HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Agguato a Palmi, ucciso un uomo, in rianimazione il figlio

Agguato a Palmi, ucciso un uomo, gravissimo il figlio in coma. Il fratello fu ucciso nel 91

19 nov 08 Un uomo, Salvatore Melara, di 38 anni, è stato ucciso a Palmi in un agguato nel quale è rimasto ferito in modo grave anche il figlio sedicenne. L'agguato è stato fatto mentre Melara ed il figlio erano in auto e stavano percorrendo la strada provinciale che collega Palmi e Gioia Tauro. L'ucciso aveva precedenti penali. Melara era alla guida di una piccola auto di quelle che si guidano senza patente ed aveva a fianco il figlio Francesco, che stava accompagnando a scuola a Polistena. Secondo una prima ricostruzione fatta dalla Polizia, che sta svolgendo le indagini, l’auto, mentre era in movimento, è stata affiancata da una vettura con due persone a bordo una delle quali ha sparato con una pistola a tamburo contro Salvatore Melara, che è morto all'istante. Due colpi hanno raggiunto il figlio Francesco, le condizioni del quale sono molto gravi. . Il ragazzo, dopo un primo ricovero nell'ospedale di Gioia Tauro, è stato portato nel reparto di neurochirurgia degli Ospedali riuniti di Reggio Calabria dove è ricoverato in rianimazione. Francesco Melara è stato raggiunto dai colpi di pistola alla nuca ed ha due proiettili ritenuti nel cranio. I sanitari del reparto di neurochirurgia, che lo hanno sottoposto ad una Tac, stanno valutando se ci sono le condizioni per sottoporlo ad intervento chirurgico.

Operato, il ragazzo è in coma. E' in coma ed è stato sottoposto ad intervento chirurgico Francesco Melara, il ragazzo di 16 anni ferito a Palmi nell'agguato in cui è stato ferito il padre. L'intervento sul ragazzo è stato eseguito dall'equipe di neurochirurgia degli Ospedali riuniti di Reggio Calabria ed è servito per curare le lesioni cerebrali provocati dal proiettile che ha raggiunto Francesco Malara alla nuca. Le condizioni del giovane, anche dopo l'intervento, restano molto gravi.

Fratello della vittima ucciso nel 91. Un fratello di Salvatore Melara, ucciso stamattina a Palmi, fu assassinato nel 1991 nella stessa cittadina del Reggino. Giuseppe Melara fu ucciso da persone mai identificate ed il suo cadavere, trovato in avanzato stato di decomposizione, lasciato in un uliveto a Palmi. Un omicidio che sarebbe stato deciso per punire Giuseppe Melara per una serie di furti compiuti a Palmi. Un'attività quella di Melara che avrebbe dato fastidio ad esponenti influenti della criminalità organizzata della Piana di Gioia tauro, che per tale motivo avrebbero deciso di eliminarlo.

Si valuta il movente mafioso. Si sta valutando anche il movente mafioso nelle indagini sull'omicidio di Salvatore Melara, l'uomo ucciso nell'agguato a Palmi in cui è stato ferito in modo grave anche il figlio di 16 anni della vittima. Lo ha riferito la polizia di Stato, che sta approfondendo la personalità ed il giro di frequentazioni di Salvatore Melara. Secondo quanto detto dagli investigatori, Melara sarebbe stato vicino, in particolare, alla cosca Parrello-Condello, contrapposta per anni al gruppo Gallico in una faida che ha fatto decine di vittime.

Per la preside della scuola del figlio “La Calabria è persa”. "Per la Calabria non c'é più speranza, ormai è una regione persa". Lo ha detto la professoressa Pasqualina Zaccheria, preside dell'Istituto professionale per il commercio di Polistena, la scuola frequentata da Francesco Melara, il sedicenne ferito nell'agguato a Polistena in cui è stato ucciso il padre. "Non ne posso più - ha aggiunto la professoressa Zaccheria - di sentire queste cose. E' un fatto terribile che colpisce una vittima innocente che ha avuto la sola colpa di essere accanto al padre". "Il mio augurio - ha aggiunto la preside dell'istituto - è che Francesco possa riprendersi al più presto. Gli siamo tutti vicini nella sua lotta per restare aggrappato alla vita". Francesco Malara frequenta una sede staccata dell'Istituto professionale, che ha complessivamente settecento studenti.
In agosto ferito il figlio della preside. Pasqualina Zaccheria, la preside dell'istituto professionale per il commercio di Polistena frequentato da Francesco Melara, ha vissuto nell'agosto scorso una vicenda dalle modalità simili a quella accaduta stamattina. Il figlio undicenne della preside, che la donna aveva avuto dal marito dal quale si era successivamente separata, fu ferito in un agguato in cui fu ucciso Saverio Arfuso, di 43 anni, convivente dalla professoressa Zaccheria. Il ragazzo si trovava in auto insieme alla madre ed al suo compagno. L'agguato avvenne dopo che Pasqualina Zaccheria era scesa dall'auto per aprire il cancello della casa in cui abitava insieme al convivente ed al figlio. Il figlio della professoressa Zaccheria riportò gravi ferite per le quali fu ricoverato negli Ospedali riuniti di Reggio Calabria, lo stesso in cui è stato portato stamattina Francesco Melara. Successivamente le condizioni del ragazzo migliorarono ed adesso il giovane si è ripreso.

Nel 2002 la vittima sparò ad un carabiniere. Non sarebbe stato legato alla 'ndrangheta Salvatore Melara, il pregiudicato ucciso stamattina a Palmi in un agguato in cui e' rimasto ferito in modo grave il figlio di 14 anni. Melara aveva precedenti per rapina e reati contro la persona. Il 13 giugno del 2002 ferì con un colpo di pistola ad una gamba un carabiniere che avrebbe dovuto notificargli un ordine di carcerazione. Salvatore Melara nell'agosto scorso era uscito dal carcere dopo avere scontato una condanna a quattro anni di reclusione ed aveva iniziato a lavorare per un'azienda edile dell'area industriale di Gioia Tauro. L'uomo era considerato un esponente non di primo piano della criminalità della Piana di Gioia Tauro nell'ambito della quale, comunque, sarebbe maturata la vendetta per la quale stamattina l'uomo è stato ucciso.

Lo Moro e Santelli “No ai bambini come bersaglio”. "Si allunga in Calabria l'elenco dei bambini coinvolti in attentati. Un fenomeno assai grave che deve interrogare le coscienze di tutti, evidenziando l'assoluto degrado del contesto ambientale in cui si è costretti a vivere". A sostenerlo, in una nota congiunta, sono le deputate Doris Lo Moro (Pd) e Jole Santelli (Pdl). "Un contesto - sostengono le parlamentari - in cui la vita umana non sembra avere alcun valore e, soprattutto, in cui non si ha nessuno scrupolo a colpire giovani vite innocenti che, per il solo fatto di trovarsi sul posto, diventano bersagli di assassini senza scrupoli. Solo qualche giorno fa abbiamo salutato con gioia il ritorno in Calabria di Nino Laganà. Oggi non possiamo tacere, da donne e da parlamentari calabresi, davanti a questo ennesimo episodio di violenza che vede un bambino gravemente colpito in un attentato in cui muore il padre". "L'augurio - sostengono Lo Moro e Santelli - è che anche Francesco ce la possa fare. Il dovere di tutti i calabresi onesti, però, in queste circostanze non può esaurirsi con la solidarietà e con la vicinanza alla madre. Né ci possono essere divisioni politiche davanti a queste tragedie". "Dobbiamo tutti acquisire consapevolezza - sostengono ancora Lo Moro e santelli - della gravità della situazione e alzare la voce per esprimere il nostro dissenso e il nostro disprezzo verso una criminalità che rischia di compromettere ogni possibilità di futuro per la nostra Calabria". "Ci piacerebbe immaginare - concludono - di poter contare su una presa di coscienza anche delle donne che vivono accanto a questi criminali. Pensiamo ai loro figli e a quei ragazzi che, come Francesco, rischiano di vedere la propria vita stroncata dalla violenza. Non fingano di non sapere. Auguri Francesco".

Loiero “No ai bambini come bersaglio”. "Bambini bersaglio di sicari, bambini che crescono in ambienti familiari mafiogeni, bambini contro cui si abbattono, con crudeltà, violenze tipiche di una società malata: sono bambini in qualche modo da proteggere e nessuno può stare a guardare". Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, in relazione al ferimento a Palmi del sedicenne Francesco Melara. "Non se ne può più - ha detto Loiero - e davanti a episodi così gravi, quando si spara nel mucchio e si colpiscono innocenti indifesi, è chiaro che bisogna porre con forza il problema della loro tutela. L'episodio di oggi non è l'ultimo. Mesi fa c'é stato il ferimento del piccolo Antonino, il bimbo di Melito, per fortuna tornato a casa al quale rinnoviamo gli auguri di una vita serena. Speriamo pure che la situazione clinica del sedicenne ferito evolva positivamente. Ma dobbiamo interrogarci su cosa si può fare per tutti gli altri innocenti a rischio". Secondo Loiero, "é necessario mettere in campo iniziative per evitare altri lutti e altri drammi. Tutte le istituzioni devono produrre uno sforzo nuovo e inedito perché in un territorio di grande violenza, dove scorrazzano bande criminali, si cerchi in qualsiasi modo di evitare sangue e si operi per fare respirare ai bambini aria di legalità".

Minniti “Una barbarie”. "E' inaccettabile, e non possiamo rassegnarci ad accettarlo, che un ragazzo di 14 anni come Francesco Melara sia ferito, e rischi la vita, in un agguato di stile mafioso, come è accaduto a Palmi, mentre il padre lo sta accompagnando a scuola". E' quanto afferma Marco Minniti, ministro dell'Interno del governo ombra, riguardo il ragazzo ferito nell'agguato a Palmi in cui è stato ucciso il padre. "Avevamo da poco gioito - prosegue Minniti - per il felice ritorno a casa del piccolo Nino Laganà, anche lui ferito gravemente a colpi di pistola mentre era a una recita, e ci troviamo dentro un nuovo dramma. Nessuno può mettere in discussione ed attentare al diritto alla vita per gli innocenti". "Serve - conclude Minniti - una reazione dello Stato, della collettività, di tutti rispetto a questa barbarie senza fine che mette in discussione diritti primari di civiltà e di libertà".

Napoli “Il Governo garantisca la sicurezza”. "Il Governo non può più ignorare la situazione emergenziale calabrese e deve prevedere un adeguato controllo del territorio per garantire la sicurezza di tutti i cittadini". Lo sostiene il deputato del Pdl Angela Napoli in relazione all'agguato a Palmi in cui è stato ucciso Salvatore Malara e ferito il figlio. "Senza sicurezza - aggiunge il deputato del Pdl - non può che aumentare nei cittadini la preoccupazione e la paura, che sono alla base dell'omertà, humus vitale per la crescita potenziale della 'ndrangheta''. Secondo Angela Napoli, "quanto è accaduto a Palmi dimostra la gravità della situazione vissuta dai cittadini della Piana di Gioia Tauro. La recrudescenza della criminalità calabrese ormai non risparmia neppure bambini e adolescenti, una volta ritenuti intoccabili. Nonostante l'abnegazione delle forze dell'ordine ed i risultati, certamente notevoli, conseguiti anche dalla magistratura reggina, il territorio tirreno reggino risulta davvero minato. In Calabria aumentano gli omicidi, gli atti intimidatori e le estorsioni. Non so come sia stato applicato il PON Sicurezza, quanti e come siano stati spesi i relativi finanziamenti e quali siano i risultati conseguiti".

Speziali “Servono misure straordinarie”. "E' tempo che lo Stato intervenga concretamente, predisponendo misure, anche straordinarie, che siano in grado di fronteggiare la recrudescenza delle attività malavitose". Lo afferma il senatore Vincenzo Speziali, del Pdl, in relazione al ferimento a Palmi del sedicenne Francesco Melara. "Misure - aggiunge Speziali - che consentano alla popolazione di riacquistare la dovuta serenità sociale. E' una sfida gravosa, la cui vittoria dipende in gran parte dalla capacità della gente calabrese di smarcarsi, una volta per tutte, dalla cultura dell'assistenzialismo e della mentalità omertosa, ancora oggi dominante, che rischiano di offuscare a lungo la prospettiva futura della regione". Secondo il senatore del Pdl, "soltanto l'azione sinergica tra uno Stato 'presente' e la parte sana della società, permetterà a questa meravigliosa terra di sconfiggere la criminalità e di riportare la propria comunità ai valori di eccellenza che le competono".

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti