Dir.resp. Pippo Gatto

 

Applati per acquedotti retrodatati, chiesto il rinvio a giudizio per 5 dirigenti regionali

16 apr 09 Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Alessia Miele, ha chiesto al giudice per le udienze preliminari, Antonio Giglio, il rinvio a giudizio per cinque dirigenti della Regione accusati di presunte irregolarità nell'assegnazione degli incarichi a professionisti nell'ambito di opere predisposte dal dipartimento Lavori Pubblici e acque. Nel corso dell'udienza preliminare il pubblico ministero ha ripercorso le fasi delle indagini compiute della Guardia di Finanza e relative agli anni compresi tra il 2000 e il 2004. L'accusa sostiene che sarebbero stati retrodatati i disciplinari di incarico conferiti ai professionisti attestando falsi motivi di urgenza e di regolare attività. Gli incarichi, che riguardano opere finanziate dal Ministero dei Lavori Pubblici per il completamento delle opere degli acquedotti, sarebbero stati affidati con procedure illegittime. La Procura di Catanzaro sostiene che i funzionari della Regione avrebbero evitato lo svolgimento delle gare pubbliche per l'affidamento degli incarichi, esternalizzando incarichi non urgenti e consentendo, senza che fosse svolta alcuna opera, liquidazioni di compensi come anticipazioni del 30% dell'importo indicato nel disciplinare. L'udienza preliminare proseguirà il 21 aprile prossimo con l'intervento dei difensori degli indagati.