Dir.resp. Pippo Gatto

 

Le Province italiane sostengono la ricostruzione in Abruzzo con 300 mln. Quella di Cosenza adotta una chiesa a l’Aquila

23 apr 09 Un monumento, una scuola, ma anche un libro antico da 'adottare'. Non ci sono soltanto case da ricostruire o restaurare, strade o ponti da ripristinare nella tragedia del terremoto in Abruzzo, ma anche tanti piccoli gesti per aiutare una regione in ginocchio, che ha tanta voglia di ripartire e tornare a sorridere. Le province d'Italia mettono nero su bianco e preparano la loro grande offensiva per dare una mano alle popolazioni terremotate, che attendono di rientrare nelle loro case. Due le iniziative messe in cantiere: un piano per gli interventi previsti dalla provincia dell'Aquila, con una stima di circa 300 milioni di euro, e una Giornata nazionale della Ricostruzione da celebrare in tutta Italia il 6 maggio, un mese dopo il sisma. Il piano, stilato dalla provincia dell'Aquila, è stato presentato oggi nel capoluogo abruzzese in contemporanea con il Consiglio dei ministri durante un Forum organizzato nel quartier generale di Coppito. Fitta e dettagliata la lista degli interventi, a cominciare dalla ricostruzione delle opere storiche più importanti della città come la Biblioteca Provinciale e il complesso monastico di Collemaggio, punta dell'iceberg del piano con una previsione di lavori in totale per oltre 44 milioni di euro. Un centinaio le province italiane che hanno risposto all'appello dell'Upi, dalla Sicilia (Palermo, Ragusa e Siracusa) ai presidenti di Roma e Milano, Nicola Zingaretti e Filippo Penati. Gli impegni più forti riguardano soprattutto l'edilizia scolastica. "Vogliamo che a settembre i ragazzi possano tornare nelle loro scuole - ha detto il presidente della provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane - Lavoreremo per ricostruire L'Aquila e l'Abruzzo. Qui c'é una grande comunità devastata, ma noi vogliamo ripartire a cominciare dalla Basilica di Collemaggio. Senza i suoi simboli e la sua storia L'Aquila non sarebbe più la stessa". Ma adesso l'imperativo è uno solo: fare in fretta. "Il rischio per la ricostruzione sono i tempi lunghi - ha ammesso il presidente dell'Unione delle province italiane Fabio Melilli - e allora dobbiamo provare ad accelerare. Sarà un'operazione scientifica, brillante in efficienza e tempistica". Per liberare nuove risorse le province chiedono al Governo un alleggerimento del vincolo del patto di stabilità. "Come province possiamo dare una grossa mano alla ricostruzione - ha continuato Melilli - Siamo pronti, anche le imprese ci hanno chiesto di partecipare. Vogliamo la massima trasparenza. Vogliamo fare in modo che qualcuno ci controlli e che ci giudichino per quello che faremo con severità". Entro una decina di giorni sarà dunque attivato il tavolo di coordinamento con la Protezione civile per la ricognizione delle opere da fare, per arrivare poi alla Giornata della Ricostruzione del 6 maggio, dove ogni provincia si mobiliterà per i suoi progetti. "La nostra grande missione - ha detto Zingaretti che ha fatto la proposta - è che si spengano i riflettori e che l'emozione di questi giorni non crolli nel dimenticatoio". Secondo gli ultimi dati 64 mila le persone assistite dalla Protezione civile (28 mila sono ospitati in albergo, 36 mila vivono in tenda). Il 56% delle abitazioni sono agibili, ma restano ancora da fare le verifiche sui centri storici. "Resteremo fino a quando ci sarà una famiglia sotto una tenda - ha detto Agostino Miozzo, braccio destro del commissario Guido Bertolaso - E' uno sforzo che dobbiamo fare. Da metà ottobre ci sarà il rischio di nevicate, per cui dobbiamo fare in fretta. Ma trovare soluzione entro ottobre sarà un'impresa titanica"

La Provincia di Cosenza adotta una chiesa di L'Aquila. "La Provincia di Cosenza ha 'adottato' la Chiesa di San Francesco di Paola a l'Aquila per la quale contribuirà al pieno restauro". Lo ha comunicato, anche a nome del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, il vice presidente Mimmo Bevacqua, nel corso della riunione dell'Assemblea nazionale dell'UPI convocata stamattina nel capoluogo abruzzese per manifestare solidarietà al presidente di quella Provincia, Stefania Pezzopane, e alle popolazioni colpite dal terremoto. Bevacqua ha espresso, inoltre, "il cordoglio e la partecipazione commossa al dramma che ha colpito l'Abruzzo dell'intera comunità cosentina". Nel corso del colloquio con Stefania Pezzopane, il vice presidente Bevacqua "ha spiegato la volontà, più volte ribadita nei giorni scorsi dal presidente Oliverio, di aver scelto la chiesa di San Francesco di Paola, un monumento di grande valenza spirituale, storica e monumentale, per il rapporto profondo che lega i calabresi e i cosentini al grande Santo paolano. A tal fine è stato chiesto l'invio immediato della scheda tecnica relativa ai danni subiti dall'importante struttura e alla somma necessaria per riportarla allo stato in cui si trovava prima del sisma. Il presidente Pezzopane, riferisce una nota della Provincia di Cosenza, ha manifestato il proprio "ringraziamento sincero, anche a nome di tutti gli aquilani, per la solidarietà immediatamente espressa dalla Provincia di Cosenza, ricordando che Oliverio è stato tra i primi presidenti di Provincia ad essersi messo immediatamente in contatto telefonico con lei subito dopo il sisma". Al termine dell'assemblea, Bevacqua, insieme ai Presidenti delle Province di Vibo Valentia e Catanzaro, Francesco De Nisi e Wanda Ferro, e all'assessore alla Protezione civile di Crotone, Mimmo Alessio, ha visitato una delle tendopoli allestite a Pianolo, dove c'é una forte presenza del volontariato calabrese. "Nel corso della visita - ha detto Bevacqua - ho avuto modo di verificare quanta sofferenza umana è presente in quel territorio e di quanta solidarietà e aiuto hanno bisogno soprattutto i bambini ospitati nelle tende. Ritorno in Calabria con tanta pena nel cuore, ma anche con la consapevolezza che il popolo abruzzese, un popolo forte e dignitoso, ce la farà con l'aiuto e la vicinanza di tutti gli italiani"

Pegna propone un concerto. "Calabria per l'Abruzzo", un concerto con i migliori artisti e le migliori band musicali calabresi da effettuarsi all'Arena Magna Grecia di Catanzaro. E' l'idea, secondo quanto è detto in un comunicato, che il promoter calabrese Ruggero Pegna ha proposto alla Presidenza ed all'assessorato al Turismo e spettacolo della Regione Calabria. "La musica - afferma Pegna - è sinonimo di solidarietà e la Calabria può, anche con un evento di questo tipo, dare un suo piccolo contributo alla causa dei terremotati. Se è vero che ogni pensiero in questi momenti può essere utile, spero che questo progetto possa realizzarsi". "Ci sono molti artisti calabresi - dice ancora Pegna - che per questo scopo si esibirebbero gratuitamente, a puro rimborso spese. Un evento simile sarebbe anche importante per diffondere un forte spirito di solidarietà tra i giovani calabresi". .