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I ticket per guarire la sanità

 

I ticket per guarire la sanità malata. Polemiche del dopo report, la Fondazione Campanella scarica Belcastro

29 apr 09 Incremento della pressione fiscale fino al massimo consentito per quanto riguarda l'addizione Irpef e Irap, recupero delle risorse non ancora riscosse e reintroduzione del ticket sanitario. Sono questi i provvedimenti, pubblicati stamani dall'inserto Sud del Sole 24 Ora, contenuti nella proposta di legge per far fronte al disavanzo economico nel settore sanità. Si parte da un disavanzo ipotizzato finora di 2,2 miliardi. La Regione accredita comunque un deficit accertato di 1,7 miliardi accumulato fino al 31 dicembre 2007. A cui si aggiunge un ulteriore disavanzo di esercizio per l'anno scorso quantificato in circa 159 milioni. In ogni caso, così, il disavanzo sarebbe di 1,859 miliardi. L'iniziativa legislativa 374/8 del 31 marzo 2008 consta di una parte descrittiva contenuta nella delibera stessa adottata dall'esecutivo e della proposta di legge vera e propria suddivisa in tre articoli. Nel primo articolo si determinano procedure e modalità per provvedere alla copertura del disavanzo di esercizio 2008. In particolare in questa parte si prevede di autorizzare la giunta regionale alla copertura del deficit 2008 attraverso il gettito derivante, per il 2009, dell'addizionale regionale sulle imposte sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e dell'aliquota dell'imposta regionale sulle attività produttive (Irap). Ma anche mediante ogni altra risorsa, individuata e ritenuta necessaria dalla stessa giunta regionale. Il progetto di legge al vaglio delle commissione consiliari regionali prevede, all'articolo 2, che i direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere, sulla base delle verifiche effettuate dall'advisor designato e dal ministero dell'Economia dovranno avviare una procedura di riconciliazione, accertamento e riconoscimento dei debiti esistenti fino al 2007. Le risultanze dell'attività di monitoraggio dei deficit e di piani di rientro dovranno essere trasmessi ai Dipartimenti regionali alla Salute e al Bilancio per essere successivamente inserite nella proposta di accordo tra Stato e Regione. Per provvedere al piano di rientro del deficit storico la giunta è autorizzata a recuperare risorse aggiuntive derivanti dall'incremento delle aliquote Irpef ed Irap e dalla reintroduzione dei ticket sulla distribuzione dei farmaci o erogazioni di determinate prestazioni sanitarie. Una soluzione quest'ultima che dovrà essere comunque normata dalla stessa giunta con uno specifico regolamento. Tra le altre risorse aggiuntive tese a risanare il deficit storico anche la sottoscrizione di appositi mutui, la richiesta di attribuzione di fondi statali non ancora assegnati e l'esercizio di azioni di responsabilità per danno erariale.

Tallini “A Report data immagine devastante”: Domenico Tallini, consigliere regionale, confessa "che, come calabrese, non mi sono mai vergognato tanto quanto l'altro ieri per la devastante immagine data dal servizio di "Report": vedendo scorrere le immagini di ospedali disastrati ed inagibili (ben 36 su 39 sono stati riconosciuti come irregolari o fatiscenti), sembrava di vedere il dopo terremoto nell'Abruzzo, ma senza la compostezza e la dignità che sono residuante anche in quella tragedia. Poiché tutto qui era caratterizzato da uno stato di squallore degli atteggiamenti e dei comportamenti, da un ambiente degradato da terzo mondo ed oltre". "A fronte di tali visioni di per sé eloquenti, il Presidente Loiero (a lungo intervistato) non ha saputo offrire - dice Tallini - alcuna speranza o prospettiva per il futuro né tanto meno ha saputo precisare l'ammontare del catastrofico deficit. Il tutto come se il disastro attuale fosse colpa della sfortuna e la sua Amministrazione fosse vittima e non protagonista per ciò che ha fatto per la Sanità ed ancora di più per quello che non ha fatto per eliminare (o quanto meno attenuare) le squallide patologie, le illegalità e le situazioni abnormi da tutti conosciute e sofferte. Né il Presidente avrebbe potuto omettere di considerare che, se vi è una voragine di deficit finanziario, non sono stati né identificati e perseguiti i responsabili ed anzi sono al loro posto i Direttori Generali che hanno provocato i "buchi" che solo ora si tenta addirittura di identificare con esattezza, Direttori Generali che sono tutti nominati dalla Giunta Loiero in forza di valutazione anche fiduciaria. Così è uomo di fiducia del Presidente che lo ha nominato (e lo mantiene in carica) quel Direttore Generale di Locri che è, nel servizio, appare come protagonista di una vera e propria farsa caratterizzata dal fatto che, a fronte di constatate - ma non perseguite - inaudite ipotesi di truffe in ordinativi (effettuate da funzionario rimasto al suo posto) il detto Direttore Generale si è rifiutato di consentire al Giornalista finanche di consultare degli ordinativi degli ultimi mesi (al fine di verificare se si era cambiato o no e lasciando così sospettare che gli atti occultati potrebbero rivelare che l'andazzo proseguiva come prima). E ciò senza alcuna motivazione, ma con l'affermazione "perché non voglio". Un simile comportamento potrebbe sembrare incredibile, ma è invece ricorrente per come ho potuto constatare io stesso allorquando mi sono stati rifiutati degli atti richiesti all'Azienda Ospedaliera di Catanzaro, pur avendo io (nella mia qualità di Consigliere Regionale) il diritto di consultare, per legge regionale, tutti gli atti. Dopo la detta farsa, il servizio ha fatto sentire la voce del Presidente che (quasi a forma di giustificazione) si esprime nel colloquio con il giornalista facendo una serie di gravi affermazioni che tutti possono leggere anche in Internet, affermazioni di una gravità inaudita che devono essere spiegate nel loro vero e profondo significato. Quali sono gli illeciti di cui parla il Presidente Loiero nell'intervista? Dove sono le terribili incrostazioni e gli sprechi di cui riferisce? Ed il fatto che egli deve "fare politica" costituisce forse impedimento ad agire? (come se le esigenze di far politica possano prevalere sulla salute dei cittadini) Forse questo è stato a causare il fatto che in pratica la catastrofe è giunta in difetto di interventi correttivi tempestivi ed anche di preavviso? E se non si agisce (né si indica il rimedio) nemmeno in questi casi, come può affrontarsi il tragico enorme deficit complessivo che ancora il Presidente confessa di non conoscere? (e tale ignoranza potrebbe discendere dal fatto che i bilanci degli anni passati non sarebbero veritieri altrimenti la sola consultazione degli stessi rileverebbe il deficit stesso che pertanto in passato sarebbe stato, in ipotesi, occultato o quanto meno non esattamente dichiarato). I disastri di gestione non sono stati, perciò, prodotti dalle "stelle malevole" o dalla sfortuna (per come sarcasticamente detto dal giornalista al Presidente che si è arreso alla battuta), ma anche dai dirigenti generali scelti dallo stesso Presidente e confermati in incarichi anche dopo disastrose esperienze. Non resta pertanto che meditare sulla ipotesi finale della conduttrice del programma che ipotizzava alla fine quanto meno le dimissioni, ma sappiamo, conoscendo bene il Presidente, che sarebbe troppo aspettarsi tanto da lui. Quello che invece ormai a noi appare, come una ineluttabile certezza, è il commissariamento della sanità in Calabria. Infatti pensiamo che nessuno mai affiderebbe più nelle mani degli attori protagonisti della trasmissione "Report" il futuro della sanità calabrese"

Parlamentari PDL “Buco nero colpa di Loiero”: "Il buco nero nel settore, cresciuto a dismisura nel triennio 2005 - 2008, vede Loiero come principale responsabile". Così in una nota diffusa sulla problematica rappresentata dalla sanità calabrese "con l'inquietante dato relativo al disavanzo che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro e le misure da adottare per la soluzione del problema, al centro della riunione dei parlamentari calabresi del PDL riuniti a Roma dal coordinatore regionale Giuseppe Scopelliti e dal vice coordinatore vicario Sen. Antonio Gentile. "Dalla riunione è emersa la necessità - prosegue la nota - di affrontare immediatamente il problema, in quanto la Giunta Regionale presieduta dal Presidente Loiero ha dimostrato, anche nel campo della sanità la sua totale incapacità e inadeguatezza a governare la Calabria.La grave situazione della sanità calabrese era stata fotografata con estrema precisione, oltre un anno addietro dal rapporto "Riccio-Serra". Quel documento parlava di inquietanti questioni emerse che "avvelenavano" il sistema sanitario della regione. Loiero e la sua Giunta hanno totalmente ignorato quella denuncia, mostrando indifferenza ad un tema che sta fortemente a cuore alla comunità calabrese. per tale ragione che il coordinamento regionale del PDL Calabria e tutti i parlamentari calabresi, chiedono al Ministro della Salute, onorevole Maurizio Sacconi, di considerare la situazione calabrese in ambito sanitario, come una delle priorità del Governo. Loiero continua a scaricare il problema sulle precedenti amministrazioni. Dimentica che, a qualche settimana dal suo insediamento, presentò l'allora assessore Doris Lo Moro, ex magistrato, come la persona chiave in grado di risolvere l'emergenza sanità nella regione. La Lo Moro, a metà mandato venne cacciata dallo stesso Loiero, al suo posto venne nominato Vincenzo Spaziante, anch'esso mandato via dal Presidente che oggi ha la delega alla sanità. .

Trematerra “Non condividiamo la ricetta di Loiero”. "All' incontro di oggi tra il Presidente della Regione ed i capigruppo del Pd e del Pdl per discutere di sanità, in vista delle decisioni da assumere domani, l'Udc non è stato invitato perché noi siamo per un'altra politica". Lo afferma, in una nota, il capogruppo dell'Udc alla Regione, Michele Trematerra. "Non siamo per assumere - aggiunge - linee concordate e autoreferenziali. Né per attenuare gli errori commessi da politiche nefaste. Sulla sanità si è sbagliato prima e si è sbagliato, ingigantendone gli errori, in questa legislatura. D'altronde, la figuraccia fatta dalla Regione Calabria dinanzi a milioni di italiani durante l'inchiesta di 'Report' non era mai capitata prima. Segno che si è giunti al capolinea". Secondo Trematerra, "giunti a questo punto, c'é poco da convocare incontri paraistituzuonali. Dinanzi al dramma del debito che è da capogiro, incontri siffatti davvero lasciano il tempo che trovano. La parola ora deve essere di cristallo e passa all'unica istituzione che gode di credibilità fra i calabresi e che è l'ambito dove ogni opzione ideologica, politica, culturale è rappresentata: il Consiglio regionale. A legislatura quasi terminata, ciò che serve è un dibattito aperto, trasparente, senza rete e serio. In cui si dica tutto ciò che c'é da dire, sui debiti e sulle problematiche, ma anche sulle grandi risorse umane di cui la sanità dispone e sulle sue prospettive. Si ricomincia da domani, in Consiglio regionale, a fare politica nel caso specifico della sanità. Tutto il resto ai calabresi non interessa e l'Udc è per interpretare esclusivamente le ansie e i bisogni dei calabresi"

Fondazione Campanella scarica Belcastro. Sulle polemiche scaturite a seguito del servizio trasmesso da Report sulla sanità calabrese, il Centro Oncologico di Eccellenza della Fondazione T. Campanella di Germaneto presieduta dall'Avvocato Anselmo Torchia, precisa in un comunicato che "per quanto riguarda la prestazione televisiva del dott. Antonio Belcastro è stata assolutamente inadeguata, innanzi tutto perché non ha dato contezza delle attività che vengono svolte presso la struttura. Si ricorda, infatti, che il Centro svolge innanzitutto attività medico ospedaliera in favore di malati oncologici, per il cui esercizio sono destinati in massima parte i fondi messi a disposizione dalla Regione. Inoltre il dott. Belcastro ha dato un messaggio sbagliato e quindi devastante della mission della struttura e di come la stessa mission viene perseguita. E' un problema quindi che riguarda la coscienza del dott. Belcastro stesso quello di decidere di continuare a svolgere o non le proprie funzioni a Germaneto. Sicuramente, il Presidente ed il Consiglio di Amministrazione hanno dovuto convivere con direttori che sono stati scelti da altri". "Se vi è un buco sanitario in Calabria, sicuramente questo non è stato determinato dal Centro Oncologico di Eccellenza T. Campanella, il cui Consiglio di Amministrazione, composto da professionisti competenti, scrupolosi e di indiscussa onestà, di certo ha operato con il massimo impegno evitando sprechi di sorta. Forse la presenza di Consigli di Amministrazione autorevolmente composti potrebbe complessivamente aiutare la sanità calabrese. Il comunicato, sempre riferendosi alle recenti polemiche, informa che "siamo di fronte ad una Fondazione regolamentata dal Codice Civile che non può venire né accorpata né sciolta in forza di una decisione unilaterale della politica. Se si intende sciogliere la Fondazione bisogna osservare le norme previste dal Codice Civile e, dunque, la Regione dovrà lasciare i locali di proprietà dell'Università, la quale ultima potrà trovare altri partners. Oltretutto il patrimonio della Fondazione non rimarrà ai soci fondatori ma, secondo la normativa codicistica, dovrà essere devoluto diversamente". La nota stampa rimarca inoltre che "il Presidente della Fondazione, Avv. Anselmo Torchia, ha rinunciato agli emolumenti (quantificati dall'Università di Siena in Euro 150.000,00 lordi annui) proprio per il totale disinteresse e la totale dedizione con cui si è impegnato a perseguire la Mission. Non si comprende assolutamente in che consisterebbe il risparmio scaturente da una soppressione o accorpamento della struttura della Tommaso Campanella"

Talarico “Contrari ad aumento pressione fiscale”: "Siamo contrari a qualsiasi ipotesi di aumento della pressione fiscale in Calabria". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Francesco Talarico, segretario regionale dell'Udc, in vista della seduta del Consiglio di domani dedicata al Piano di rientro dal debito della Sanità. "L'aumento dell'addizionale regionale e dell'Irap - prosegue Talarico - previsto nella delibera di copertura del deficit sanitario determinerà un impoverimento delle famiglie e delle imprese calabresi, che già versano in forte crisi. Con un aumento delle entrate, senza contenere e razionalizzare i costi, non si risolve nulla, ed il provvedimento proposto non affronta le ragioni di fondo che hanno generato il pesante passivo. Più volte in consiglio e in commissione avevamo evidenziato l'allarme sui conti del settore, ma ci era stato risposto che tutto era sotto controllo". Secondo Talarico, "il Federalismo fiscale in sanità infatti, in vigore dal 2000, impone una maggiore responsabilità alle Regioni, applicando le necessarie riforme per migliorare la spesa e i servizi erogati. Ciò non è avvenuto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il contenimento della spesa - ha detto ancora il leader dell'Udc calabrese - deve realizzarsi attraverso una rigorosa riorganizzazione della rete ospedaliera, la limitazione della spesa farmaceutica e dei costi del personale, la razionalizzazione nell'acquisto di beni e servizi, evitando la chiusura di ospedali e pensando alla loro riconversione, riordinando i servizi con i distretti, una rete ospedaliera efficiente con punti d'eccellenza, in un'ottica di sinergia e di collaborazione. La drammatica situazione attuale della sanità calabrese, come a più riprese denunciato dall'UDC, è stato aggravata dalla mancata approvazione del Piano sanitario, che giace indisturbato in Consiglio regionale ormai da diverso tempo, che avrebbe consentito una programmazione e una corretta pianificazione delle risorse". "In questa legislatura - ha concluso il segretario dell'Udc - abbiamo assistito a due soli provvedimenti nel settore sanitario, l'abolizione del ticket e la soppressione delle Aziende sanitarie locali, che hanno aggravato la situazione determinando un forte incremento della spesa e disservizi gravi ed evidenti. L'aumento della pressione fiscale, pertanto, non rappresenta affatto una soluzione e servirà solo ad appesantire ulteriormente la condizione economica, già deficitaria, delle famiglie e delle imprese calabresi".

 

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