Dir.resp. Pippo Gatto

 

Sarebbe Giuseppe Nirta il secondo killer della strage di Duisburg. Nell’auto dei killer tracce del suo DNA

(01 mar 08) Secondo la polizia tedesca il latitante Giuseppe Nirta sarebbe il presunto secondo killer dei sei giovani italiani di origine calabrese uccisi lo scorso Ferragosto davanti la pizzeria "Da Bruno" a Duisburg, nella Germania occidentale. Questa l’anticipazione del settimanale Focus in edicola la prossima settimana. Nirta è il cognato del principale sospettato per la strage di Duisburg, Giovanni Strangio, anche lui latitante. Alla sua individuazione i poliziotti tedeschi, da sei mesi impegnati nelle indagini insieme con i colleghi italiani, sono arrivati scrive Focus sulla base di dichiarazioni attribuite al portavoce della magistratura di Duisburg, Detlef Nowotsch, attraverso le tracce di Dna trovate nell'auto usata per la fuga che sarebbe stata trovata già a ottobre 2007 a Gent, in Belgio. L'automobile nera era rimasta vari giorni parcheggiata in una strada di Gent, nelle Fiandre belghe, finché un abitante della zona si è insospettito ed ha chiamato la polizia. Nel veicolo sono state trovate tracce di Dna che non andavano d'accordo con quelle di Strangio, già ricercato per la strage, e quindi dovevano essere quelle del suo complice la cui identità era però fino a quel momento sconosciuta. Ora la polizia sarebbe arrivata alla conclusione che si tratti del cognato, Giuseppe Nirta, anche lui ricercato da anni con mandato di cattura internazionale, per appartenenza a organizzazioni criminali ('Ndrangheta) e traffico di stupefacenti. Le sue impronte digitali, secondo quanto scrive il settimanale lunedì in edicola sono state scoperte anche insieme con tracce di Giovanni Strangio in una abitazione presa in affitto a Duesseldorf, a pochi km da Duisburg, usata fino a poche ore prima della strage del 15 agosto 2008 a Duisburg nella quale sei italiani di origine calabrese in età tra 16 e 39 anni furono uccisi con 70 colpi di pistola da due uomini. I presunti killer appartengono alla cosca Nirta-Strangio della 'Ndrangheta (Giuseppe Nirta e' considerato il capo), in aperta faida con la cosca Pelle-Vottari, alla quale apparteneva probabilmente qualcuno degli uccisi. Alla stessa cosca appartengono anche Antonio Richichi e Luca Liotino, arrestati il 18 dicembre scorso a Kaarst, in Germania, su provvedimento di cattura emesso dal Gip di Reggio Calabria, Natina Praticò, e estradati in Italia, così come Domenico Nirta e Domenico Pizzata, arrestati lo stesso giorno a San Luca. Per i quattro l'accusa è di associazione per delinquere di tipo mafioso e traffico di armi. La 'Ndrangheta e' stata classificata come la più pericolosa delle organizzazioni criminali italiane in un rapporto della Commissione Antimafia approvata nei giorni scorsi e nella quale viene classifica, con termine post moderno, come "mafia liquida".