Dir.resp. Pippo Gatto

 

Per Il Tdr La Rupa ha commesso i reati”

28 mar 08 ''Il Tribunale del riesame di Catanzaro, pur accogliendo la richiesta di revoca della misura restrittiva per mancanza di esigenze cautelari, ha sostenuto che Franco La Rupa ha commesso il reato di scambio elettorale politico-mafioso che gli viene contestato". E' quanto ha riferito la Dda di Catanzaro in relazione alla scarcerazione del consigliere regionale della Calabria. "Anche secondo il Tribunale - ha aggiunto la Dda - La Rupa, così come sostenuto dalla Procura antimafia e dal gip,si è reso responsabile del reato che gli viene contestato insieme alla cosca capeggiata da Tommaso Gentile per essere eletto nel Consiglio regionale nel 2005. La Rupa, inoltre, è accusato di trasferimento fraudolento di valori per avere nascosto la comproprietà da parte di Tommaso Gentile della motonave Benedetta II, reato aggravato dalla finalità di avvantaggiare la cosca mafiosa". "Il Tribunale del riesame - ha sostenuto ancora la Dda - ha deciso di rimettere in libertà La Rupa solo perché non ha condiviso la valutazione del gip distrettuale e della Dda sulla sussistenza di esigenze cautelari sufficienti a giustificare la misura resterittiva". L'ordinanza di custodia cautelare a carico di La Rupa era stata emessa dal gip, Antonio Giglio, su richiesta del procuratore aggiunto della Dda, Mario Spagnuolo, e dei pm Domenico Fiordalisi e Raffaella Sforza.

La Rupa “Mio arresto per interferenza su politica”. ''Ero e resto, oggi piu' che mai, fermamente convinto che le mie peripezie giudiziarie nascono non al momento dell'elezione a consigliere regionale, ma piuttosto nel corso di quella campagna elettorale quando qualcuno ha mostrato evidente preoccupazione per la mia ascesa politica''. Lo afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale della Calabria Franco La Rupa, commentando la decisione del Tribunale del riesame di rimetterlo in liberta'. ''Prendo atto che stampa e televisione - aggiunge La Rupa - hanno dato, alla sollecita scarcerazione adottata dal Tribunale della liberta' di Catanzaro, spazio quasi pari a quello dedicato alla cattura disposta dalla Dda. Al di la' dell'ingiustizia, di cui sono stato vittima, penso che la pubblica opinione ed i media debbano soprattutto condividere la nostra preoccupazione per le ricorrenti interferenze ai danni dell'autonomia degli Enti locali, e di piu' della Regione''. Secondo La Rupa, ''la campagna elettorale in corso nulla ha da temere dagli eletti del popolo. Mi auguro che nemmeno i piu' fragili ed indecisi elettori della Calabria si facciano influenzare dal tintinnio delle manette, che e' l'unico lugubre suono di chi non ha a disposizione strumenti piu' armonici''.