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Ragazza morta dopo ricovero

 

23enne morta dopo ricovero, avvisi di garanzia per 5 medici. I parenti chiedono giustizia. La Regione apre un indagine

05 mar 08 Ci sono cinque medici indagati per la morte di Angela Scibilia, la giovane di 23 anni al secondo mese di gravidanza morta lunedi' scorso nell'ospedale di Polistena (Reggio Calabria). I medici lavorano a Villa Elisa, la casa di cura di Cinquefrondi in cui Angela Scibilia e' stata ricoverata per alcuni giorni prima di essere trasferita nell'ospedale di Polistena. Nei confronti dei cinque medici il pm della procura di Palmi Francesco Tedesco ha emesso altrettante informazioni di garanzia in cui s'ipotizza il reato di omicidio colposo. L'inchiesta e' stata avviata sulla base dell'esposto presentato ai carabinieri dai parenti della giovane. Cio' che il magistrato vuole accertare e' se alla giovane, durante il periodo di ricovero a Villa Elisa, sia stata garantita adeguata assistenza e le cure necessarie. Si vuole anche verificare se il trasferimento di Angela Scibilia in ospedale, domenica scorsa, sia avvenuto con la necessaria tempestivita'. La giovane e' stata portata nel nosocomio con un ambulanza del 118 di Gioia Tauro ''sebbene la casa di cura - hanno sostenuto i familiari della ragazza - fosse fornita di due autolettighe''. I parenti di Angela Scibilia chiedono adesso che sulla morte della giovane venga fatta giustizia, accertando le eventuali responsabilita' a qualsiasi livello. ''Ci siamo rivolti ai carabinieri - ha detto il marito della ragazza, Salvatore Cutri' - per sapere cosa e' successo e perche' si accerti se qualcuno, in questa vicenda, ha sbagliato e perche'. Mia moglie voleva soltanto realizzare il suo sogno di diventare mamma e vivere una vita normale. Per responsabilita' di qualcuno, pero', questo le e' stato impedito ed il suo sorriso si e' spento per sempre''. La madre della ragazza, Giulia Morgante, accusa in modo diretto, invece, il ginecologo che l'ha avuta in cura a Villa Elisa e che e' uno dei cinque medici indagati. ''Continuava a dirmi - ha detto la donna - che mia figlia era depressa. In realta', le condizioni fisiche di Angela erano fortemente compromesse a causa di un tasso glicemico altissimo, come e' stato accertato appena mia figlia e' arrivata nell'ospedale di Polistena. Perche' allora, mi chiedo, insistere sulla depressione e non intervenire per ridurre la glicemia?''. La Regione Calabria, intanto, ha nominato una commissione d'inchiesta, voluta dall'assessore alla Sanita', Vincenzo Spaziante, che entro lunedi' prossimo dovra' chiarire i fatti che hanno portato al decesso di Angela Scibilia. ''Non faremo sconti a nessuno - ha detto Spaziante - e ci comporteremo anche in questo caso con la stessa determinazione e inflessibilita' con cui ci siamo mossi in tutte le analoghe situazioni precedenti''

Si aspetta l’autopsia. Il pm della Procura di Palmi, Francesco Tedesco, ha emesso cinque informazioni di garanzia nei confronti di altrettanti medici della casa di cura Villa Elisa di Cinquefrondi per la morte di Angela Scibilia, la ragazza di 23 anni al terzo mese di gravidanza morta lunedì scorso nell'ospedale di Polistena. Prima di essere portata nell'ospedale di Polistena, Angela Scibilia era stata ricoverata a Villa Elisa. E' stata inoltre disposta l'autopsia, che avrà luogo in serata, sul corpo di Angela Scibilia. Il pm ha conferito l'incarico al dott. Massimiliano Cardamone, dell'Unità operativa di medicina legale di Crotone. L'autopsia avrà luogo nell'ospedale di Polistena. All'esame prenderanno parte anche i periti di parte nominati dalla famiglia di Angela Scibilia e dai cinque medici della casa di cura Villa Elisa, dove la ragazza venne ricoverata prima di essere trasferita nell'ospedale di Polistena, nei confronti dei quali il pm Tedesco ha emesso informazioni di garanzia per la morte della ragazza.

La regione apre un indagine. Una commissione d'inchiesta voluta dall'Assessore alla Sanità della Regione Calabria Vincenzo Spaziante, entro lunedì prossimo dovrà chiarire i fatti che hanno portato al decesso, nel reggino, di Angela Scibilia di Seminara dopo il suo ricovero presso la casa di cura privata "Villa Elisa" di Cinquefrondi. La Commissione, composta da personale del Dipartimento regionale della Salute, dovrà ricostruire compiutamente la successione degli eventi e le modalità dell'assistenza prestata alla giovane donna presso la predetta clinica privata, accertando ogni eventuale responsabilità di ordine sia individuale che societario. "Purtroppo - ha detto l'assessore Spaziante - ci troviamo ancora una volta alle prese con una situazione di dolore nell'ambito del nostro sistema sanitario. Questa nuova vicenda ha sconvolto anche i nostri animi. Il presidente Loiero e io siamo vicini alla famiglia, ai parenti agli amici di Angela. Sappiamo che le parole non bastano; per questo possiamo e dobbiamo capire che cosa è successo e perché, e se dovessero risultare delle responsabilità colpirle fino in fondo". "Non faremo sconti a nessuno - ha aggiunto Spaziante - e ci comporteremo anche in questo caso con la stessa determinazione e inflessibilità con cui ci siamo mossi in tutte le analoghe situazioni precedenti e useremo anche in questa vicenda tutti i rimedi che il nostro ordinamento ci consente per accertare i fatti e trarne le conseguenti decisioni". "La verifica che abbiamo disposto - ha concluso l'assessore - dovrà innanzitutto aiutarci a capire quel che è accaduto ma non mancherà di offrirci elementi per intervenire a correggere in via più generale le criticità che il nostro sistema sanitario ancora presenta e contro le quali stiamo combattendo una dura battaglia".

I parenti chiedono giustizia. "Non cerchiamo vendette. Vogliamo soltanto che sulla morte di Angela si faccia giustizia, perseguendo i responsabili". Lo ha detto Salvatore Cutrì, marito di Angela Scibilia, la ragazza incinta di 23 anni morta lunedì scorso nell'ospedale di Polistena dopo essere stata trasferita dalla casa di cura Villa Elisa di Cinquefrondi. "Ci siamo rivolti ai carabinieri - ha aggiunto Cutrì - per sapere cosa è successo e perché si accerti se qualcuno, in questa vicenda, ha sbagliato e perché. Mia moglie voleva soltanto realizzare il suo sogno di diventare mamma e vivere una vita normale. Per responsabilità di qualcuno, però, questo le é stato impedito ed il suo sorriso si è spento per sempre". Maria Morgante, madre di Angela Scibilia, ha accusato il ginecologo che aveva in cura la figlia nella casa di cura Villa Elisa. "Continuava a dirmi - ha detto la donna - che mia figlia era depressa. In realtà, le condizioni fisiche di Angela erano fortemente compromesse a causa di un tasso glicemico altissimo, come è stato accertato appena mia figlia è arrivata nell'ospedale di Polistena. Perché allora insistere sulla depressione e non intervenire per ridurre la glicemia. E' questo - ha concluso la donna - che non riesco a spiegarmi".

 

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