Dir.resp. Pippo Gatto

 

Tentarono di rapinare coppia di sposini di Cerchiara dopo matrimonio: tre arresti dei CC

08 ott 08 C'é anche un invitato alle nozze tra le tre persone arrestate stamani dai carabinieri con l'accusa di avere compiuto una tentata rapina ad una giovane coppia sposata da poche ore. Nell'occasione la donna rimase ferita lievemente ad una mano da un colpo di fucile. I carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno arrestato Francesco Grisolia, di 37 anni, muratore, Leonardo Adduci (36), postino e Giuseppe Salvatore Lauria (20) operaio. Secondo l'accusa, i tre fecero irruzione nella casa della coppia poche ore dopo la cerimonia per rapinare il denaro dato in regalo, ma lo sposo reagì ingaggiando una colluttazione con un rapinatore nel corso della quale fu sparato un colpo di fucile che ferì lievemente alla mano la moglie. A sparare il colpo, secondo l'accusa, fu Grisolia, mentre Adduci era stato inviato al matrimonio. Tra l'altro, un suo figlio era stato battezzato dalla sposa. Grisolia è stato arrestato a Tavullia, in provincia di Pesaro, dove stava eseguendo dei lavori per conto della ditta edile presso cui è assunto.

La sposa fu ferita ad una mano. L'operazione dei militari della Compagnia di Castrovillari e' scattata all'alba per l'esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip. Le accuse, a vario titolo, sono tentata rapina aggravata, detenzione di arma clandestina, porto abusivo di pistola, detenzione illegale di munizioni e lesioni personali. All'alba del 24 agosto scorso, tre persone, con volto coperto da passamontagna ed armati di un fucile e due pistole, si erano introdotte nell'abitazione della coppia che da poco aveva terminato i festeggiamenti delle nozze, a Cerchiara di Calabria per rapinare i regali in denaro. Uno dei rapinatori, sorpreso dal proprietario di casa, aveva ingaggiato con lo stesso una colluttazione nel corso della quale partirono due colpi di fucile che ferirono la sposa ad una mano. L'obiettivo dei rapinatori erano i regali in denaro per un valore di 25 mila euro, custoditi in cassaforte. Gli arresti sono stati eseguiti in Calabria e nelle Marche.