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Sanità calabrese nella bufera, eseguite autopsie

 

 

Sanità nella bufera, eseguite le autopsie di due casi sospetti. Proseguono le polemiche

31 ago 09 E' morto per un aneurisma dell'aorta Felice Antonio Caligiuri, di 61 anni, deceduto la sera del 25 agosto nell'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. E' questo l'esito dell'autopsia cui è stato sottoposto il cadavere su disposizione della Procura della Repubblica di Catanzaro. Il medico legale che ha eseguito l'autopsia ha preso altri giorni di tempo per redigere la relazione completa, in particolare per stabilire quale possa essere stata la causa dell'aneurisma e, soprattutto, se la morte potesse essere scongiurata da un intervento dei medici del pronto soccorso. Caligiuri, secondo la denuncia presentata dai familiari, è stato classificato come codice bianco, quello meno grave, nonostante lamentasse forti dolori al torace. Secondo l'Azienda ospedaliera, invece, quando si è presentato al pronto soccorso, l'uomo accusava un malessere generale e dolori al collo.

Autopsia non rivela cause per anziana di Vibo. Restano da accertare le cause della morte di Olimpia Rizzo, la donna di 87 anni deceduta nel luglio scorso nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Vibo Valentia. L'autopsia effettata sul corpo della donna non ha rivelato, infatti, le cause del decesso anche per l'eccessivo lasso di tempo trascorso dalla morte dell'anziana. L'esame autoptico è stato effettuato dopo la riesumazione della salma, disposta dal pm della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, Fabrizio Garofalo, che ha avviato un'inchiesta sulla base di un esposto presentato dai familiari della donna. Per la morte di Olimpia Rizzo è indagato il medico in servizio nel pronto soccorso dell'ospedale di Tropea che ha prestato le prime cure alla donna. Il sanitario, secondo l'ipotesi accusatoria, non avrebbe praticato alla donna l'iniezione antitetanica che era necessaria per scongiurare il rischio di infezioni.All'esame autoptico, eseguito dal medico legale Katiuscia Bisogni, hanno partecipato anche i consulenti nominati dal medico indagato e dai parenti della donna. Per accertare le cause del decesso il medico legale ha prelevato parti di tessuto e di organi che saranno sottoposti adesso ad esami più approfonditi. L'esito sarà riferito dal medico-legale al pm Garofalo entro 90 giorni.

PDL “Le accuse di Spaziante e Lo Moro confermano nostre tesi”. "Le accuse formulate dagli unici due assessori regionali alla Sanità della legislatura, Doris Lo Moro e Vincenzo Spaziante, alla politica del governo Loiero confermano che la nostra tesi su una disorganizzaizone di fondo dell'intero comparto era giusta e dimostrano, purtroppo, la cronicizzazione dello stato emergenziale calabrese". Lo affermano, in una nota, il coordinatore regionale e il vice coordinatore del Pdl, Giuseppe Scopelliti e Antonio Gentile. "Quando la critica arriva in maniera cosi radicale dall'interno - sostengono Scopelliti e Gentile - va a certificare il fallimento di un quinquennio caratterizzato da confusione, assenza di programmazione e incapacità di attivare qualsiasi misura innovativa. Medici e operatori del settore sono stati lasciati soli ad affrontare, in situazioni logistiche e strutturali anguste, i disagi di un'utenza sempre più costretta a percorrere le strade dell'emigrazione". "Una Regione che non è stata in grado di approvare un Piano della salute - prosegue la nota di Scopelliti e Gentile - è apparsa disarticolata e asfittica, desiderosa solo di ripetere tautologicamente il cliché cancerogeno dell'assimilazione totale delle strutture e delle risorse al potere imperante Quando l'ultimo assessore in carica, Spaziante lancia accuse così pesanti e cosi ben dettagliate a Loiero e all'esecutivo, imputando loro una mancanza totale di rispetto degli impegni assunti, si confermano in pieno i dubbi e le critiche da noi espresse". "Da Loiero ci aspetteremmo - concludono Scopelliti e Gentile - un'inversione di tendenze immediata che separasse la gestione avida del potere dalle esigenze primarie della sanità, metodo questo, che come hanno detto Lo Moro e Spaziante, rappresenta il fallimento totale del suo operato".

Dima “Spaziante ha sconfessato Loiero: ''In questa calda estate calabrese, segnata sempre piu' dal disastro della nostra sanita' e dall'avvio dell'ennesima ispezione ministeriale, registriamo l'inedito scontro tra Loiero e Spaziante''. A sostenerlo, in una nota, e' il deputato del Pdl Giovanni Dima. ''Inedito - aggiunge - sia per il rapporto di fiducia che e' esistito, fino a qualche giorno fa, tra i due contendenti, sia per l'asprezza dei toni utilizzati. Nel tentativo di smarcarsi da un'emergenza che anche ieri e' stata oggetto delle cronache giornalistiche nazionali, il governatore Loiero ha precisato di essere responsabile solo dell'indirizzo politico nel governo della sanita', mentre la soluzione dei problemi del settore e' demandata alla competenza del commissario di governo, in poche parole a Spaziante. Quest'ultimo ha evidenziato, invece, che il governo nazionale gli ha attribuito la delega di commissario solo ed esclusivamente per la realizzazione di alcuni, precisi interventi. Una sconfessione chiara ed in piena regola delle parole di Loiero''. ''Proprio nel momento in cui la sanita' calabrese - sostiene ancora Dima - e' nell'occhio del ciclone per una serie di morti sospette che ne hanno messo a nudo l'inefficienza e la disorganizzazione, chi ha in mano il governo della Regione non trova di meglio che scrollarsi di dosso le proprie responsabilita'. Proprio nel momento in cui il Ministero della Salute ha avviato le ispezioni ed i calabresi si pongono interrogativi angoscianti sulla capacita' della Regione di garantire il diritto alla salute, Loiero non offre ai cittadini un'idea concreta per uscire da questo pantano. Tenta, invece, di confondere le acque e di tirare in ballo Spaziante quando invece tutti sanno che la sanita' non e' stata affatto commissariata e che la delega commissariale e' riferita alla costruzione dei quattro nuovi ospedali. E' evidente, pertanto, che la sortita del governatore punta ad intorbidire le acque sul dibattito relativo al futuro della nostra sanita' proprio in un momento in cui sarebbe, invece, richiesta la massima chiarezza negli obiettivi da perseguire e da raggiungere. Vorremmo, a questo punto capire, rispetto, per esempio, al tema della costruzione dei nuovi ospedali e delle competenze assegnate dal Governo nazionale, a che punto e' l'iter preparatorio e quali sono le condizioni per proseguire nelle procedure amministrative, tipo il bando di gara, li' dove ci sono le condizioni, come nel caso dell'ospedale della Sibaritide, dove parrebbe che tutto sia in regola''. ''Di fronte all'ennesimo scontro sulla sanita' - conclude il deputato del Pdl - vorremmo che comunque si guardasse alle questioni ancora irrisolte e che non si perdessero di vista gli obiettivi che piu' stanno a cuore ai calabresi''

CGIL “Sanità calabrese è emergenza nazionale”. ''La Calabria e' ormai un'emergenza nazionale. Siamo nella regione dove il livello di pericolosita' per la salute delle persone ha raggiunto punte di allarme totale''. Lo ha dichiarato Giuseppe Astone, dell'area programmatica della Cgil Calabria. ''Inquinamento delle acque marine da liquami, dovuto ai sistemi di gestione e smaltimento non efficienti, aggressioni esterne dal traffico di scarichi illeciti, mancata sorveglianza delle coste, totale arrembaggio organizzativo e medico sanitario nei presidi ospedalieri. Non e' piu' tollerabile, in questo contesto - dice Astone - il silenzio e l'omerta' verso una politica piu' che decennale, incentrata su trasversalismi e pratiche feudali, che ha caratterizzato la sanita' sul territorio''. ''Prima era disorganizzazione, mancata modernizzazzione delle strutture - dice Astone - ora e' anche forte dubbio sul profilo medico sanitario. La Regione Calabria paga due volte il pizzo: una volta negli anni passati alle clientele e alle cosche, che ne hanno condizionato l'andamento organizzativo, delle forniture, delle assunzioni, favorendo fortune politiche per intere generazioni; una seconda volta quello pagato alle politiche antipopolari del governo Berlusconi - Sacconi con l'obbedienza ai tagli in bilancio con ricadute sulle fasce piu' disagiate. Quello che e' passato in questo frangente e' la sollecitazione, il suggerimento, le direttive, se non vere e proprie minacce, trasmesse ai manager dal livello politico e che si possono sintetizzare in ''.i ricoveri siano limitati solo a quelli strettamente urgenti e con evidente patologia manifesta, evitando preliminarmente fasi di accanimento d'indagine'' ; ''....quando si opera sul terreno dell'indagine solo quella strettamente prevista dal ferreo protocollo, senza avviarne delle altre che deriverebbero dall'intuizione professionale degli addetti''; ''...i mezzi siano utilizzati (quando la manutenzione lo permette e non confligga con i bilanci) con parsimonia, riducendo le postazioni con conseguente minor utilizzo di personale per singolo turno''. ''Ma l'attuazione di queste ''linee guida'', inserita in un sistema sanitario quale quello sviluppatosi negli ultimi decenni in Calabria - sostiene Astone - non potevano portare che ad una forma di implosione generale del sistema. Tutta questa tragedia umana, dalla quale si rileva ogni giorno la condizione della sanita' in Calabria, mortifica, invece, la professionalita' della moltitudine del personale medico e paramedico ed espone a rischi gravissimi le persone'

Feraudo “Visita Leoluca Orlando occasione di riflessione”. ''E' confermata, cosi' come anticipato nei giorni scorsi, la visita in Calabria di Leoluca Orlando nel ruolo istituzionale di presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario''. A sostenerlo, in una nota, e' il capogruppo alla Regione di Italia dei Valori, Maurizio Feraudo. Orlando, riporta una nota di Feraudo, concludera' i lavori del convegno-dibattito su ''Sanita' Calabria: Emergenza nazionale'', organizzato e patrocinato dal Gruppo consiliare di Italia dei Valori alla Regione. All'appuntamento, che si terra' a Cosenza lunedi 7 settembre, parteciperanno i parlamentari Doris Lo Moro, del Pd, e Francesco Nucara, del Pdl. I lavori, coordinati dalla giornalista Daniela Caprino, saranno introdotti da Maurizio Feraudo. ''Ho voluto questa iniziativa - sostiene Feraudo - per attuare una riflessione forte su un doloroso tema, quelle delle morti sospette nella sanita' calabrese, che nella nostra regione comincia ad assumere le sembianze di un vero e proprio allarme sociale''. La manifestazione sara' arricchita dalla testimonianza di Maria Sorrentino, mamma di Federica Monteleone, e dal contributo di Giovanna La Terra, presidente dell'associazione Civicum. ''Hanno gia' aderito all'iniziativa . conclude la nota - i familiari di quegli sfortunati calabresi sulla cui morte per sospetta malasanita' sta indagando la magistratura''

 

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