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Verso l'accordo per Sviluppo Italia
Verso l’accordo per Sviluppo Italia Calabria 23 ott 08 "Penso che la vicenda dei 139 dipendenti della sede calabrese di Sviluppo Italia sia avviata a soluzione. E' questione di giorni. E ciò grazie anche all'impegno della Regione". Così afferma il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, lasciando l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, a Roma, dove è stata affrontata l'estenuante vertenza. Conversando con i giornalisti, Loiero aggiunge che "è stato già individuato un percorso che, se tutto va bene, già martedì prossimo dovrebbe portare alla firma di una convenzione tra Regione e Sviluppo Italia che garantirà il lavoro agli interessati". Al tavolo di confronto romano, Loiero era accompagnato dall'assessore al Lavoro Mario Maiolo. Il ministero era rappresentato dal direttore generale Aldo Mancurti, mentre Sviluppo Italia dall'amministratore delegato Domenico Arcuri e dalla dottoressa De Cesare. "In tale sede - secondo quando afferma Loiero - è stata individuata la soluzione per la quale la Regione in questi mesi ha lavorato intensamente. Restano in verità alcuni problemi non secondari da definire in questi giorni ma ritengo che all'appuntamento di martedì, fissato per la firma, si possa arrivare con l'accordo di tutti". Contrariamente a quanto era stato detto in passato, i dipendenti calabresi di Sviluppo Italia saranno impiegati in due call center. Per trenta-quaranta dipendenti collocati nel primo, ancora da localizzare, per i primi tre anni lo Stato trasferirà le risorse del prestito d'onore in Calabria. I rimanenti, un centinaio, saranno collocati in un call center a carico di Sviluppo Italia e saranno pagati dallo Stato. Bianchi “Scongiurare liquidazione”. "Ho presentato un' interrogazione parlamentare al Ministro dell'Economia e delle Finanze e al Ministro per lo sviluppo economico perché sia scongiurata la messa in liquidazione dei lavoratori di Sviluppo Italia Calabria". Ad affermarlo è la senatrice del PD Dorina Bianchi. "Nell'interrogazione - afferma Bianchi - ho chiesto che il Governo preveda, con apposita direttiva, la liquidazione di tutte le società regionali ancora esistenti, e le cui strutture societarie comportano indubbiamente sprechi e duplicazioni di decisioni e poteri, per procedere alla trasformazione delle stesse in uffici locali sul territorio dell'Agenzia nazionale che potrà così meglio adempiere ai propri compiti, con tutto il personale già presente ed operante sul territorio ed eventualmente formato per il conseguimento delle nuove 'mission' dell'Agenzia nazionale". "In tale modo - onclude la senatrice Bianchi - non saranno ridimensionate le forme di intervento pubblico nell'economia, in particolare nelle Regioni del Sud, e non si dovrà così rinunciare ad una fondamentale presenza diretta a sostegno delle politiche di sviluppo di aree particolarmente svantaggiate"
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