergenza terremoto in Abruzzo la sala operativa del Comitato provinciale Cri di Crotone e prontamente tutto il personale in servizio si è reso immediatamente disponibile. "L'intervento impellente richiesto alla Cri - è detto in un comunicato - è stato quello di collaborare fattivamente al fine di instradare le comunicazioni radio tra il Dipartimento di Protezione Civile e la Prefettura di Ancona attese le enormi difficoltà dovute alla compromissione delle linee telefoniche. L'alta professionalità e la conoscenza di questa materia da parte del delegato tecnico provinciale Cri, Francesco Pascuzzo ha fatto si che la Croce rossa italiana contribuisse in modo serio e professionale a creare un veloce ponte di collegamento radio affinché gli interventi potessero essere più veloci ed efficaci. Nel frattempo - prosegue il comunicato - gli altri operatori della Cri sotto il coordinamento del commissario provinciale di Crotone Antonio Greco e del Delegato tecnico provinciale alla Protezione civile Lucia Fabiano approntavano un piano di intervento immediato disponendo così la preparazione degli automezzi e dei materiali". Nel pomeriggio conferenza straordinaria delle regioni. Il presidente della conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha convocato per le ore 14 di oggi una seduta straordinaria per esaminare le iniziative da assumere dopo il sisma che ha colpito l'Abruzzo. La seduta si terrà nella sede di via Parigi 11, a Roma. Per le ore 18, invece, è stata convocata dal ministro per gli affari regionali, Raffaele Fitto, una seduta straordinaria della conferenza unificata a Palazzo Chigi, alla quale è previsto partecipi il presiedente del Consiglio Silvio Berlusconi. Nella seduta infatti, il presidente del Consiglio darà un'informativa in merito all'evento sismico che ha interessato la regione Abruzzo e sul coordinamento da parte del Governo delle iniziative di aiuto da parte di regioni e delle autonomie locali. . Il calcio col lutto al braccio. In segno di lutto per le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo su tutti i campi delle gare del prossimo turno di Serie A e B e del campionato Primavera sarà osservato un minuto di silenzio ed i calciatori scenderanno in campo con il lutto al braccio. Lo ha deciso la Lega calcio. Reazioni. "Destinare i finanziamenti del Ponte sullo Stretto di Messina per il recupero, la riqualificazione, il consolidamento e per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato e dei centri storici dei Comuni calabresi e siciliani e utilizzare il Piano casa esclusivamente per un'edilizia sociale fondata sulle regole e sulla legalità che guarda al territorio, all'ambiente e al paesaggio come risorse e opportunità di tutela e di sviluppo dell'intero Paese". E' quanto afferma, in una nota dell'ufficio stampa della Giunta regionale, l'assessore all'Urbanistica e Governo del Territorio, Michelangelo Tripodi che ha espresso solidarietà e vicinanza alle popolazioni dell'Abruzzo colpite duramente dal terremoto. "A cent'anni di distanza dal terremoto che distrusse Reggio e Messina - sottolinea Tripodi - ci troviamo di fronte a un'altra catastrofe, a piangere ancora delle vittime innocenti. Noi reggini e calabresi, purtroppo, conosciamo molto bene questo perché abbiamo pagato un prezzo altissimo per gli effetti devastanti di un terremoto che sprigiona una forza così dirompente. Proprio per questo comprendiamo più e meglio di altri il dramma e il dolore che in questo momento sconvolge tutti coloro i quali sono stati colpiti nei loro affetti e nelle loro cose da questa immane tragedia. E' la storia che tristemente ce lo ha insegnato. Sul rischio sismico e sul rischio idrogeologico non si può più scherzare altrimenti le conseguenze saranno sempre più gravi e potranno mettere in ginocchio intere comunità come è avvenuto, purtroppo, all'Aquila". "Quello che deve essere ben chiaro una volta per tutte - ribadisce l'assessore - è che l'unico modo per difendersi da fenomeni così devastanti sono gli interventi di prevenzione, interventi che possono evitare vittime e danni, cosa che invece ieri si è verificata all'Aquila. Ovviamente una seria attività di prevenzione e di difesa si fa solamente attraverso programmi organici di messa in sicurezza e consolidamento del patrimonio edilizio pubblico e privato concentrando, quindi, gli investimenti in questa direzione e sapendo che questo rappresenta la priorità assoluta se davvero si vuole rispettare il territorio. Ciò significa che mai più nel nostro Paese si dovranno verificare catastrofi come quella di ieri". "Saremo un Paese normale - prosegue Tripodi - quando per terremoti del sesto grado della scala Richter, come quello verificatosi ieri, non ci saranno più né vittime né danni come avviene in Giappone e in California per situazioni analoghe. Quello che viene chiamata in causa, quindi, non è la forza della natura ma il comportamento scellerato dell'uomo, delle istituzioni preposte, delle autorità a tutti i livelli, che sono responsabili delle situazioni di degrado e di rischio in cui vivono tanti Comuni del nostro Paese, soprattutto al Sud". "Ieri, ancora una volta - prosegue l'assessore Tripodi - sono crollati vecchi palazzi degradati, vecchie case di pietra ma anche nuove costruzioni di cemento armato. Ciò significa che chi ha costruito, ha costruito male e chi doveva controllare non ha controllato, arricchendosi sulla pelle di chi è rimasto sotto le macerie. Anche in questo terremoto i danni e i morti li ha fatti la mano dell'uomo con le sue speculazioni e l'abusivismo edilizio. Uomini e istituzioni interessati solo al loro profitto, che se ne infischiano categoricamente del bene comune nel nome esclusivo del dio denaro". "Quello che è successo ieri in Abruzzo - conclude Tripodi - deve insegnare a chi ancora non lo ha compreso, che tutti abbiamo il dovere di difendere il patrimonio naturale, urbanistico e paesaggistico di cui disponiamo. E dobbiamo farlo consapevoli di quali possono essere i costi sociali di un'edilizia selvaggia. Per questo è necessario ribadire la netta contrarietà a un Piano casa che preveda l'aumento delle cubature con procedure poco chiare che ci espongono a rischi e pericoli che potrebbero diventare assai gravi, e a opere faraoniche e inutili come il Ponte sullo Stretto di Messina. Quello che serve sono azioni mirate al recupero, alla messa in sicurezza, alla valorizzazione del territorio. Una nuova politica fondata sulle regole e sulla legalità". Il rettore dell'Università della Calabria, Giovanni Latorre, ha inviato un messaggio al collega dell'Aquila, Ferdinando Di Orio. "Desidero esprimerti - scrive Latorre - il più sincero sentimento di vicinanza e di condivisione per il difficilissimo momento che ha colpito la tua città e l'ateneo che rappresenti. La comunità di Arcavacata, profondamente commossa e addolorata per l'accaduto, desidera manifestare mio tramite a te, al corpo docente, ai tecnici e agli amministrativi, agli studenti della tua istituzione la propria solidarietà, insieme alla rassicurazione che essa non mancherà di offrire la propria concreta disponibilità affinché l'Università dell'Aquila possa tornare al più presto a svolgere il suo importante ruolo". "L'Università della Calabria - è detto in una nota dell'ateneo - contribuirà fattivamente alla riuscita dell'iniziativa promossa dalla Conferenza dei rettori delle università italiane per aiutare i cittadini dell'Aquila e delle altre zone dell'Abruzzo colpite dal terremoto. L'Area informatica e l'ufficio del personale stanno predisponendo un servizio automatico che consentirà ai docenti e ai dipendenti dell'ateneo di indicare la somma da trattenere sullo stipendio e da devolvere successivamente, nei modi e nelle forme più opportune, a favore dei senza tetto abruzzesi".
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