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Ucciso nel milanese genero boss di Cirò

 

Milano capitale della ndrangheta: ucciso a Legnano, Aloisio, genero del boss Farao di Cirò

27 set 08 E' stato assassinato a Legnano, nel milanese, Cataldo Aloisio, 34 anni, arrestato nel 2000 perché ritenuto vicino alla 'ndrina di Ciro' Marina, genero del capomafia di Cirò Giuseppe Farao, attualmente detenuto. Il corpo di Aloisio è stato trovato, questa mattina, nella campagne alla periferia di San Giorgio sul Legnano (Mi). I killer lo hanno finito con un colpo di pistola alla nuca. Aloisio era stato arrestato nel 2000 nell'ambito di un'operazione antimafia contro la cosca di Cirò Marina. Il cadavere di Cataldo Aloisio e' stato trovato intorno alle 8,30 da alcuni operai che si stavano recando al lavoro in un cantiere vicino. L'uomo era supino e completamente vestito. La zona è periferica ma non particolarmente deserta, anche se, secondo i primi accertamenti, nessuno avrebbe visto nulla. L'omicidio potrebbe risalire, addirittura, alla notte precedente. Per avere certezze sull’orario della morte, però, occorre attendere l'autopsia. Il 14 luglio scorso, sempre nel Legnanese, a San Vittore Olona, era stato ucciso, in un vero e proprio agguato, Carmelo Novello, un altro presunto boss della malavita. Durante il pomeriggio due killer lo avevano raggiunto all'interno di un bar crivellandolo di colpi.

Forse vendetta personale. Potrebbe essere legata ad una vendetta trasversale contro il suocero, il boss della 'ndrangheta Giuseppe Farao, l'uccisione a Legnano (Milano) di Cataldo Aloisio, di 34 anni. E' l'ipotesi che viene fatta dagli investigatori in merito all'assassinio di Aloisio. Dalle indagini è emerso che Aloisio avrebbe avuto un ruolo attivo nella cosca Farao-Marincola, per conto della quale avrebbe effettuato numerosi spostamenti in Lombardia per gestire gli interessi in quella regione del gruppo criminale di Cirò Marina. A capo della cosca Farao-Marincola ci sarebbe, oltre a Giuseppe Farao, il fratello Silvio. I fratelli Farao, attualmente, sono entrambi detenuti. Aloisio era anche nipote di un altro boss della 'ndrangheta, Vincenzo Pirillo, di 50 anni, ucciso in un ristorante di Ciro' Marina il 6 agosto del 2007 in un agguato in cui rimasero ferite altre sei persone, tra cui la moglie della vittima ed una bambina di 11 anni.

DDA “Milano vera capitale della ndrangheta”: Arresti di importanti esponenti e omicidi eccellenti: fatti recenti dimostrerebbero che Milano, e la Lombardia piu' in generale, è la vera capitale della 'ndrangheta. Una tesi che e' stata sostenuta anche dal pm della Procura nazionale antimafia, Vincenzo Macrì, il 14 giugno scorso nel corso di un dibattito organizzato per presentare il libro "'Ndrangheta'', di Francesco Forgione, ex presidente della Commissione parlamentare antimafia. A dimostrare la forte presenza della 'ndrangheta nel milanese era stato anche l'omicidio il 15 luglio scorso, a San Vittore Oliona, di un altro presunto boss della potente organizzazione criminale, Carmelo Novella. Nel luglio scorso l'allarme sulla diffusione sempre più capillare della 'ndrangheta nel milanese, con interessi anche in importanti settori economici e commerciali, era stato lanciato da tre sindaci della zona in una lettera inviata allo stesso pm Macri'. Il 17 settembre scorso, infine, i carabinieri avevano arrestato, mentre era ricoverato sotto falso nome in una clinica di Pavia, Francesco Pelle, detto "Cicciu 'u pakistanu'', presunto esponente della cosca di San Luca.

 

 

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