HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo


Uomo disperso in mare a Corigliano

 

Il magistrato che incastrò Provenzano, Giuseppe Pignatone, nuovo Procuratore di Reggio

13 mar 08 In Procura, a Palermo, dicono che il merito della cattura del capomafia Bernardo Provenzano, latitante per oltre 40 anni, sia frutto di una sua intuizione elevata a metodo investigativo: fare terra bruciata attorno al padrino di Corleone, disarticolando la rete dei suoi favoreggiatori e costringendolo a nascondersi a pochi chilometri da casa. Ma Giuseppe Pignatone, 58 anni, 34 dei quali trascorsi alla procura di Palermo, si schermisce e preferisce definire l'arresto del superboss "il successo di un lavoro di squadra". I meriti, però, devono avere pesato se al plenum del Csm, che oggi l'ha nominato procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, ha incassato anche i voti di alcuni consiglieri di Magistratura Democratica e dei Verdi, tradizionalmente lontani dalle posizioni della sua corrente di sempre, Unicost. Sposato, due figli, è stato applicato alla procura di Termini Imerese come procuratore facente funzioni, poi sostituto presso la Procura di Palermo, aggiunto presso la vecchia Procura circondariale del capoluogo siciliano, e, con la riunificazione dei due uffici inquirenti, aggiunto presso la Procura di Palermo. Descritto come una mente raffinatissima, capace di lucide analisi sulle strategie di Cosa nostra, Pignatone ha alle spalle una vastissima esperienza di indagini e processi di criminalità organizzata. Sua l'istruzione del cosiddetto processo 'Agrigento+60', atto d'accusa contro la mafia corleonese, nato dalle dichiarazioni del pentito Balduccio Di Maggio; suo il coordinamento dell'indagine sulle cosiddette talpe alla Dda di Palermo, che ha portato alla incriminazione e alla condanna, per favoreggiamento, dell'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro. "Dopo 30 anni trascorsi in magistratura a Palermo per me ora si apre una nuova pagina - dice il magistrato, commentando il nuovo incarico - Mi trovo ad affrontare un' esperienza del tutto diversa. Lo farò con grande entusiasmo". Nella corsa alla guida dell'ufficio inquirente calabrese Pignatone ha avuto la meglio su altri due candidati: Francesco Scuderi(che come aggiunto più anziano è stato reggente della procura di Reggio Calabria) per il quale hanno votato i consiglieri Ciro Riviezzo e Mario Fresa, del Movimento per la Giustizia; e Salvatore Boemi, coordinatore della Dda di Reggio Calabria, che era stato sostenuto dai consiglieri laici Vincenzo Siniscalchi (centro-sinistra) e Mauro Volpi (Prc) e che hanno ritirato la proposta votando per Pignatone.

La scheda. Giuseppe Pignatone, 58 anni, nominato oggi dal Csm nuovo procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, è entrato in magistratura nel 1974. Per un anno è stato pretore a Caltanissetta, unica esperienza nella funzione giudicante in una carriera passata tra varie Procure siciliane. Pignatone è stato procuratore facente funzioni a Termini Imerese, sostituto presso la Procura di Palermo, aggiunto presso la vecchia Procura circondariale del capoluogo siciliano, poi, con la riunificazione dei due uffici inquirenti, aggiunto presso la Procura di Palermo. Il magistrato ha una vastissima esperienza di indagini e processi di criminalità organizzata. Sua l'istruzione del cosiddetto processo 'Agrigento+60', atto d'accusa contro la mafia corleonese, nato dalle dichiarazioni del pentito Balduccio Di Maggio. Pignatone ha coordinato le indagini che hanno portato alla cattura di Bernardo Provenzano, boss latitante per oltre 40 anni e di decine di inchieste antimafia. Esperto di misure patrimoniali, il magistrato ha coordinato le indagini da cui è nato il processo alle cosiddette talpe alla Dda di Palermo.

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti