Dir.resp. Pippo Gatto

Gli ex colleghi del suicida sulla A3: “Una tragedia che si poteva evitare”

21 apr 09 Era un lavoratore ex Why Not, appartenente ai servizi esternalizzati della Regione, Giuseppe Perfetti, l'uomo di 53 anni che si è suicidato ieri in una piazzola di sosta sulla carreggiata nord dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria nei pressi di Cosenza. Come lui i suoi compagni di lavoro sono da mesi senza stipendio e attendono il rifinanziamento della legge regionale che dovrebbe loro garantire l'occupazione. Lui tra l’altro aveva iniziato un progetto che avrebbe potuto dare la classica svolta della vita. Una pista per auto vicino Montalto Uffugo. Un progetto a cui teneva molto e sul quale si stava prodigando da tempo per portarlo a termine. Gli inquirenti, così, stanno indagando anche su questa pista per capire le motivazioni per scoprire se ci siano state connessioni con la sua scomparsa precoce e violenta. Un gesto estremo dettato dalla disperazione su cui le forze dell'ordine vogliono vederci chiaro. Intanto sembra che le indagini abbiano chiuso il cerchio attorno ad um personaggio che avrebbe prestato i soldi per portare a termine il progetto. Ovvio una persona senza scupoli. Una di quelle persone nelle mani in cui chi, dopo avre fatto il giro delle banche, non avendo sufficienti garanzie da offrire, disgraziatamente è costretta a cadere: il nodo scorsoio dell'usura. Una trappola infernale in cui cadono i tanti che provano a spiccare le ali, a sovvertire il triste destino di una regione abbandonata a se stessa. Ma la morte tragica di Perfetti. ha spinto la segreteria unitaria regionale dei sindacati Ugl, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uil Tucs a sospendere per tutta la settimana assemblee e iniziative di lotta a proposito della vertenza Why Not. La decisione, è scritto in una nota dei sindacati, è stata presa "in segno di solidarietà nei confronti della famiglia dello scomparso". Un gruppo di lavoratori ex Why Not, appartenenti alla legge regionale 28/2008, sempre in relazione alla morte del loro collega hanno espresso in una dichiarazione "cordoglio per la tragica notizia ma anche sdegno, rabbia e dolore per una tragedia - hanno detto - che poteva essere senz'altro evitata. In questa triste circostanza, intendiamo ribadire che circa 300 famiglie, con bambini, stanno vivendo la medesima situazione di grave criticità economica del collega, per una legge regionale che non è stata finanziata. Tutto questo quanto era stato sottoscritto un accordo con l'assessore regionale al Lavoro Mario Maiolo, per la concessione degli ammortizzatori sociali". "Ci auguriamo - hanno aggiunto i lavoratori ex Why Not - che quanto accaduto sia solo un episodio sia pure terribile e che venga confermato quanto sostenuto in una riunione del 20 febbraio scorso sul finanziamento di 4 milioni e 200 mila euro a favore della legge 28 nel nuovo bilancio regionale"