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Operazione clan Piromalli, sindaci respingono accuse

 

Arresti clan Piromalli: i sindaci arrestati respingono tutte le accuse

15 ott 08 Si sono detti estranei alle accuse contestate i sindaci di Gioia Tauro e Rosarno, Giorgio Dal Torrione e Carlo Martelli, arrestati lunedi' con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, nel corso dell'interrogatorio cui sono stati sottoposti dal gip di Reggio Calabria, Kate Tassone. In particolare, Dal Torrione, secondo quanto riferito dai suoi difensori, Renato Vigna e Domenico Alvaro, "ha risposto a tutte le contestazioni con una formula assolutamente esaustiva. Dal Torrione ha precisato, tra l'altro, che non risulta alcun incontro tra lui ed i due Gioacchino Piromalli, zio e nipote. In ogni caso Gioacchino Piromalli si era offerto di estinguere il debito con il Comune di Gioia Tauro mediante un 'facere' che avrebbe potuto consistere in una qualunque attività e non necessariamente in quella di avvocato". Carlo Martelli, secondo i suoi difensori, Titta Madia e Domenico Malvaso, "ha chiarito in ogni aspetto le contestazioni che gli vengono mosse, sottolineando la propria estranietà e la massima buona fede del suo operato sempre e solo nell'interesse del Comune di Rosarno".

Dimesso il Sindaco di Rosarno. Si è dimesso il sindaco di Rosarno, Carlo Martelli, arrestato lunedì scorso con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Martelli ha motivato la decisione dicendo di "non avere più la serenità" per continuare il suo mandato, "pur restando convinto della sua estrenità ai fatti contestati".

AN sospende Schiavone dal partito. ''Sperando che possa dimostrare la propria estraneità ai fatti che gli sono imputati, la direzione nazionale di An, sentito il reggente Ignazio La Russa, ha disposto la sospensione a tempo indeterminato dal partito e il deferimento alla Commissione centrale di Garanzia e dei Probiviri per Rosario Schiavone, in merito ai fatti della Piana di Gioia Tauro". E' quanto si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa di An.

Commodari (Prc) “Conferma di rapporti trasversali”. ''L'inchiesta della magistratura che ha portato agli arresti del sindaco Udc e del vicesindaco di Gioia Tauro e del sindaco di Rosarno, dimostra la giustezza delle nostre analisi politiche sui rapporti stretti tra la politica, la 'ndrangheta, pezzi delle istituzioni dello Stato, una parte rilevante di amministratori locali e l' impresa". A sostenerlo è Pino Commodari, del comitato politico nazionale del Prc. "L'inchiesta - prosegue Commodari - evidenzia la trasversalità della politica. Basta leggere con attenzione la composizione della Giunta del comune di Gioia Tauro, sciolto per condizionamento mafioso, ma anche la capacità, senza con questo voler ingenerare alcun clima di sospetto, di intrattenere rapporti con uomini politici di schieramenti 'opposti'. Vi è poi da sottolineare che la relazione della Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Francesco Forgione, ottiene sistematiche conferme dalle inchieste della magistratura". "Resta senza alcuna risposta però - conclude Commodari - l'interrogativo, sollevato nella relazione della Commissione antimafia, circa il comportamento, quantomeno sconcertante, del Tribunale di sorveglianza".

Fiamma Reggio “Una preoccupante commistione”. ''La commistione tra mafia e politica diventa giorno per giorno sempre più insopportabile e preoccupante". E' quanto afferma, in una nota, il commissario provinciale della Fiamma Tricolore di Reggio, Giuseppe Minnella. Minnella, nella nota, esprime "la propria soddisfazione e un accorato ringraziamento all'operato delle Forze dell'Ordine della nostra provincia che hanno, in soli due giorni, messo a segno colpi durissimi contro la criminalità organizzata che da sempre attanaglia il nostro territorio. Dubitiamo infatti che la questione sollevata dagli inquirenti riguardi solo i comuni interessati dalle operazioni di ieri: quanto accaduto deve servire da monito anche ai cittadini elettori affinché si rendano conto a quali signori demandano i loro destini quando si recano a votare". "Le forze di destra, alle quali la Fiamma Tricolore appartiene - prosegue la nota del commissario provinciale reggino - debbono rifiutare ed emarginare tutti i soggetti politici resisi protagonisti di tali eventi delittuosi piuttosto che rivolgere loro solidarietà del tutto fuoriluogo. A differenza di altri siamo infatti sicuri che la magistratura saprà svolgere in modo egregio, come del resto sempre fa, il proprio lavoro senza bisogno di ulteriori ammiccamenti". "Quando le indagini saranno concluse - prosegue la nota - si potrà esprimere tutta la solidarietà possibile. La nostra va attualmente a tutti gli investigatori e agli agenti grazie ai quali la nostra provincia cerca di redimersi e che svolgono egregiamente il proprio lavoro rischiando, ogni giorno, le proprie vite e famiglie"

 

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