Dir.resp. Pippo Gatto

 

Arrestato in Francia con 21 mln in titoli manager della Cellulosa 2000

02 apr 09 Il manager Roberto Baroni, 56 anni, di Pavia, è stato arrestato in Francia dalla polizia. L'uomo è stato bloccato alla dogana di Thonon les Bains, alla frontiera con la Svizzera, perché trovato in possesso di titoli per 21 milioni di euro. Baroni è stato socio dell'imprenditore Aldo Bonaldi, indagato dalla procura della Repubblica di Crotone per il fallimento dell'industria Cellulosa 2000. Proprio in questa società Baroni era componente del consiglio di amministrazione. Le accuse sono di bancarotta fraudolenta, malversazione ai danni dello Stato e falso. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore di Crotone, Pierpaolo Bruni. L'indagine ruota sui finanziamenti pubblici per milioni di euro diretti a Cellulosa 2000, che sarebbero finiti nelle tasche di privati e politici su cui sono in corso indagini. La polizia francese ha arrestato a Thonon les Bains, al confine con la Svizzera, oltre al manager di Pavia, Roberto Baroni, anche Maurizio Mian, di 45 anni, originario di Ivrea. Quest'ultimo accompagnava il manager, a cui sono stati trovati titoli per 21 milioni di euro, nel suo viaggio dalla Francia in Svizzera. Il nome di Baroni, legato a quello di Aldo Bonaldi, spunta fra le carte dell'inchiesta della procura di Crotone, su finanziamenti pubblici del Cipe (133 milioni di euro) destinati per il piano di sviluppo di Crotone. Nei mesi scorsi sono state eseguite perquisizioni dalla Guardia di Finanza, nelle sedi di società a Milano della società Pianimpianti, nelle due sedi di Crotone della società Eurosviluppo industriale e Consorzio Eurosviluppo. L'inchiesta ruota attorno ad Aldo Bonaldi, indagato per la presunta truffa di Cellulosa 2000, la fabbrica aperta e poi chiusa, dopo aver ottenuto fondi pubblici. La storia parte da una Spa, Eurosviluppo industriale che nel 2001 riesce ad ottenere dalla Regione Calabria un finanziamento di 149 miliardi di lire per un'iniziativa progettuale integrata relativa alla crisi dell'area Pertusola di Crotone che prevedeva un investimento di 650 miliardi e una previsione di 300 posti di lavoro.