HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Arrestato il figlio di "Bella bella"

Arrestato a Cerisano il figlio di “Bella bella”, Pasquale Bruni, ricercato per l’omicidio Paese

09 apr 09 Un ricercato, Pasquale Bruni, di 42 anni, e' stato arrestato a Cerisano dagli agenti della squadra mobile di Cosenza. Bruni si era reso irreperibile da circa un mese dopo che il tribunale della libertà aveva ripristinato nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare. L'uomo sarebbe il responsabile dell'assassinio di Antonio Paese, avvenuto a Cosenza il 9 luglio del 1991 nell'ambito della guerra di mafia che a Cosenza contrappose all'epoca le cosche Pino-Sena, da una parte, e Perna-Pranno dall'altra. I poliziotti hanno rintracciato Bruni in una abitazione di Cerisano. All'individuazione dell'uomo gli investigatori sono giunti dopo una serie di indagini, accertamenti ed appostamenti. Al momento dell'arresto Pasquale Bruni era disarmato e non ha opposto alcuna resistenza.

Un’operazione durata un mese. E’ stato un lavoro meticoloso quello che i poliziotti della Questura di Cosenza guidata dal Questore Raffaele SALERNO, hanno condotto in silenzio da circa un mese da quando cioè Pasquale Bruni di 42 anni di Cosenza, figlio del noto Francesco Bruni, soprannominato “Franchino bella bella” era riuscito ad evitare la notifica dell’Ordinanza del Tribunale della Libertà di Catanzaro con cui era ripristinata altro Provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso sempre dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, poiché colpevole di avere commesso in concorso con il fratello Michele Bruni di 36 anni di Cosenza, pluri- pregiudicato attualmente sottoposto a Sorveglianza Speciale della P.S. l’omicidio di Antonio Paese ammazzato in un chiaro agguato mafioso nel 1991.
Nel pomeriggio odierno gli Agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Cosenza diretta dal Vice Questore Aggiunto Fabio Ciccimarra (nella foto) , intervengono in una anonima villetta di Cerisano di una donna T.P. al momento dell’irruzione non presente in casa.
Quando gli investigatori della Sezione I Criminalità organizzata coordinata dal Sost. Comm. Gentile sono entrati nell’abitazione hanno trovato il latitante. La villa intanto circondata anche dai poliziotti della III sezione coordinata dall’Ispettore Mirabelli era completamente sotto controllo per cui sarebbe stato inutile ed impensabile ogni tentativo di fuga che non vi è stato.
Le complesse indagini - avviate dalla Squadra Mobile con il contributo anche del Servizio Centrale operativo di Roma – sviluppate in concreto dagli investigatori della Sezione Criminalità Organizzata sono andate avanti senza sosta per circa un mese sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro che nel P.M. dr.ssa Sforza seguiva l’intera indagine.
Gli approfondimenti investigativi anche tecnici inizialmente permettevano ai poliziotti di delimitare l’area ove il latitante verosimilmente potesse trovare rifugio. Ulteriori calibrati servizi anche di tradizionale osservazione e pedinamento permettevano di circoscrivere ad alcuni edifici gli obiettivi investigativi che, ad esito di ulteriori certosini accertamenti d’archivio, si decideva di perquisire.
Dopo aver condiviso ogni informazione si decideva l’intervento andando a perquisire uno dei diversi obiettivi che erano stati osservati con attenzione dai poliziotti della I Sezione .
Presa la decisione d’intervenire il Capo della Mobile affianca ai suoi uomini della I Sezione e della III Sezione per impedire ogni eventuale tentativo di fuga del latitante.
Il trasferimento da Cerisano fino agli uffici della Squadra Mobile dove dopo essersi letto il Provvedimento d’arresto emesso dalla DDA di Catanzaro l’uomo è stato scortato in Carcere. Circa le responsabilità della proprietaria dell’abitazione ove rintracciato il latitante- solo al momento della cattura e senza armi- la Squadra Mobile sta ultimando un informativa di reato a carico della donna denunciata per favoreggiamento.

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti