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Piano di rientro della sanità
Piano di rientro della sanità, conferenza di Loiero "decisiva sinergia con medici del territorio" 02 apr 09 La sinergia con i medici che operano sul territorio è "decisiva", anche ai fini del piano di rientro dal debito accumulato negli anni nel settore della sanità in Calabria, e per questo la Regione intende rilanciarla. Lo ha riferito il presidente della Regione Agazio Loiero incontrando i giornalisti in vista del convegno organizzato dalla Fimmg (la Federazione dei medici di medicina generale) della Calabria per sabato prossimo a Lamezia Terme. "I medici sul territorio - ha aggiunto Loiero - svolgono un ruolo di avamposto e possono essere un elemento decisivo affinché la sanità decolli e siamo pronti a farci carico di tutto ciò che questo comporta. Noi vogliamo offrire una sanità ordinata ai calabresi. Ciò comporta inevitabilmente anche dei costi per la politica e di questi mi assumo pienamente la responsabilità. Il nostro obiettivo è cercare di fare di una situazione difficile un elemento di risorsa e riscatto". Il direttore generale del Dipartimento regionale alla Salute, Andrea Guerzoni, dal canto suo ha riferito quello che è un po' lo slogan della visione della Regione per offrire una sanità di qualità: "per fare funzionare gli ospedali deve esserci una medicina territoriale che funzioni. In questi anni - ha proseguito - ci sono stati due fenomeni, quali l'invecchiamento della popolazione e l'immigrazione che hanno comportato un cambiamento delle patologie. Adesso non c'é più una preponderanza di malattie acute, mentre si verificano sempre più casi di malattie croniche. Ciò impone un cambiamento nel tipo di cure. Il cronico deve curarsi fuori dall'ospedale. Servono quindi investimenti nella medicina territoriale. Per avere servizi di qualità occorre investire lì". Guerzoni ha poi sottolineato come il piano di rientro sia "un'opportunità di cambiamento che va governata. Nel piano sicuramente ci sarà da tagliare i rami secchi, ma anche da innaffiare le radici e la medicina generale è un settore su cui investire. Per questo è importante il convegno di sabato". Il segretario regionale della Fimmg, Bruno Cristiano, infine, ha evidenziato come gli ospedali "non sono più gli unici centri di cura. Dobbiamo sperimentare nuovi modelli erogativi e abbiamo la presunzione di prenderci in carico il sistema per riservare gli ospedali, che devono essere pochi ma efficienti, solo alla cura delle malattie acute. Noi siamo pronti a riportare la gestione della sanità sul territorio".
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