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155 mln per i centri storici calabresi

 

155 mln di euro per il recupero ed il riuso dei centri storici calabresi

27 apr 09 Ammontano a 155 milioni di euro le risorse disponibili per l'attuazione del programma di progetti integrati per la riqualificazione, il recupero e la valorizzazione dei centri storici in base alla graduatoria dei finanziamenti stilata dalla Regione. I risultati del lavoro di selezione dei progetti ammessi, sono stati illustrati a Catanzaro nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente della Regione, Agazio Loiero, dell'assessore all'Urbanistica, Michelangelo Tripodi, e del direttore generale del Dipartimento urbanistica, Rosaria Amantea, presidente della commissione di valutazione. Sono stati 47 sui 71 presentati, pari al 66,2%, i progetti ammessi al finanziamento passati al vaglio della commissione di esperti per un totale di 602 interventi e 1112 sub interventi. Il 75% dei progetti selezionati hanno riguardato il recupero e il riuso del patrimonio immobiliare, mentre il 25% sono stati relativi a reti tematiche. Oltre l'80% dei progetti hanno riguardato aggregazioni di comuni. Complessivamente sono stati presentati all'esame della commissione progetti che avrebbero richiesto risorse per 834 milioni di euro. "C'é stato un riversamento importante di risorse - ha detto Loiero - soprattutto rispetto al primo bando, che riguardava la Locride anche se ci rendiamo conto che ci sarebbe bisogno di altri fondi per tutte le esigenze che esistono. Certo, ci sono mugugni per gli esiti della selezione ma quello che posso dire é che ha lavorato una commissione scientifica che ha valutato e scelto senza alcuna interferenza politica. Per quanto ci riguarda, ci siamo messi completamente da parte. Ritengo che è stato fatto un eccellente lavoro". "Questa graduatoria - ha detto l'assessore Tripodi - rappresenta la prima azione concreta e un primo momento di attuazione del Piano di attuazione regionale Par 2007-2013. I centri storici sono una leva fondamentale perche è dalla storia della Calabria che si può determinare un salto di qualità complessivo per la regione. Con questa operazione, inoltre, si riporta alla luce un grande giacimento in gran parte sconosciuto ai calabresi e che è una opportunità per un progetto di sviluppo più complessivo". In riferimento alle polemiche suscitate dalle "inevitabili esclusioni", Tripodi ha detto che "si è inteso privilegiare piccoli comuni e realtà dell'interno, come dimostra, ad esempio, il primo progetto di finanziamento che riguarda i comuni di Miglierina e San Pietro Apostolo. La selezione impone delle scelte e i mugugni e le lamentele sono nelle cose. Quello che posso dire è che la Calabria, quando si completeranno gli interventi, avrà subito un intervento radicale". "Le direttrici su cui ci siamo mossi - ha detto Rosaria Amantea - sono state il riuso del patrimonio immobiliare e lo sviluppo di reti tematiche. Il nostro sforzo è stato indirizzato al riequilibrio del territorio calabrese. E' stato messo in campo un meccanismo di premialità che ha privilegiato lo sforzo di quei comuni che si sono sforzati di attivare reti di collaborazione. In ogni caso laddove ci sono interventi che non sono stati ritenuti pertinenti al bando, ci si può indirizzare su alte risorse utilizzabili"

CGIL “Ora protocollo per le ricadute occupazionali”. "Sottoscrivere, al più presto, un protocollo per governare e valorizzare le ricadute occupazionali e la gestione trasparente del mercato del lavoro attivabili dalla messa in esecuzione degli interventi dei 'Progetti integrati per la riqualificazione, il recupero e la valorizzazione dei centri storici'". E la richiesta avanzata da Cgil e Fillea Cgil al presidente Agazio Loiero e all'assessore regionale all'urbanistica Michelangelo Tripodi. "Gli oltre 150 milioni di euro previsti da questo intervento - prosegue la nota a firma del segretario regionale Cgil Massimo Covello e del segretario generale Fillea, Emilio Maccarone - insieme agli oltre 2.000 del piano casa sono risorse significative sulle quali impostare una reale politica edilizia nella regione, attenta alla sostenibilità ambientale ed alla qualità del lavoro. La Giunta regionale si faccia immediatamente promotrice di un confronto tra le parti interessate:le forze sociali e datoriali, il sistema delle autonomie locali, i consorzi e gli enti di gestione per impostare una metodologia di approccio alla cantierizzazione delle risorse che ne valorizzi l'efficacia, con l'intento di rafforzare la sana imprenditoria locale ed il rispetto dei diritti contrattuali del lavoro". "A nostro parere - proseguono Covello e Maccarrone - possono essere migliaia i lavoratori edili, oggi colpiti dalla crisi economica, insieme a tanti tecnici e professionisti,, a poter beneficiare di questi investimenti. Rapidità nelle procedure, trasparenza negli affidamenti, sicurezza dei cantieri, rispetto dei contratti e dei diritti dei lavoratori devono essere la bussola da seguire"

 

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