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Operazione Ghibli: smantellata cosca Arena

Ndrangheta in affari in Emilia Romagna, 16 arresti, smantellata la cosca Arena

21 apr 09 Portano dritte in Emilia Romagna, dove potrebbero avere anche a breve nuovi sviluppi, le indagini dai carabinieri del Ros che la scorsa notte hanno portato all'arresto di 16 persone presunte affiliate alla cosca Arena di Isola Capo Rizzuto. L'operazione, denominata Ghibli, assume significato, come è stato sottolineato dal procuratore nazionale aggiunto antimafia, Emilio Ledonne, perché ha consentito di colpire il patrimonio della cosca Arena, con il sequestro di beni per un valore di oltre trenta milioni di euro. "Un risultato - ha detto Ledonne - che serve a reprimere direttamente quell'economia illegale che tanto danneggia gli imprenditori che vogliono svolgere il loro lavoro onestamente". Ad Isola Capo Rizzuto sono stati sequestrati, in particolare, due alberghi ristoranti; tre imprese individuali; le quote societarie di alcune lavanderie industriali, un complesso immobiliare e 42 tra automobili, moto e mezzi industriali ed agricoli, oltre ad un centinaio tra polizze assicurative e conti correnti bancari in Calabria ed in Emilia, in particolare a Maranello e Sassuolo, in provincia di Modena. Le indagini, dirette dalla Dda di Catanzaro, sono partite dall'omicidio del boss Carmine Arena, ucciso nell'ottobre del 2004 mentre viaggiava a bordo della sua auto blindata insieme al nipote Giuseppe, che restò ferito. Per uccidere Arena gli assassini utilizzarono un bazooka. L'uccisione di Carmine Arena provocò la reazione immediata della cosca Arena. Poco meno di due mesi dopo, l'11 dicembre, venne assassinato Pasquale Nicoscia, di 44 anni, affiliato alla cosca rivale di quella degli Arena. Per l'assassinio di Nicoscia è accusato adesso Fabrizio Arena, figlio di Carmine, che è una delle tre persone che sono sfuggite all'arresto. Nella casa di Fabrizio Arena, un bunker inaccessibile e super protetto in cui viveva anche il padre, sono state sequestrate cinque automobili blindate. Le strategie criminali della cosca Arena non si sarebbero limitate al solo territorio di Isola Capo Rizzuto. Nella stessa logica, infatti, si inserirebbe il tentato omicidio a Catanzaro, il 4 aprile del 2005, di Domenico Bevilacqua, capo della criminalità nomade di Catanzaro, punito perché avrebbe tentato di costituire un gruppo autonomo. Dalle indagini è emersa anche l'attività estorsiva svolta dalla cosca Arena in tutta la provincia di Crotone. Un'attività che avrebbe preso di mira le decine di villaggi turistici che sorgono lungo la costa. Alcune strutture, come l'Hotel Corsaro, sarebbe stato gestito direttamente dal gruppo criminale attraverso uno degli arrestati, Domenico Tolone. Gli Arena sarebbero anche riusciti ad ottenere, con i fondi della 488, un finanziamento di 750 mila euro per ristrutturare l'albergo ed il ristorante annesso.

Gli arresti e i beni sequestrati: I carabinieri del Ros hanno reso noto l'elenco delle 16 persone arrestate nell'ambito dell'operazione Ghibli contro la cosca Arena. Si tratta di Giuseppe Arena, di 43 anni; Nicola Arena (27); Pasquale Arena (52); Salvatore Arena (50); Luigi Francesco Colacchio (46); Saverio Friio (42); Luigi Gareri (51); Fiore Gentile (48); Francesco Gentile (50); Tommaso Gentile (29); Nicolino Gioffré (34); Maurizio Greco (29); Nicola Lentini (22); Giuseppe Lequoque (65); Luigi Morelli (36) e Domenico Tolone (49). Un'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa anche nei confronti di Giuseppe Arena (47), scomparso dall'estate del 2008 e che, secondo gli investigatori, potrebbe essere rimasto vittima di una lupara bianca. Oltre all'Hotel il Corsaro, ad Isola Capo Rizzuto è stato sequestrato anche l'albergo-ristorante Bilha. Nello stesso centro del crotonese sono stati sequestrati, inoltre, un'impresa edile ed una ortofrutticola; otto tra appartamenti e ville; un complesso immobiliare composto da abitazioni e negozi, 42 veicoli tra auto (alcune delle quali blindate), moto e mezzi industriali ed agricoli e 95 tra rapporti bancari ed assicurativi. Domenico Tolone, secondo gli inquirenti, avrebbe gestito per conto della cosca Arena l'Hotel Il Corsaro. A Maranello e Sassuolo, in provincia di Modena, sono stati sequestrati alcuni conti correnti bancari riconducibili, secondo gli investigatori, a Francesco Gentile.

 

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