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Sequestrato depuratore Ospedale di Locri

 

Sequestrato dai CC il depuratore dell'ospedale di Locri

04 apr 09 I carabinieri hanno sequestrato l'impianto di depurazione dell'ospedale di Locri perché risultato mal funzionante. Il sequestro è stato eseguito dai militari del Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria e della Compagnia di Locri al termine di un controllo protrattosi per tre giorni. I carabinieri stanno ora cercando di appurare le cause del malfunzionamento dovuto, secondo un primo esame, alla presenza di ruggine e stratificazioni di ossido. Dagli accertamenti è emerso che le acque reflue prodotte nell'ospedale non subivano alcun processo di depurazione. Non funzionando i meccanismi per la depurazione, secondo gli investigatori, i rifiuti solidi venivano estratti manualmente ed ammonticchiati vicino al depuratore. I carabinieri hanno presentato un rapporto alla Procura per accertare eventuali responsabilità del responsabile di settore dell'ufficio tecnico del presidio ospedaliero dell'Asl 9 di Locri. Ulteriori accertamenti sono in corso per verificare eventuali responsabilità di altre persone dal momento che, durante i controlli, è risultata mancante gran parte della documentazione sulla gestione dei rifiuti. I carabinieri hanno comunque dato facoltà d'uso del depuratore alla società Acquereggine, con sede a Roma, che ha la gestione dell'impianto, per non bloccare l'attività ospedaliera.

 

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