Dir.resp. Pippo Gatto

 

A Pizzoni il paese sfila solidale, sindaco e parroco in testa, con il bidello accusato di pedofilia

14 apr 09 Buona parte dei duemila abitanti di Pizzoni ha partecipato stasera alla fiaccolata organizzata in segno di solidarietà con Dario Paolì, il bidello di 30 anni da cinque mesi agli arresti domiciliari con l'accusa di pedofilia. Paolì è accusato di molestie sessuali nei confronti di un bambino di sei anni che frequenta la scuola elementare di Vibo Valentia in cui lavora il bidello. In prima fila, nel corteo che ha percorso le vie del centro del vibonese, il sindaco, Enzo De Masi, ed il parroco del paese, don Renato Vilone, insieme ai genitori ed altri familiari di Paolì ed a tanti giovani. "Una manifestazione volutamente silenziosa - hanno detto i promotori - con la quale Pizzoni ha voluto esprimere affetto e solidarietà nei confronti di Paolì, nell'innocenza del quale crediamo fermamente. Siamo convinti che Dario riuscirà a dimostrare la sua innocenza". "Esprimo - ha detto il parroco - la mia solidarietà e vicinanza a Paolì. Crediamo nella funzione della magistratura ed aspettiamo che si affermi la verità". Anche il sindaco ha sottolineato la sua vicinanza al giovane accusato di pedofilia. "Ho voluto partecipare alla manifestazione - ha detto De Masi - sapendo di interpretare il sentimento di tutta la comunità di Pizzoni, che ha espresso la sua convinzione circa l'innocenza di Paolì e crede fermamente che il bidello sia estraneo alle accuse che gli vengono contestate. Per quanto riguarda poi la verità processuale - ha aggiunto De Masi - confidiamo pienamente nella funzione della magistratura". "Non siamo contro nessuno - hanno detto i promotori -. Abbiamo piena fiducia nelle istituzioni ed in particolare nella magistratura. Speriamo in un esito positivo della vicenda giudiziaria per riavere Dario al più presto insieme a noi". Nell'inchiesta che ha portato all'arresto di Paolì è indagato anche un altro bidello che svolgeva servizio nella scuola frequentata dal bambino. L'inizio del processo è fissato per il 28 aprile.