HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Sanità calabrese malata

 

Sanità calabrese malata, i genitori delle sedicenni morte “No agli scaricabarile”. I genitori di Flavio continuano la protesta incatenati

30 ott 08 I genitori di Federica Monteleone ed Eva Ruscio, le due sedicenni morte nell'ospedale di Vibo Valentia per presunti casi di malasanità, dicono no "allo scaricabarile tra medici e politici". "Ci sorge spontaneo chiederci - aggiungono - se tra le due categorie ci siano davvero tanti contrasti o, come più palesemente appare, sono un tutt'uno. Ad alzare la voce contro le istituzioni, la Regione e la politica in genere, sono anche quei camici bianchi che alle scorse elezioni erano impegnati in prima linea ad accaparrarsi voti per questo o per quel parente o amico se non addirittura per se stessi o i propri figli. Oggi queste stesse persone, forse nel tentativo di distogliere l'attenzione da una realtà a loro scomoda che, ce ne vantiamo, grazie alla nostra determinazione, è stata resa nota a tutti, con la stessa spregiudicatezza attaccano la politica e la Regione Calabria, cercando di allontanare il baricentro della questione e scaricandolo ad altri. Ricordiamo a queste persone che i 'singoli episodi' di cui parlano sono costati la vita alle nostre figlie, per banali patologie e in meno di undici mesi, e le responsabilità non sono solo strutturali nel caso di Federica ed esclusivamente mediche nel caso di Eva". "Se tutto questo vi sembra statisticamente irrilevante - affermano ancora i genitori di Federica Monteleone ed Eva Ruscio - allora vi consigliamo di appendere il bisturi al chiodo, attrezzarvi di mitra e mettere alla fucilazione qualunque paziente si presenti presso il presidio ospedaliero. Forse così facendo riuscirete, secondo i vostri range, ad avere una statistica degna di nota". "Inoltre - sostengono ancora - non è un tentativo di giustificare nessuno, anche perché quando c'é stato da bacchettare qualcuno per giusta causa, non ci siamo fermati mai davanti a nomi o a cariche, quindi vorremmo ricordare che quella struttura pericolante, a frequentarla giornalmente, erano i dipendenti e non certo il presidente Loiero o l'assessore Spaziante. Gli stessi hanno accettato di lavorare in luoghi in cui cavi elettrici penzolano sui muri che grondano acqua e non ci pare che all'Azienda sanitaria ci sia carenza di personale per la manutenzione. Si parla poi di problematiche ataviche: allora perché si scaldano solo ora, dopo che Federica ed Eva ci hanno rimesso la vita, e noi, siamo diventati fin troppo scomodi, come dimostra il comunicato con in calce la firma di 56 medici? Allora perché cercare di addossare tutte le responsabilità agli ultimi arrivati?". "Noi vorremmo solo portare a conoscenza di queste persone che la Regione Calabria, al contrario di tutti loro che sin dal primo istante ci hanno considerati la loro controparte e nessuno, diciamo nessuno - aggiungono i genitori delle due sedicenni - ha avuto la sensibilità quanto meno di dire 'ci dispiace'; anzi tutti hanno fatto quadrato intorno ai loro colleghi, se non altro, umanamente ci è stata vicina e a prova di tutto questo è la loro costituzione di parte civile al processo di Federica, mantenendo la parola data il 26 gennaio del 2007 dal presidente Loiero e dall'ex assessore Doris Lo Moro e abbracciata dall'attuale assessore Spaziante. Inoltre, al presidente Loiero ed all'assessore Spaziante va tutta la nostra vicinanza relativamente alle minacce ricevute nei giorni scorsi. Stessa vicinanza va ai coniugi Scutellà ai quali diciamo che uniti dello stesso dolore e della stessa lotta siamo pronti ad abbracciare la loro causa".

I genitori di Flavio continuano la protesta. Sono ancora incatenati davanti la Prefettura di Reggio Calabria i genitori di Flavio Scutellà, il ragazzo di 12 anni morto un anno fa a Scido per un presunto ritardo nei soccorsi dopo una caduta da una giostra. Alfonso e Maria Scutellà, che hanno cominciato la loro protesta ieri, hanno riferito che non cesseranno la loro iniziativa fino a quando non avranno "risposte chiare e precise da parte delle istituzioni" in merito alle responsabilità connesse alla morte del figlio. "La giustizia si sta muovendo - hanno aggiunto - ma deve attivarsi anche l'amministrazione pubblica per individuare chi ha sbagliato nella vicenda di nostro figlio". Secondo i genitori di Flavio Scutellà, "nei casi più gravi di responsabilità, deve scattare l'allontanamento o la sospensione dei medici nei confronti dei quali dovessero emergere responsabilità". Così i genitori del piccolo Flavio hanno convocato una conferenza stampa per domani a Reggio Calabria L'iniziativa "é stata organizzata - è detto in un comunicato - per sollecitare urgenti interventi sulla sanità e per rendere giustizia alle vittime della malasanità". Alla conferenza stampa, che avrà luogo alle 16,30 di fronte la Prefettura di Reggio Calabria, parteciperanno anche il presidente del Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza, Demetrio Costantino, ed il sindaco di Scido, Agostino Mileto.

Corbelli: “Sosteniamo la battaglia dei genitori di Flavio”. "Non lasciamo soli i genitori di Flavio Scutellà. Sosteniamo la loro battaglia di verità e giustizia sulla assurda morte del loro giovanissimo figlio". E' l'appello del leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore della proposta di legge per l'istituzione del Garante della Salute. "Sono molto colpito - aggiunge - dalla dignitosa e coraggiosa protesta dei genitori di Flavio Scutellà che giustamente chiedono giustizia per la morte del loro figlioletto. Uno Stato di diritto ha il dovere di dare delle risposte a questi genitori, che per colpa della malasanità hanno perso il loro bambino. Le stesse risposte devono essere date a tutti i familiari delle vittime degli altri casi di malasanità. Uno dei compiti più importanti del Garante della Salute, che tra breve, dopo la lunga battaglia di Diritti Civili, sarà eletto dal Consiglio regionale, è quello di sostenere le battaglie di verità e giustizia sui casi di malasanità". "Ai coniugi Scutellà, così duramente colpiti - prosegue Corbelli - nei loro affetti familiari più cari, esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza, assicuro l'impegno del nostro Movimento a combattere con loro questa sacrosanta battaglia, ma li supplico di sospendere la protesta, se non lo hanno ancora fatto.Chiedo alle autorità preposte che si proceda con l'indagine con assoluta celerità e chi ha sbagliato paghi. Come é giusto e doveroso in un Paese civile, nel rispetto della legge e del giovanissimo Flavio".

Calabria Oltre “Non sono i medici i veri responsabili”. "Non sono i medici di Vibo Valentia i veri responsabili. Siamo sicuri che la magistratura farà piena luce sulle responsabilità di quanti, a vario titolo, hanno concorso al degrado dell'ospedale di Vibo". E' quanto sostiene l'associazione culturale Calabria Oltre in una nota a firma del presidente, Vincenzo Mazzei. "Riteniamo assolutamente ingiusto - si afferma ancora nella nota - scaricare sui medici ed in particolare sui primari, le responsabilità, per le gravi carenze, che il commissario straordinario nominato dalla Giunta Regionale ha dichiarato di poter eliminare entro un mese. C'é allora da chiedersi come mai, nonostante le continue e pressanti richieste e sollecitazioni degli stessi operatori sanitari, che tutti abbiamo avuto modo di ascoltare, nessuno, a partire dal competente assessorato regionale, sia mai intervenuto con decisione per normalizzare la situazione e rendere l'ospedale a norma di legge". "Oggi, dinnanzi all'energica azione della magistratura, in assenza della quale la situazione sarebbe rimasta tale e quale - sostiene ancora Calabria Oltre - la politica tace ammettendo implicitamente le proprie colpe e ad essere esposti sono solo i medici. Si è determinata una situazione al limite del paradosso, dove a pagare un prezzo elevato non sono quanti hanno mal gestito finora la sanità, ma proprio coloro che, con enormi disagi e commettendo forse anche degli errori, hanno comunque assicurato ai cittadini vibonesi l'erogazione delle prestazioni ospedaliere". "I medici, alcuni dei quali dovranno rispondere alla magistratura degli eventuali reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni - conclude la nota - non possono essere lasciati soli in questa difficile situazione. A loro va il sostegno e la solidarietà del nostro movimento, unitamente all'invito a continuare con maggiore impegno e passione a svolgere la loro insostituibile opera al servizio della collettività vibonese".

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti