Dir.resp. Pippo Gatto

 

Liquidazione dell’Arssa, dipendenti preoccupati

13 mar 08 Cresce la preoccupazione dei lavoratori dell'Arssa ma anche di quelli dei Centri sperimentali dimostrativi, degli Impianti di risalita della Sila e di ex-Esac Impresa in relazione alle vicende della liquidazione dell'ente strumentale della Regione. "I lavoratori, riunitisi in un'assemblea indetta dalle Rsu e sostenuta dalle organizzazioni sindacali - è scritto in un comunicato - hanno inteso stigmatizzare la condotta della Giunta regionale che, con una deliberazione, ad onor del vero, ancora non formalizzata agli organismi competenti, dispone comunque trasferimenti di funzioni e di personale al di fuori di qualsivoglia interlocuzione con le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori, e che addirittura comprende scelte strategiche di privatizzazione di funzioni e servizi, finora pubblici". "L'assemblea, dopo un lungo ed appassionato dibattito - prosegue la nota - ha quindi fatto propria la nota che le segreterie di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl lo scorso 11 marzo hanno inviato all'Assessorato all'Agricoltura ed a quello del Personale della Regione, nella quale si contesta il contenuto del provvedimento di Giunta, carente delle dovute fasi concertative e si invitano gli organismi regionali a sospendere immediatamente gli effetti del provvedimento stesso". "Da qui - è scritto ancora nel comunicato - i lavoratori vogliono partire, sostenendo la contestuale richiesta dei sindacati di incontro agli assessorati. L'intenzione è contestare radicalmente i provvedimenti fin qui adottati dalla G.R. che, dopo il maxi-emendamento al bilancio dello scorso maggio (L.R. 9/07), ancora una volta avversato in assemblea dai lavoratori, ha eluso scientemente tutti gli impegni in ordine al confronto con le parti sociali, più volte solennemente assunti con protocolli formali di relazioni sindacali. I lavoratori in assemblea hanno deciso con la Rsu Arssa e le organizzazioni sindacali di comparto di concedere ancora una settimana di tempo alla Giunta regionale per ottenere la data del primo incontro di concertazione sui temi del provvedimento avversato". "Contestualmente, in assenza di convocazione da parte della Giunta regionale - conclude la nota - per la delicatezza e l'importanza della posta in gioco, essi sono pronti alla mobilitazione generale, nelle forme che le organizzazioni sindacali confederali calabresi vorranno loro proporre, come esito di una azione finalmente incisiva di graduale e progressiva protesta organizzata, e conseguente rispetto allo sciopero generale regionale dello scorso 19 giugno".