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Narcotrafficante estradato in Italia

 

Narcotrafficante della ndrangheta estradato in Italia

05 ago 09 Il narcotrafficante Massimiliano Avesani - ritenuto esponente di spicco di una struttura transnazionale, collegata alla 'ndrangheta, responsabile fin dagli anni '80 di un vasto traffico di cocaina ed hashish dalla Spagna - e' stato estradato oggi in Italia dal Principato di Monaco dove era stato arrestato nel 2008. Giunto a Ventimiglia, é stato preso in consegna dalla polizia di frontiera e dai carabinieri del Ros che hanno condotto le indagini. L'uomo era stato recentemente condannato dalla Corte d'Appello di Roma a 20 anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga. Fu arrestato nel settembre 2008 a Montecarlo mentre, sotto falsa identità, tentava di riciclare 1,6 milioni di euro. In precedenza, nel marzo 2006, al termine dell'indagine denominata Ibisco, i carabinieri del Ros ne avevano accertato il ruolo di primo piano all'interno di una struttura criminale di matrice 'ndranghetista radicata a Roma, capace di movimentare ingentissimi quantitativi di droga tra il sud America e l'Europa, attraverso l'Africa, reinvestendo i proventi in ulteriori attività di narcotraffico o in complesse operazioni finanziarie ed immobiliari. Al vertice dell'organizzazione criminale, secondo quanto accertato dal Ros, c'era Candeloro Parrello, capo dell'omonima cosca di Palmi e figlio del boss Gaetano, morto, che aveva diretto per anni la criminalità nella Piana di Gioia Tauro. Utilizzando la struttura logistica e le conoscenze del gruppo che faceva capo a Parrello ed ad Avesani, un altro noto 'broker' internazionale, Roberto Pannunzi, dalla Spagna aveva per anni rifornito di cocaina le principali organizzazioni mafiose italiane, calabresi e siciliane. Accertati, sempre dai carabinieri del Ros, anche i legami con i cartelli colombiani fornitori di droga, comprese le organizzazioni di narcoterroristi. Le indagini, sottolineano gli investigatori, hanno consentito di ricostruire i grandi flussi intercontinentali del narcotraffico che dal Venezuela, attraverso il Marocco o le isole di Capo Verde, giungevano in Spagna, per essere in parte destinati ad organizzazioni espressione di Cosa nostra e della 'ndrangheta; flussi in parte distribuiti sul mercato romano da gruppi locali collegati. Il 'broker' Massimiliano Avesani, estradato oggi, operava in particolare in Venezuela e in Marocco: era ricercato in campo internazionale anche per l'omicidio del narcotrafficante Rafael Castilla Lajiara, ucciso nel 2003 ad Almeria (Spagna) per contrasti legati al narcotraffico. Il gruppo di cui Avesani sarebbe stato un esponente di spicco é ritenuto responsabile di molteplici importazioni di hashish e cocaina documentate dai importanti sequestri: una tonnellata di hashish sequestrata dai carabinieri nel dicembre '99 nei pressi di Fiumicino; due tonnellate di cocaina intercettate dalla Guardia Civil nei pressi delle Canarie nel 2003; e 870 chili di hashish sequestrati a Barcellona dalla polizia locale sempre nel 2003. Le indagini hanno anche evidenziato un complesso sistema di riciclaggio del denaro attraverso l'acquisizione di società decotte utilizzate per la compravendita di complessi immobiliari di ingente valore, poi ceduti a prestanome: a seguito della sentenza di condanna nei confronti di Avesani venne anche sequestrato confiscato un patrimonio illecito del valore di oltre 15 milioni di euro. Nello scorso giugno, infine, il Tribunale di Roma ha disposto l'applicazione della misura di prevenzione nei confronti di un altro presunto complice del gruppo criminale con la confisca dei relativi beni tra cui una clinica.

 

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