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Maxi blitz dei CC nel reggino: 35 arresti

 

Maxi operazione dei CC, nel reggino e nel nord Italia, 35 arresti. Donne in primo piano

20 apr 09 Maxi operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria per l'esecuzione 35 ordinanze di custodia cautelare emesse contro altrettante persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, omicidio e tentata estorsione. L'operazione, denominata Artemisia, viene condotta a Seminara, in provincia di Reggio Calabria, e ad Asti, Brescia, Varese e Vercelli. Gli arresti che sono in esecuzione giungono a conclusione di un'attività investigativa condotta dalla Compagnia di Palmi (Reggio Calabria) e riguardano presunti affiliati ad alcune cosche della 'ndrangheta tra le quali e' da tempo in atto uno scontro per il controllo del territorio e del Comune di Seminara. Agli arrestati vengono anche contestate una serie di estorsioni, oltre al porto abusivo di armi ed altri reati. L'operazione che è in corso rappresenta la prosecuzione di quella fatta nel novembre del 2007 che portò all'arresto di 13 persone tra cui l'allora sindaco di Seminara, Antonio Pasquale Marafioti, del vicesindaco, Mariano Battaglia, e di Rocco Antonio Gioffré, capo dell'omonima cosca della 'ndrangheta accusata di avere condizionato le elezioni comunali svoltesi nel maggio del 2007 nel centro del reggino. Il Comune di Seminara, dopo gli arresti, fu sciolto ed e' tuttora commissariato

Una delle donne ideò e fece da palo in un agguato. Prima ha istigato a compiere un agguato, poi vi ha partecipato con un ruolo attivo, seguendo le mosse della vittima e facendo da palo nella fase dell'esecuzione. E' questo il ruolo ricoperto da una delle sei donne arrestate stamani dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria nell'ambito dell'operazione Artemisia. La donna, Concetta Romeo, di 55 anni, detta 'Ngrisa, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Palmi, avrebbe assistito alle fasi esecutive dando un supporto materiale, oltre che morale all'agguato compiuto il 14 febbraio 2008 ai danni di Luigi Tripodi che però scampò alla morte perché i proiettili che lo raggiunsero alla testa non penetrarono. Per l'agguato fu arrestato Giuseppe Gioffré. Anche le altre donne arrestate, secondo gli investigatori, hanno svolto un ruolo di primo piano nell'ambito delle cosche di appartenenza. A vario titolo si sono anche occupate di tenere unite le famiglie quando queste sono state attaccate dalle cosche rivali. In particolare, secondo l'accusa, avrebbero anche richiamato a Seminara gli affiliati che si trovavano al nord per reagire agli attacchi degli avversari. Nel corso dell'operazione, oltre a Concetta Romeo, sono state arrestate Donatella Garzo, di 38 anni; Domenica Caia (32), detta Mimma; Giuseppina Miceli Sopo (28) detta Pina 'a rizza; Concetta Lagana' (44); Maria Teresa Schipilliti (64), detta Teresa 'a bracca.

Donne in primo piano. Hanno avuto un ruolo di primo piano nella decisione di un omicidio e di tentati omicidi alcune delle sei donne arrestate stamani dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria nel corso dell'operazione Artemisia contro presunti affiliati a cosche operanti nella zona di Seminara. Questo è quanto emerge dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Palmi che hanno portato all'emissione di 35 ordinanze di custodia cautelare, 34 delle quali eseguite. Le indagini, coordinate dalla Dda reggina, sono cominciate nel dicembre 2006 dopo l'omicidio del boss Domenico Gaglioti e si sono concentrare sulla cosca dei Gioffré, detti "'ndoli''. I carabinieri hanno fatto luce sugli assetti organizzativi, sugli ambiti di operatività e sulle dinamiche interne alla cosca nonché sulla conflittualità che ha visto gli "'ndoli'' contrapporsi al gruppo Caia-Laganà-Gioffré, conosciuti come "'ingrisi'', che si è poi ulteriormente scisso, dando vita ad una nuova conflittualità, tra i Caia-Gioffré da una parte ed i Laganà dall'altra. Il contrasto è stato contrassegnato da una serie di fatti di sangue: il 28 ottobre 2007 il ferimento di Vittorio Vincenzo Gioffré seguito, il giorno dopo, da quello di Antonio Caia e Carmelo Romeo; il 14 febbraio 2008, il tentato omicidio di Luigi Tripodi, il cui autore materiale, Giuseppe Gioffré, è stato subito arrestato dai Carabinieri; il 27 marzo 2008 l'omicidio di Silvestro Luigi Galati; il 24 novembre 2008 il ferimento di Giuseppe Vincenzo Gioffré, sino a giungere al 13 marzo scorso, quando i carabinieri sono dovuti intervenire per evitare un altro omicidio sorprendendo Antonino, Domenico e Giuseppe Vincenzo Gioffré in possesso di armi clandestine.

Gli arrestati. Questo l'elenco delle persone arrestate dai carabinieri nel corso dell'operazione Artemisia: Rocco Antonio Gioffré, di 73 anni, detto 'Ndolo; Antonino Gioffre' (40), detto Bongo; Vincenzo Gioffré (31); Domenico Gioffré (29), detto Fantozzi; Saverio Laganà (39), detto Bracco; Carmelo Caia (36); Vincenzo Tripodi (30), detto Mongolo; Antonino Tripodi (25), detto Bonvespero; Pietro Lombardo (25), detto Purcejaro; Giuseppe Gioffré (25), detto Rosso; Concetta Romeo (55), detta 'Ngrisa; Domenico Gioffre' (30), detto Mutareju; Vincenzo Emma (27), detto James; Antonio Ditto (26), detto Pittu; Pietro Santo Garzo (50), detto Mumù; Donatella Garzo (38); Carmelo Romeo (30), detto 'Ncuzzato; Rocco Lagana' (41), detto Peppino-Bracco; Domenico Laganà (38), detto Popò-Bracco; Domenica Caia (32), detta Mimma; Giuseppina Miceli Sopo (28), detta Pina 'a rizza; Giovanni Gioffre' (45), detto Ursula; Domenico Ditto (38), detto Cubuletta; Concetta Laganà (44); Michele Scicchitano (42), detto Scimecco; Rocco Gioffré (26), detto Siberiano; Giuseppe Vincenzo Gioffré (61), detto Siberia; Fabio Giuseppe Gioffré (30); Fortunato Garzo (48); Carmine Demetrio Santaiti (55); Carmelo Santaiti (27); Saverio Rocco Santaiti (49); Maria Teresa Schipilliti (64), detta Teresa 'a bracca, Antonino Schiavone (61), detto Nuccio.

 

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