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Processo Fortugno

 

Processo Fortugno: Meduri ascoltato dal PM “Perplessità su Crea e non sostenni la sua candidatura”. Naccari al pentito “in quella zona solo 10 voti”

18 mar 08 Il sottosegretario alle infrastrutture Luigi Meduri è sentito stamani nel corso dell'udienza del processo ai presunti mandanti ed esecutori materiali dell'omicidio di Francesco Fortugno. Meduri, che nel 2005 era uno degli esponenti della Margherita in Calabria, ha riferito ai giudici della Corte D'Assise di Locri le fasi di preparazione delle liste per le candidature alle regionali. Nel processo sono imputati per l'omicidio Domenico Audino, Salvatore Ritorto, che sarebbe stato l'esecutore materiale dell'omicidio, ed Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio, accusati di essere stati i mandanti. Altri quattro imputati, Vincenzo Cordì, Antonio e Carmelo Dessì e Alessio Scali, rispondono di associazione per delinquere di tipo mafioso.

Perplessità sulla candidatura di Crea. Francesco Fortugno, il vice presidente del consiglio regionale della Calabria ucciso a Locri nell'ottobre del 2005, aveva delle perplessità circa la candidatura di Domenico Crea, nella lista della Margherità, in occasione delle elezioni regionali del 2005. E' quanto ha raccontato il sottosegretario Luigi Meduri nel corso dell'udienza del processo a presunti mandanti ed esecutori dell'omicidio Fortugno. Meduri, rispondendo alle domande dei pubblici ministeri, Mario Andrigo e Marco Colamonici, ha ricordato che "Fortugno aveva delle perplessità sulla candidatura di Crea ma noi, come Margherita, avevamo bisogno di raccogliere il maggior numero di voti possibile. Dovevamo raggiungere il doppio quoziente. Crea, inoltre, si era già dissociato dal centrodestra ed aveva aderito al Movimento di D'Antoni che appoggiava il centrosinistra". Il sottosegretario alle infrastrutture ha ricordato come, in occasione delle elezioni regionali del 2000, riuscì a "convincere Fortugno a candidarsi e ad entrare in politica. Fortugno risultò il primo dei non eletti e subentrò al mio posto in consiglio regionale quando io mi candidai per la Camera dei deputati"

Meduri “Non sostenni la candidatura Crea”. In occasione delle regionali del 2005 il sottosegretario alle infrastrutture Luigi Meduri, che all'epoca era tra gli esponenti della Margherita calabrese, non sostenne la candidatura di Domenico Crea. A riferirlo è stato lo stesso Meduri nel corso del processo ai presunti mandanti ed esecutori materiali dell'omicidio di Francesco Fortugno. Meduri, risponendo ad una domanda del presidente della corte d'assise di Locri, Olga Tarsia, ha detto che "in occasione delle elezioni regionali del 2005 non sostenni la candidatura di Domenico Crea". Al termine della deposizione di Luigi Meduri è stato sentito il vice questore aggiunto della polizia di stato ed esperto balistico, Alfredo Luzi, il quale ha illustrato le modalità di accertamento per la comparazione di proiettili sparati con la stessa arma. Il processo è stato aggiornato al 26 marzo prossimo.

Naccari “In zona influenza pentito presi solo 10 voti”: L'assessore regionale al Bilancio, Demetrio Naccari Carlizzi interviene, con una nota, in relazione alle affermazioni fatte ieri al processo per l'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale, Franco Fortugno in corso a Locri, dal pentito Antonino Zavettieri. Zavettieri, aveva sostenuto di avere votato, nelle elezioni regionale del 2005, per Naccari Carlizzi. "Vorrei segnalare - afferma Naccari Carlizzi - che chiunque può dire di avermi votato a Reggio Calabria, città di cui sono stato per molti anni amministratore e dove ho ottenuto oltre 6.000 voti di preferenza, con una sola eccezione: i cittadini di Terreti, località che sembra essere quella di riferimento del pentito Zavettieri, dove ho preso solo 10 voti! Nella circoscrizione XI (Ortì Podargoni Terreti) a differenza delle altre 14 dove sono stato il primo eletto - prosegue Naccari Carlizzi - risulto essere, inspiegabilmente, quarto nella mia stessa lista 'La Margherita'. Evidenzio anche, pur non attribuendo alcun particolare significato alla circostanza, che nella circoscrizione di Archi ho registrato un andamento del tutto inferiore a quello medio ottenuto sul resto del territorio comunale". "In particolare, segnalo - prosegue ancora l'assessore regionale - che è in questa circoscrizione che gli altri candidati della Margherita, anche se non di Reggio, hanno ottenuto il risultato più prossimo al mio, mentre candidati di altri partiti mi hanno addirittura doppiato. Leggendo poi la lista dei risultati da me ottenuti nei Comuni della provincia si possono verificare tanti zero o risultati insignificanti in paesi che soffrono la presa della criminalità: segnalo, questo, perché così qualcuno possa verificare prima di rendere ulteriori eventuali improvvide dichiarazioni a stampa e pm".

Prima delle elezioni Crea chiese assessorato. Prima delle elezioni regionali del 2005, Domenico Crea, nel corso di una riunione tra esponenti della Margherita, chiese di poter ottenere un assessorato in caso di una sua buona affermazione elettorale. E' quanto ha ricordato il sottosegretario alle infrastrutture, Luigi Meduri, nel corso del processo ai presunti mandanti ed esecutori materiali dell'omicidio di Francesco Fortugno. "Prima delle elezioni regionali del 2005 - ha detto Meduri - ci fu una riunione alla quale partecipati con altri esponenti della Margherita, tra cui Agazio Loiero, Franco Marini e Sergio D'Antoni. In quella occasione si analizzò la possibilità di candidare Domenico Crea nella lista della Margherita. Crea ci chiese di essere candidato e di avere un assessorato regionale in caso di una sua affermazione elettorale". Nel corso della deposizione Meduri ha anche smentito la circostanza, emersa nelle scorse udienze del processo, secondo la quale avrebbe partecipato ad una cena fatta ad Africo dove si era discusso delle modalità per portare alla crisi politica l'amministrazione di centrodestra del Comune di Reggio Calabria.

 

 

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