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Agguato a Chiaravalle: due morti

Agguato a Chiaravalle, uccisi sorvegliato speciale e la sua convivente

27 apr 09 E' di due vittime il bilancio dell'agguato avvenuto a Chiaravalle centrale quando ignoti hanno sparato contro l'auto di Giuliano Cortese, 48 anni, pregiudicato che viaggiava insieme ad una donna di nazionalità ucraina, Inna Abramovia, di 35 anni, morta all'istante. Cortese, trasportato in condizioni disperate presso l'ospedalle di Chiaravalle è morto poco dopo. Le condizioni dell'uomo, raggiunto in più parti del corpo da colpi di fucile, erano apparse subito molto gravi. L'agguato è fatto in contrada Foresta, poco fuori il centro abitato, dopo che la coppia aveva accompagnato il figlio all'asilo. A compiere l'agguato, secondo le prime risultanze delle indagini, sarebbero state almeno due persone. Gli assassini erano a bordo di un'automobile che ha affiancato quella sulla quale viaggiavano Cortese e la convivente, sparando numerosi colpi di fucile. Obiettivo dell'agguato sarebbe stato Giuliano Cortese, che era un ex sorvegliato speciale ed aveva precedenti penali, secondo quanto riferito dagli investigatori, per estorsione, spaccio di droga e detenzione abusiva di armi. L'ipotesi che gli investigatori stanno seguendo è che il movente del duplice omicidio sia maturato negli ambienti della criminalità del Soveratese.

Ha cercato aiuto in una farmacia, prima di cadere a terra, ferito mortalmente, Giuliano Cortese. L'agguato è scattato stamani verso le 8.30. La coppia, che aveva tre figli, due nati dalla convivenza ed uno da una precedente relazione della donna, ha accompagnato le bambine più piccole all'asilo, dopo che gli altri bambini erano già entrati. Subito dopo essere risaliti in auto, un'altra vettura ha affiancato la Fiat Brava di Cortese. Dall'automobile, secondo una prima ricostruzione, sono stati sparati numerosi colpi di pistola, probabilmente con un revolver calibro 38, che hanno raggiunto Cortese e la compagna che è morta sul colpo. L'uomo é riuscito a guidare per alcune centinaia di metri e si è fermato davanti ad una farmacia nella quale è entrato per chiedere aiuto e nella quale si trovava casualmente sua madre. Quindi si è accasciato a terra. Soccorso e portato in ospedale é morto poco dopo. Le indagini, in questa prima fase, sono coordinate dal pm della Procura di Catanzaro Alessia Miele ma già nei prossimi giorni potrebbero passare alla Direzione distrettuale antimafia. Gli investigatori, infatti, ritengono che l'omicidio di Cortese sia inquadrare nei contrasti tra ambienti criminali della zona.

Corbelli “Barbarie inaudita”. Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in relazione al duplice omicidio accaduto stamani a Chiaravalle Centrale, parla di "barbarie inaudita" ed esprime "grande preoccupazione per il ripetersi di episodi di violenza davanti a scuole". Corbelli chiede al Governo un "intervento immediato, un decreto ad hoc che preveda un inasprimento della pena, sino all'ergastolo per i casi più gravi, per questo tipo di reato che metta a rischio l'incolumità e la vita dei bambini". "A Chiaravalle - dice Corbelli - si è consumato un grave fatto di sangue e si è sfiorata una tragedia ancora più grave e atroce di quella accaduta. Quei colpi sparati sulle due vittime avrebbero potuto provocare una strage di bimbi innocenti, che miracolosamente e grazie a Dio è stata evitata. Ancora una volta si è sparato davanti ad una scuola e dei bambini hanno rischiato di venire colpiti, come è accaduto, in Calabria, al piccolo Antonino, di Melito Porto Salvo, e ai bambini dello scuolabus di Briatico, nel vibonese. Un fatto gravissimo. Chi spara davanti ad una scuola sapendo di poter colpire e uccidere un bambino è il peggiore dei criminali e non merita alcuna pietà". .

 

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