HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Notaio in manette a Rossano

Si appropriava dei soldi (oltre 3mln di euro) delle aste fallimentari. Notaio arrestato dalla Finanza a Sibari.

03 mar 09 La Guardia di finanza ha arrestato a Rossano un notaio, Guglielmo Labonia, di 63 anni, con studio a Sibari, con l'accusa di peculato. L'arresto del professionista, che è stato posto ai domiciliari, è stato fatto in esecuzione di un'ordinanza del gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta della Procura della Repubblica della città calabrese. Il notaio Labonia, componente del Consiglio Nazionale del Notariato e coordinatore dell'Osservatorio di Deontologia, è accusato di essersi indebitamente appropriato di oltre tre milioni di euro derivanti dalla vendita all'incanto di numerosi beni oggetto di fallimenti. Secondo quanto emerso dalle indagini il professionista sin dal 2002 è stato delegato dal giudice dell'esecuzione immobiliare e del Giudice fallimentare del Tribunale di Castrovillari per procedere alla messa all'asta di beni fallimentari. Le somme versate dagli aggiudicatari dei beni invece di essere messe immediatamente a disposizione dei creditori sarebbero state trattenute da Labonia su un proprio conto corrente per essere destinare a spese personali e utilizzate per la maturazione di interessi. Solo piccole somme sarebbero state depositate dopo reiterate diffide. Le indagini proseguono per delineare le ipotesi di accusa e verificare la sussistenza di ulteriori responsabilità

Oltre tre milioni di euro. L’ipotesi di reato che il Procuratore Capo della Repubblica, Franco Giacomantonio, e il Sostituto Procuratore, Dott. Baldo Pisani, contestano all’indagato è quella di peculato (art. 314 c.p.), per essersi indebitamente appropriato, il professionista, di una rilevante somma (oltre 3 milioni di Euro) derivante dalla vendita all’incanto di numerosi beni fallimentari.
Sin dal 2002, il Notaio era stato, infatti, delegato dal Giudice dell’Esecuzione immobiliare e dal Giudice fallimentare del Tribunale di Castrovillari di procedere alla vendita all’incanto di cespiti immobiliari derivanti da numerosi fallimenti.
Le somme però versate dagli aggiudicatari dei beni, anziché essere prontamente messe a disposizione dei creditori fallimentari, venivano trattenute dal Notaio su un proprio conto corrente per essere destinate a spese personali ed essere utilizzate quali fonti di produzione di cospicue somme a titolo di interesse.
Solo una minima parte di tali somme sono state recentemente depositate, ma solo a seguito di reiterate diffide dei giudici competenti.
Ed è proprio a seguito di circostanziate segnalazioni effettuate nello scorso mese di marzo dai competenti giudici del Tribunale di Castrovillari che i magistrati inquirenti hanno dato tempestivo avvio alle conseguenti indagini, anche bancarie, affidate agli investigatori delle Fiamme Gialle incaricati di passare al setaccio tutta la copiosa documentazione relativa alla gestione di alcune centinaia di fascicoli delle procedure in questione.
I primi riscontri effettuati dai militari hanno subito confermato l’ipotesi accusatoria.
Infatti, nello svolgimento dell’importante incarico, il Notaio LABONIA (componente del Consiglio Nazionale del Notariato e Coordinatore dell’Osservatorio di deontologia), avendo la disponibilità di cospicue somme versate da privati cittadini per l’acquisto di beni immobili (anche case di prima abitazione) destinate ai creditori di procedure esecutive e fallimentari, ha sistematicamente mancato di dare corso agli adempimenti prescritti dal codice di rito, omettendo di depositare in appositi libretti di deposito le somme delle quali man mano acquisiva la disponibilità, ovvero, pur avendole in parte depositate indistintamente su un conto corrente acceso a suo nome, le utilizzava distraendole dallo scopo cui erano destinate e, comunque, lucrandovi indebiti interessi sulle stesse.
Le indagini proseguono al fine di meglio delineare le ipotesi di accusa e verificare la sussistenza di ulteriori responsabilità.

Sospeso da incarichi. E' stato sospeso cautelativamente dagli incarichi ricoperti nel Consiglio Nazionale del Notariato il notaio Guglielmo Labonia, arrestato oggi con l' accusa di peculato. "Il Consiglio Nazionale - ha detto il presidente Paolo Piccoli - non è a conoscenza dei fatti in base al quale il consigliere nazionale, Guglielmo Labonia, è stato oggetto di un provvedimento di custodia cautelare. Nessuna valutazione pertanto può essere effettuata nel merito. Abbiamo piena fiducia nei confronti della magistratura che auspichiamo possa, nel più breve tempo possibile, fare chiarezza sui fatti".

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti