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Cortei e occupazioni contro la Gelmini

Riforma Gelmini: Cortei e occupazioni. A Cosenza danneggiato il Fermi, cassonetti rovesciati

23 ott 08 Danneggiati i vetri delle finestre di un istituto scolastico e due autovetture parcheggiate a Cosenza, nel corso di una manifestazione promossa dagli studenti degli istituti superiori cittadini contro la riforma Gelmini. A provocare i danneggiamenti, stamani, sarebbero stati i lanci di pietre e di bottiglie vuote da parte di qualcuno dei manifestanti. Ad un'autovettura è stato danneggiato il parabrezza, mentre ad un'altra vettura è stato divelto lo specchietto retrovisore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Cosenza. La protesta degli studenti delle scuole medie superiori di Cosenza contro la riforma Gelmini è andata avanti per tutta la mattinata. Gli studenti, scandendo slogan contro il ministro della Pubblica istruzione, hanno rovesciato alcuni cassonetti dei rifiuti e occupato la carreggiata stradale impedendo il passaggio di auto e bus, con disagi e rallentamenti al traffico. I cori contro i provvedimenti del Governo si sono accentuati lungo il percorso della protesta, quando il corteo è giunto nelle vicinanze di alcuni istituti scolastici.

La situazione in Calabria. Autogestioni e cortei si moltiplicano anche in tutta la Calabria per protestare contro la riforma Gelmini. In autogestione, a Catanzaro, l'istituto Industriale, l'istituto professionale di Stato, lo scientifico Siciliani dove ieri si è discusso della riforma ed è stato proiettato il film "Come te nessuno mai" di Gabriele Muccino. Domani corteo di tutti gli studenti degli istituti del capoluogo. Allo scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria stamani, in 500, non sono entrati in aula per dare vita prima ad un'assemblea spontanea e poi ad un corteo che si è spinto fino all'arena Franco, dove la discussione è proseguita, e quindi al lungomare Falcomatà. In varie scuole della città sono stati avviati dibattiti e assemblee. Allo scientifico Volta si sta lavorando alla preparazione della manifestazione nazionale del 30 ottobre. A Cosenza autogestione al liceo scientifico Scorza; stessa cosa allo scientifico Pitagora di Rende dove sono stati avviati gruppi di lavoro. Assemblea all'Università della Calabria. Occupati a Lamezia Terme il liceo classico Fiorentino e l'istituto tecnico commerciale "De Fazio"

Cortei e manifestazioni in tutta Italia. Aumentano le proteste nel mondo della scuola contro la riforma Gelmini e i tagli alla ricerca. Cortei, assemblee, lezioni per la strada, occupazioni, stanno proliferando in ogni angolo dell'Italia. A Roma sono stati occupati alcuni licei come gli storici Tasso e Virgilio o il periferico Malpighi. Hanno scelto, invece, lo "sciopero creativo" gli studenti del liceo romano Russell facendo suonare la banda di istituto. Gli studenti hanno inoltre occupato la facoltà di Scienza dell'Unibersità Roma Tre. Nottata tranquilla invece per i 150 studenti che, per la seconda volta consecutiva, hanno dormito all'interno degli edifici della facoltà di Fisica de La Sapienza, tutti occupati, ed in alcune aule di Lettere, Scienze Politiche e Chimica. A Milano,i cancelli della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano sono stati bloccati dagli studenti per un'ora, impedendo così l' ingresso a chi voleva frequentare i corsi. La mobilitazione continua anche in altre facoltà, atenei e scuole milanesi. Diverse centinaia di studenti di scuole superiori di Torino stanno sfilando in corteo nel centro storico della città. Unica voce contraria quella del Fuan, che in segno di provocazione ha messo all'asta su ebay l'ermellino del Rettore. Prosegue l'occupazione di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche. Assemblee sono in programma a Bologna nelle facoltà di Giurisprudenza, Lettere, Lingue e Scienze, e lezioni in piazza Puntoni con alcuni docenti di Scienze. Alle 18:30 partenza da piazza S. Francesco di una fiaccolata di liceali e universitari. Gli studenti dell'Università degli studi della Basilicata si sono riuniti in assemblea nell'aula magna del Campus di Macchia Romana, a Potenza, per discutere sulle iniziative da organizzare nelle prossime ore. Anche a Napoli molte iniziative. Stamattina, dopo la prima notte di occupazione di palazzo Giusso, sede dell'università l'Orientale, studenti e ricercatori si sono riuniti per decidere le azioni di protesta. Gli studenti della facoltà di Ingegneria dell'università di Palermo stamattina, infine, fanno lezione in piazza Castelnuovo, davanti al teatro Politeama. I colleghi di Lettere continuano la sospensione dell'attività didattica. Un provvedimento, quest'ultimo, che ha portato la componente di destra, "Azione universitaria", ad annunciare il ricorso alla magistratura per interruzione di pubblico servizio.

Al Siciliani di Catanzaro, autogestione. Cortei in città. Al Liceo Scientifico "Luigi Siciliani" di Catanzaro prosegue, dal 21 Ottobre, l'autogestione. "Noi studenti - è detto in un comunicato - vogliamo puntualizzare che non ci uniamo a tale movimento per perdere ore di lezione bensì perché sentiamo veramente il bisogno di protestare contro la Riforma Gelmini e qualsiasi provocazione politica tanto che siamo attivi in diverse campagne di sensibilizzazione affinché tutti si rendano conto di ciò che, se stiamo fermi a guardare, accadrà nella nostra nazione. Mandiamo, inoltre, un invito a tutte le scuole, non solo calabresi ma dell'intera nazione, ad unirsi a noi facendo sentire la loro voce". Disagi pesanti al traffico veicolare nel quartiere Lido di Catanzaro invece si sono registrati per una manifestazione degli studenti delle scuole superiori che hanno protestato contro la riforma Gelmini. I giovani del Liceo scientifico, dell'Istituto commerciale e del Liceo socio-pedagogico e linguistico, innalzando striscioni e urlando slogan, hanno attraversato l'arteria principale del quartiere che coincide con la statale 106, creando difficoltà al traffico. Domani a Catanzaro è in programma un corteo contro la riforma della scuola approvata dal Governo.

A San Marco Argentano arrivano i CC. Gli studenti degli istituti superiori di Fagnano Castello, San Marco Argentano e Roggiano, nel cosentino, hanno sospeso lo stato di agitazione in atto da due giorni dopo una visita nei plessi di carabinieri e polizia. I rappresentanti delle forze dell'ordine, secondo quanto si é appreso, hanno spiegato agli studenti in stato di agitazione che le manifestazioni in atto sono configurabili come un reato penalmente perseguibile in quanto presuppongono il reato di interruzione di pubblico servizio. Gli studenti hanno posto fine all'agitazione riservandosi di intraprendere altre forme di protesta. Tutti gli striscioni che erano stati apposti all'entrata degli istituti sono stati rimossi.

Assemblee all’Unical. Assemblee e incontri si susseguono all'Università della Calabria in preparazione dell'assemblea plenaria d'ateneo convocata per discutere delle iniziative di protesta contro la riforma Gelmini, che si terrà martedì 28 ottobre. Le prime tre assemblee previste si sono svolte nelle Facoltà di Scienze matematiche, Fisiche e Naturali, di Scienze Politiche e di Economia. Oggi attesa per le decisioni degli studenti della facoltà di Ingegneria dove, nei giorni scorsi, i docenti hanno approvato una mozione con la quale è stata decisa lo stato di assemblea permanente. Ultima assemblea prevista è quella di Farmacia. Tutte le decisioni prese saranno poi discusse nell'assemblea plenaria del 28 ottobre.

Gli universitari proseguono la protesta “Il Premier non ci fa paura”. Le parole di Berlusconi non fermano le proteste degli universitari: "la mobilitazione continua, anzi aumenta", dice l'Udu (Unione degli universitari). "Non ci sentiamo minimamente intimoriti dalle parole di Silvio Berlusconi di ieri - precisa - perché non si tratta di una mobilitazione soltanto degli studenti. Questa contrarietà é ormai, oltre che dell'intero mondo accademico, anche propria della società civile che si sta rendendo conto che la L. 133 mina lo sviluppo del Paese oltre al diritto allo studio". Ecco alcune delle iniziative in programma per oggi. A l'Aquila è previsto un sit-in, alle 18, sotto la Prefettura; a Perugia è stata convocata un'Assemblea a lettere dove si terrà un Consiglio di Facoltà aperto a tutti gli studenti di Lettere. Ad Urbino nell'Aula Magna di Economia i sindacati hanno indetto un'assemblea per le 11.00 che vedrà la partecipazione anche dell'associazione studentesca Agorà. A Lecce ci sarà il blocco della didattica nella Facoltà di Scienze Politiche ottenuto dal Coordinamento per l'Università Pubblica. Blocco della didattica anche a Cagliari, da domani, nella facoltà di lettere, con un'autogestione che durerà fino al 30 Ottobre. A Bari sono previste Assemblee per gli studenti di Scienze Matematiche, Biotecnologia e Farmacia e per quelli della Facoltà di Lingue. Una fiaccolata è in programma stasera a Siena mentre a Pisa nel pomeriggio si terrà una manifestazione.

Bianchi (PD) “In Calabria 34 comuni senza scuole”. "In Calabria, a causa della riforma del ministro Gelmini, 34 Comuni resteranno senza scuole, in aree che già sopportano a stento il rischio di estinzione". E' quanto sostiene, in una nota, la senatrice del Pd Dorina Bianchi. "La riforma - dice ancora Dorina Bianchi - proprio in Calabria mette a repentaglio la qualita0 degli studi dei giovani studenti che vivono nei piccoli centri, costretti a spostarsi per poter avere assicurato uno dei diritti fondamentali che lo Stato riconosce, il diritto allo studio. Le famiglie, inoltre, dovranno accollarsi le gravose spese relative agli spostamenti dei loro bambini, costretti a frequentare scuole distanti dai loro centri, il tutto in un quadro di azioni governative che di certo non aiutano lo sviluppo regionale. Senza dimenticare i precari della scuola, che vedranno svanire in una bolla di sapone il loro diritto alla stabilizzazione e il loro futuro di insegnanti". Secondo la senatrice del Pd, inoltre, "la reintroduzione del maestro unico per le scuole elementari è una scelta anacronistica, che riporta non solo il Sud, ma l'intero sistema Paese ad una concezione superata della scuola, distante anni luce dai passi necessari da compiere verso una modernizzazione dell'istruzione". Dorina Bianchi fa poi riferimento alla dispersione scolastica sostenendo che "é uno dei maggiori problemi che l'Italia deve affrontare e di certo la riforma voluta dal Ministro all'istruzione, Maria Stella Gelmini, non va incontro al gap che l'intero Paese deve colmare rispetto agli altri Paesi europei. Il problema poi è maggiormente avvertito nel Mezzogiorno dove un background familiare meno agiato aumenta le probabilità che i ragazzi del Sud non terminino l'iter scolastico, fondamentale al loro futuro di cittadini. Il tempo lungo, che la riforma vuole abolire, ha svolto poi negli ultimi anni un ruolo fondamentale, aiutando non solo in termini pratici le famiglie, ma anche riducendo l'abbandono degli studi, garantendo un'assistenza educativa per lo studio e favorendo il processo di socializzazione e di allargamento degli orizzonti culturali".

Scarpelli “Gravi le minacce di Berlusconi”: "Sono gravi e preoccupanti le minacce del Presidente del Consiglio di inviare la polizia per impedire le pacifiche occupazioni di scuole ed università che stanno attraversando la penisola". A sostenerlo è Pino Scarpelli, segretario regionale ddi Rifondazione comunista. "Un Governo che minaccia di usare le forme repressive per bloccare la libera e democratica espressione di voci di critica, persino all'interno dei centri di formazione ed istruzione - aggiunge - ci impone lo sviluppo di una opposizione sempre più forte ed efficace". "Rifondazione comunista e la sinistra d'alternativa tutta - afferma Scarpelli - sono al fianco di lavoratori e studenti nelle loro manifestazioni contro una legge che attacca i diritti e mina l'uguaglianza delle opportunità formative. Quando la demagogia assume il volto dell'autoritarismo, provando a far girare indietro le lancette della storia di almeno mezzo secolo, non è l'ora di tergiversare, ma di reagire insieme a quella parte della società che non vuole adeguarsi all'esistente e ritiene ineludibile l'inizio di un percorso di contrasto serrato nei confronti del Governo. A partire dalla difesa della democrazia, i cui spazi sono sempre più ridotti e minacciati, e dalla difesa delle condizioni di vita e di lavoro delle classi popolari erose dal carovita". "Per questo - prosegue - Rifondazione comunista sarà in piazza nella mattinata di domenica in molti territori della nostra regione, così come in tutta Italia, per raccogliere le firme e costruire la mobilitazione contro il lodo Alfano e per la difesa del potere d'acquisto dei lavoratori. Il lodo Alfano rappresenta la più spudorata operazione a tutela dei privilegi orchestrata dal Governo Berlusconi, laddove si cancella persino l'idea di una giustizia uguale per tutti, affermando per via legislativa l'impunibilità delle cariche istituzionali dello Stato. Che diventano così diseguali e privilegiati per legge. Sul versante sociale crediamo sia indispensabile riprendere la lotta all'erosione di salari, stipendi e pensioni provocata da un'inflazione non controllata e dalla speculazione sui generi di prima necessità. Battaglia che è sempre stata nell'azione politica di Rifondazione, dalla campagna 'prezzi in euro, stipendi in lire' che tanta attenzione e simpatie aveva raccolto. Vogliamo contribuire a sviluppare una consistente mobilitazione per il blocco delle tariffe dei servizi e per la fine dei rincari dei prezzi, anche attraverso un monitoraggio reale dei prezzi alla vendita. Profitti e rendite continuano ad aumentare, stipendi e pensioni a perdere potere d'acquisto: valga per tutti l'esempio del prezzo della benzina, che per i consumatori rimane invariato nonostante il crollo del costo del greggio a barile". "All'alibi del Presidente del Consiglio, che accusa i suoi oppositori di bugie e di non portare proposte - conclude Scarpelli - ribadiamo il carattere propositivo e progettuale di tutte le nostre posizioni. La verità è molto meno labirintica di come la si vuole presentare: la tutela degli interessi dei potentati economici e finanziari confligge con i bisogni ed i diritti della gran parte della società. E' a questa che ci rivolgiamo, è con questa che vogliamo essere in sintonia per riprendere il percorso, complesso ma sempre più necessario, della ricerca del cambiamento".

 

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