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Morte bianca in un cantiere

 

Operaio muore travolto dal terreno dove lavorava a Rende. La Procura apre un inchiesta

09 set 08 La Procura della Repubblica di Cosenza ha aperto un'inchiesta sull'incidente del lavoro, avvenuto a Rende, nel quale è morto un operaio, Rosario Ruffolo, di 53 anni. L'operaio che era di Rende stava lavorando alla realizzazione di un tratto di rete fognaria in un'area nella zona industriale della cittadina dell'hinterland cosentino. Improvvisamente il terreno ha ceduto e ha travolto l'uomo che non ha avuto scampo. . Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno recuperato il cadavere. Ai sanitari del servizio di emergenza 118, giunti sul posto, non è rimasto che accertare il decesso dell'uomo. A determinare la morte dell'operaio, che era sposato e viveva a Rende, è stato lo schiacciamento dell'apparato toracico - addominale..Sull'incidente indagano i carabinieri della Compagnia di Rende.

Cisl “Un segnale di precarietà”. "L'ennesimo incidente sul lavoro verificatosi quest'oggi a Rende, il secondo a distanza di pochi giorni nel nostro territorio, è il segnale inequivocabile dello stato di precarietà che si continua a vivere sui luoghi di lavoro". A sostenerlo, in una nota, è il segretario generale della Cisl di Cosenza, Paolo Tramonti. "Sulla questione sicurezza - prosegue Tramonti - è ormai arrivato il momento di intervenire con l'adozione di provvedimenti straordinari non solo applicando scrupolosamente quanto previsto in materia dalla legislazione vigente ma anche attraverso iniziative specifiche a livello locale, finalizzate a mettere in campo misure di prevenzione e contrasto immediate". "Per questi motivi la Cisl cosentina - sostiene ancora Tramonti - sollecita ancora una volta l'intervento determinato e deciso di tutti i soggetti istituzionalmente preposti affinché vengano intensificati capillarmente i controlli verificando scrupolosamente le condizioni di sicurezza su tutti i luoghi di lavoro, nella consapevolezza che solo attraverso uno sforzo sinergico e concertato è possibile ridurre e debellare questa piaga che da troppo tempo mortifica le condizioni di tante lavoratrici e tanti lavoratori del nostro già martoriato territorio"

 

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