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Lite tra adolescenti, dannegiato campo scout

 

Lite tra adolescenti, danneggiato campo scout a Montalto. La condana del Vescovo e dell'Agesci

03 nov 08 Hanno preso in giro i loro coetanei scout, tra i quali anche alcuni ragazzi down e poi, forse per la risposta di qualcuno di loro, hanno deciso di usare le maniere forti danneggiando il campo. E' questa la prima ricostruzione fatta dai carabinieri del danneggiamento, avvenuto nella notte di sabato, di un campo scout allestito a Montalto Uffugo dai giovani cosentini del gruppo "Cosenza tre" in un ex liceo. Gli investigatori hanno invece escluso l'ipotesi del bullismo. Dalle prime indagini tutto sarebbe nato per gli sfottò tra ragazzi. I carabinieri stanno ora indagando per risalire all'identità degli aggressori che, secondo le testimonianze, sarebbero stati tra dieci e quindici e quasi certamente minorenni, come gli scout. Nessun provvedimento è stato adottato per il momento. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze degli scout e sulla base delle descrizioni fornite stanno cercando di risalire agli autori del danneggiamento che si è tradotto in una tenda bruciata, una divelta dal terreno e due zaini rubati. I carabinieri avrebbero già individuato alcuni degli aggressori, mentre gli altri sono in via di identificazione.

La condanna del Vescovo Nunnari. L'arcivescovo di Cosenza, mons.Salvatore Nunnari, in una nota, esprime vicinanza all'Agesci per l'aggressione compiuta ieri da alcuni giovani contro un gruppo di scout accampato in un liceo a Montalto Uffugo. "Per comprendendo l'età dei ragazzi che hanno commesso il grave gesto - aggiunge mons.Nunnari - non possiamo assolutamente giustificarlo, né farlo passare inosservato. Mi appello fortemente al mondo della scuola, alle parrocchie, alle famiglie perché c'é una emergenza educativa nei confronti delle giovani generazioni. Come Chiesa, per quanto ci compete, dobbiamo fare molto per le giovani generazioni affinché crescano secondo i valori del rispetto dell'altro, chiunque esso sia, della libertà, della solidarietà e dell'accoglienza di chi è meno fortunato di noi". L'arcivescovo, sottolineando "l'alto valore educativo dell'Agesci", invita l'Agesci "a proseguire nel cammino formativo, senza scoraggiarsi. Mi auguro una pacificazione dei cuori ed esorto tutti, istituzioni ed agenzie educative, affinché non accadano più gravi episodi di questo tipo, soprattutto tra giovani della stessa età".

La condanna dell’Agesci. L'Agesci della Calabria, in una nota, esprime "vicinanza al gruppo scout Cosenza 3 per il grave gesto perpetrato nei confronti del gruppo che si trovava in piena attività per un momento educativo e di formazione". Nella nota l'associazione "deplora quanto è accaduto ed esprime la solidarietà a capi e ragazzi incoraggiando l'impegno educativo a favore delle giovani generazioni che non sempre è capito. I capi regionali, Mafalda Cardamone e Luigi Mazzei, hanno evidenziato che la vicenda, in ogni caso, richiede una riflessione sul fronte educativo e pedagogico". "L'Agesci Calabria - prosegue il comunicato - si fa tramite della vicinanza espressa dal capo scout, Eugenio Garavina, e dalla Capo guida, Maria Teresa Spagnoletti, che in questo momento guidano l'Associazione nel suo livello nazionale, che hanno telefonato immediatamente ed hanno espresso solidarietà, affetto, stima e vicinanza e che vogliono essere costantemente informati sugli eventuali sviluppi della vicenda che seguiranno con grande attenzione. La Zona Agesci Cosenza-Tirrenica, attraverso i responsabili Giuseppe Cirò e Pina Campana, interpretando i sentimenti di fraternità e di amicizia dei 18 gruppi che ricadono nel territorio diocesano di competenza, incoraggia i capi, esorta i ragazzi, esprime solidarietà e chiede che sia rafforzato nei confronti dei ragazzi l'impegno educativo affinché la formazione al bene, al rispetto, ai grandi valori cristiani e umani, sia la roccia contro la quale si infrangono il poco rispetto, gli atteggiamenti di branco e di bullismo, ogni forma di violenza e di superficiale aggressività". "Il comitato di Zona - conclude la nota - seguirà con grande attenzione il lavoro di coloro che sono chiamati ad intervenire affinché non accadano più episodi di questo tipo e possa essere sempre garantito il sereno svolgimento delle attività educative degli scout che si esprimono maggiormente all'aperto e a contatto con la natura e il territorio"

 

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