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Sorelline tornate in Italia, padre e zio sotto inchiesta

 

Sono tornate in Italia le sorelline di Lamezia nascoste per 10 giorni. Padre e zio confessano, ora sono sotto inchiesta

18 ott 08 Le sorelline sono a casa. Stanche, ma apparentemente tranquille, Sophie e Valerie hanno atteso all'aeroporto di Linate l'aereo che le porterà a casa, a Lamezia Terme (Catanzaro). La loro avventura, frutto amaro del conflitto tra i genitori separati, quella scomparsa che era stata fatta passare per una fuga volontaria mentre era una reclusione, si è finalmente conclusa. Per dieci giorni la loro madre, Katia Navigante, 37 anni, è vissuta nell'angoscia per la loro scomparsa, avvenuta a Reims in Francia dove le due ragazzine, di 11 e 13 anni, vivevano col papà e con la sua attuale compagna. L'uomo, Renaldo Gualtieri, 36 anni, operaio, aveva denunciato la loro scomparsa raccontando che se ne erano andate di casa lasciando un biglietto molto esplicito: "Piuttosto morire" che tornare dalla mamma a Lamezia. Così infatti aveva stabilito il giorno prima una sentenza della Corte d'appello di Reims, assegnando le ragazzine alla madre, che vive in Calabria con la primogenita, Brigitte di 16 anni. Dieci giorni d'angoscia, poi il ritrovamento delle ragazzine e la scoperta che era stata tutta una finta. Non ordita da loro, ma dal padre e dallo zio quarantunenne, che hanno confessato. Fermati e poi rilasciati, sono accusati di sottrazione di minore, e rischiano tre anni di carcere. Più grave la posizione di uno o due amici complici, per aver 'ospitato' e tenuto nascoste le due adolescenti nei giorni della scomparsa, e che rischierebbero cinque anni. Ora la paura per Katia Navigante è passata. Può tenere abbracciate a lei le sue due bambine, bionde come lei, che si girano di spalle per sottrarsi alle telecamere e ai fotografi nel piazzale dell'aeroporto, da dove sono in procinto di partire per Lamezia Terme. "E' stata una battaglia dura - dice la madre - ma l'abbiamo vinta e ora loro sono tranquille". Vi hanno maltrattate? La più grande fa cenno di no. L'avvocato della madre, Gianfranco Barbieri, non vuole entrare nel merito di quanto accaduto in quei giorni angosciosi. "C'é un procedimento a carico di tre persone aperto dal procuratore francese - si limita a dire -, l'importante è che loro siano tranquille e possano tornare con l'altra sorella". Il legale spiega che al padre, in Francia, è stato fatto divieto di vedere le sue figlie, dopo quanto accaduto. "Subito dopo che la polizia francese le ha trovate - aggiunge Barbieri - sono state portate in una struttura in cui sono state a colloquio con psicologi o psichiatri per verificare se avessero subito traumi. Per fortuna, invece, è andato tutto bene".

Partite dalla Francia assieme alla madre. Le due sorelle di 11 e 13 anni - riapparse giovedì scorso dopo una fuga di una decina di giorni organizzata dal padre e da parenti - sono tornate in l' Italia, a Lamezia, con la madre. Lo ha riferito il procuratore della repubblica della città francese. "Le due ragazze erano completamente d'accordo per ripartire con la madre", ha aggiunto il magistrato. Il padre e altri parenti sono indagati ora dalla magistratura per aver organizzato la fuga delle due adolescenti, dopo la decisione della corte d' appello di Reims che le aveva affidate alla madre. Le due sorelle,Valerie e Sophie, nate in Italia, sono state al centro di una contesa giudiziaria fra padre e madre, ora divorziati.

Padre e zio confessano. Dovranno comparire nei prossimi giorni davanti al giudice il padre, lo zio e due amici di famiglia delle due sorelle adolescenti ricomparse ieri a Reims dopo 10 giorni di misteriosa assenza. I quattro uomini, da ieri in stato di fermo, sono sospettati di aver organizzato la fuga ed aver nascosto per 10 giorni le due sorelle, di 11 e 13 anni, Valerie e Sophie, facendo credere che non volevano tornare dalla madre in Italia. Il giudice ha messo così padre e zio sotto inchiesta per sottrazione di minore e lasciati in libertà: lo ha reso noto la procura locale precisando che i due hanno confessato. Stessa sorte è toccata a due amici del padre, anche loro presentati al giudice per aver tenuto nascoste le ragazze in casa loro, secondo Madeleino Simoncello, procuratore della Repubblica di Reims. "Hanno ammesso di aver organizzato la fuga - ha detto la magistrata - e la scomparsa delle due sorelle, con due amici che si sono dati il cambio per ospitarle durante questo periodo". Renaldo Gualtieri, 36 anni, italo-francese, il padre delle ragazze, e lo zio di 41 anni, non possono avere contatti con le due adolescenti, che oggi hanno riabbracciato la madre, Katia Navigante, giunta dalla Calabria. I due uomini rischiano tre anni di carcere, i due amici - di 40 e 48 anni - fino a cinque anni. I genitori delle due ragazze, l'italo-francese Renaldo Gualtieri, 36 anni, e Katia Navigante, 37 anni, che vive a Lamezia, in Calabria, sono in attesa di divorzio e si contendono l'affidamento delle ragazze. Così la signora Navigante, giunta appositamente dalla Calabria, ha riabbracciato le figlie, che stanno bene e sono rimaste in ospedale per i necessari controlli: "le ho viste nella loro stanza - ha detto la madre dopo l'incontro - era importante per me. Abbiamo parlato un'oretta. E' andata bene. Abbiamo pianto tutte e tre".

 

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