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Le ZFU istituite a Rossano, Lamezia e Crotone

 

Rossano, Lamezia e Crotone tra le 22 città dove ci saranno le Zone Franche Urbane

02 ott 08 La città di Rossano risulta tra le ventidue scelte come zone franche urbane che usufruiranno di incentivi e agevolazioni per piccole imprese. La cifra è pari a 50 milioni l'anno per Regione ed interesserà le imprese che nasceranno entro il 2009. La notizia è stata fornita attraverso un comunicato stampa del Ministero per lo Sviluppo economico guidato da Claudio Scajola. Per la Calabria insieme alla città ionica ci saranno Crotone e Lamezia Terme. "Con l'avvio delle zone franche urbane - ha dichiarato Scajola nel comunicato - diamo una significativa risposta al disagio socio-economico delle aree a maggior tasso di disoccupazione. Stiamo già lavorando per estendere questa misura anche oltre il 2009". Il provvedimento dovrà essere sottoposto alla valutazione del Cipe e notificato alla Commissione Europea. Dunque per ottenere concretamente gli incentivi bisognerà attendere la prossima primavera.

Sindaco Lamezia “Grande risultato”. "Accogliamo con grande soddisfazione la notizia dell'approvazione della Zona franca urbana per il nostro territorio".E' quanto afferma il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza. "Un risultato importante per la nostra città - sostiene ancora Speranza - che consentirà di promuovere uno sviluppo duraturo e processi di rigenerazione e riqualificazione del tessuto sociale e civile. La Zona franca urbana offre una fiscalità di vantaggio a beneficio delle imprese già insediate e di nuovo insediamento allo scopo di imprimere dinamicità alla zona e contrastare la disoccupazione e delinquenza, favorendo la riqualificazione e lo sviluppo economico e sociale di aree e quartieri degradati". "Lamezia è rientrata nei requisiti richiesti dalla normativa - è scritto in un comunicato - sia sotto l'aspetto degli indicatori economici sia per la sua vocazione produttiva, attraverso valutazioni che hanno interessato il tasso di disoccupazione, la percentuale di popolazione giovanile, il tasso di scolarizzazione, le caratteristiche socio-economiche, demografiche e amministrative". "Un intervento di questo tipo - prosegue il sindaco di Lamezia - avvierà una ripresa economica con importanti ricadute anche sul piano sociale ed occupazionale, accrescendo e consolidando il ruolo dell'area Pip di Rotoli nella quale sono già in fase di assegnazione i lotti per 25 nuovi insediamenti nel campo dell'artigianato, del commercio e dei servizi, e per tutto il territorio circostante. Uno strumento che la Giunta intende adoperare in maniera integrata con le altre azioni che l'Amministrazione sta promuovendo per la crescita di questo territorio:la richiesta di quasi 20 milioni di euro di finanziamento sui centri storici, il microcredito e l'avvio di una seria ed approfondita riflessione sulle diverse opportunità della programmazione 2007-2013". "Auspichiamo ora - aggiunge Speranza - che il Cipe concluda al più presto l'iter amministrativo di sua competenza. Intendo inoltre esprimere la mia gratitudine alla Regione e al presidente Agazio Loiero che ringrazio per l'indicazione prioritaria assegnata al nostro territorio, e che ha perseguito con coerenza e determinazione questo obiettivo che diventa cruciale per le strategie di sviluppo della nostra città"

Chiarella “ZFU a Lamezia, buona notizia”. "Finalmente una buona notizia". E' quanto afferma il consigliere regionale Egidio Chiarella circa la zona franca urbana a Lamezia Terme. "La nostra battaglia per la Zona Franca a Lamezia - ha aggiunto - ha superato lo scoglio non facile del parere ministeriale, grazie al Ministro Scaiola, che ha valutato positivamente la proposta della Regione Calabria, tesa a sostenere Lamezia, assieme a Crotone e Rossano tra le 22 Zone Franche finanziate, rispetto ad una richiesta complessiva di 64 pretendenti. Mi auguro che si ottenga ora il visto europeo, considerando quello del Cipe scontato, per avviare sul nostro territorio una politica economica di attrazione, verso l'imprenditoria e quindi a favore degli investimenti e dell'occupazione". "La notizia - ha proseguito Chiarella - ha sicuramente smentito chi in questi giorni aveva messo in discussione il nostro lavoro di Consiglieri regionali e nello stesso tempo ha fatto venir fuori una bella pagina di politica in rete tra il Comune, la Regione e il Governo Centrale, al di là del colore di appartenenza. Ritengo che sulle grandi questioni i nostri deputati, assieme a noi consiglieri regionali e gli amministratori comunali, dovrebbero continuare a lavorare sulla stessa lunghezza d'onda dimostrata sulla vicenda della Zona Franca a Lamezia".

Amendola soddisfatto per Lamezia. "L'inserimento di Lamezia Terme nell'elenco delle zone franche urbane, che il Dipartimento Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico ha predisposto, è una notizia positiva". Lo afferma in una nota il consigliere regionale del Pd, Franco Amendola. "Non si possono nascondere - aggiunge - i reali benefici che la città vedrà riconosciuti per cinque anni grazie all'esenzione di molti tributi locali ed all'esonero del versamento dei contributi previdenziali per i nuovi occupati. E' un primo risultato che si raggiunge e che parte da molto lontano. Dalla volontà del precedente governo di centrosinistra di sostenere la creazione di nuova imprenditorialità nel meridione, dalle proposte di legge presentate in parlamento a firma del sottoscritto nel mese di marzo 2007 e dall'on. D'Ippolito - in seguito accorpate per la discussione -, dalla volontà chiara della Regione Calabria di istituire almeno cinque Zfu nella nostra regione". "Il percorso - prosegue Amendola - non è stato facile perché in corso d'opera l'attuale governo ha deciso di ampliare le aree del Paese che potevano usufruire dei benefici fiscali. Infatti, tra le 22 Zfu proposte ben 9 sono ricadenti in regioni del centro e nord Italia. Una di queste, poi, è localizzata a Ventimiglia in Liguria, cittadina distante pochi chilometri da Imperia che ha dato i natali proprio al Ministro dello Sviluppo Economico, Scajola e, comunque, suo collegio elettorale di elezione. A parte questa strana "coincidenza" il cammino non é ancora concluso. La parola ora passerà al Cipe che dovrà effettuare una decurtazione di almeno quattro città visto che proprio una sua delibera ha stabilito che le Zfu approvate dovranno essere in totale 18 e, in ogni caso, non più di 3 per regione. Aspettiamo di conoscere quali valutazioni farà il Comitato e quali città verranno escluse. L'attenzione, dunque, deve rimanere alta ed in questo senso voglio rivolgere un invito ai parlamentari calabresi affinché seguano con il massimo impegno i prossimi passaggi del provvedimento". "Alla regione Calabria, poi, chiedo - evidenzia - una parola di ulteriore conforto per tranquillizzare la cittadinanza lametina e calabrese. Nei mesi scorsi il presidente Loiero ha sostenuto assieme alla Giunta regionale che la Calabria avrebbe avuto 5 Zfu: due cofinanziate dal governo nazionale e 3 con fondi regionali. A lui, ora, mi rivolgo perché ribadisca questo impegno e dia seguito alla delibera del 4 agosto scorso con la quale sono state individuate le proposte di Zfu di interesse prioritario". "Sarebbe - conclude - un bel segnale di coerenza e di interesse verso quei territori che, proprio grazie agli incentivi fiscali e contributivi previsti, potrebbero fare un significativo salto di qualità in termini di sviluppo economico"

Tassi “Vibo penalizzata”. "Vibo Marina e le marinate sono state escluse dalle 22 zone franche prescelte dal governo". E' quanto afferma, in una nota, Pino Tassi, coordinatore provinciale di Sinistra Democratica secondo dui "questa è l'ennesima dimostrazione della insipienza, subalternità e incapacità della nostra classe politica e amministrativa". "Nella graduatoria - prosegue Tassi - sono entrati i comuni di Crotone, Lamezia Terme e Rossano. A noi non piace la guerra tra poveri ma di certo se un'area doveva avere la priorità questa doveva essere quella di Vibo Marina, Porto Salvo, Bivona. Se non sbaglio quest'area è ancora in piena emergenza ambientale, c'é ancora insediato un commissario di governo per l'alluvione di tre anni fa nella persona del presidente Loiero, sono ancora in carica i sub-commissari, dal sindaco al presidente della provincia passando a quello della Camera di Commercio. La logica e il buon senso avrebbe voluto vedere uno sforzo congiunto del governo nazionale e di quello regionale, dei nostri amministratori, dei nostri parlamentari e consiglieri regionali teso a dare priorità a questo territorio e alla sua rinascita". "Fare delle marinate di Vibo - sostiene il coordinatore di Sinistra Democratica - una zona franca sarebbe stato un segnale positivo di recupero di attenzione e della volontà di voler far rinascere questa area industriale e le sue attività. Invece, ancora una volta, nessuno ci ha calcolato: da Berlusconi a Loiero, da Scajola a Sulla, ognuno ha pensato alle proprie aree di interesse e al vibonese ancora una volta è toccato il ruolo degli esclusi. Il governo nazionale ci esclude dalle 22 zone franche in base ad una graduatoria predisposta dalla giunta regionale il 4 agosto scorso che colloca la nostra area solo al quarto posto (dopo le tre prescelte)". Per Tassi "questa è la considerazione in cui la destra tiene i suoi parlamentari a partire da Bevilacqua e Basile e la giunta regionale di Loiero i consiglieri regionali della nostra provincia a partire da Censore. Il peso politico di alcuni consiglieri regionali è inconsistente, a loro viene lasciata solo la possibilità di fare un poco di demagogia avanzando proposte di legge come quella sull'autonomia delle marinate e di presenziare a qualche inaugurazione con relativo taglio di nastro. Mentre le decisioni importanti vengono prese in altre sedi e da altri soggetti".

 

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