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Inchiesta Why Not

 

Inchiesta Why Not: vertice tra magistrati. Saladino “Strumentalizzato incontro con Luerti”

20 mag 08 Una serie di riunioni tra il procuratore generale di Catanzaro, Enzo Jannelli, ed i magistrati che seguono i vari filoni dell'inchiesta Why Not sono in programma per oggi, finalizzate a fare il punto sull'attività d'indagine svolta. Stamani il Jannelli ha incontrato il sostituto procuratore di Paola, Francesco Greco, che segue l'inchiesta su presunte irregolarità nei rapporti tra il consorzio Brutium e la Regione Calabria. Ieri i magistrati di Paola hanno sentito l'ex leader della Compagnia delle Opere della Calabria, Antonio Saladino, che è il principale indagato nell'ambito di tutta l'inchiesta Why Not. Dopo la riunione con Greco il Procuratore Generale di Catanzaro incontrerà gli altri magistrati che seguono altri filoni dell'inchiesta. L'obiettivo è quello di chiudere l'inchiesta entro l'estate.

Saladino “Strumentalizzato incontro con Luerti”. "E' scandaloso come, alterando un dato oggettivo, si voglia dare un'interpretazione negativa ad un incontro avvenuto presso il Ministero della Giustizia tra me ed il presidente Luerti". Lo afferma, in una dichiarazione, l'imprenditore Antonio Saladino facendo riferimento alla vicenda che ha portato alle dimissioni del presidente dell'Anm. "A parte la fugacità dell'incontro - aggiunge Saladino - si omette dolosamente di evidenziare che all'epoca di quell'incontro non solo io ero ignaro di essere sottoposto ad indagini, ma addirittura ero permanentemente assistito e seguito da una scorta composta da carabinieri o finanzieri che mi era stata imposta in quanto ritenuto soggetto a rischio dopo l'omicidio di Marco Biagi per la mia attività finalizzata all'espansione del lavoro interinale e dopo alcuni attentati ad alcune sedi di Obiettivo lavoro. Pertanto, non solo io mi trovavo nelle condizioni di persona sottoposta a tutela, ma lo stesso dott.Luerti prendeva atto di una mia ulteriore, ove necessario, legittimità comportamentale al punto da ricevere protezione dallo Stato. Non posso quindi che aborrire questa ulteriore strumentalizzazione negativa da parte di ben individuati organi di stampa, i quali, con allarmante superficialità, ritengono di poter distruggere e mortificare la dignità di un cittadino sol perché, suo malgrado, si trova oggi coinvolto in vicende giudiziarie tutte da chiarire". "Nel contempo - conclude Saladino - si dimentica ancora una volta che l'unico controllo giurisdizionale alla fondetezza delle accuse fino ad oggi mossemi ha dato un risultato a me favorevole laddove è stata esclusa la sussistenza del fumus di reato".

 

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