Dir.resp. Pippo Gatto

 

Procura dei veleni: ai ROS di Roma la perizia sulla microspia. La lettera del corvo è stata stracciata

07 mag 08 La Procura di Catanzaro ha affidato stamani al Ros di Roma l'incarico di compiere la perizia tecnica sulla microspia trovata nei giorni scorsi in una stanza adibita ad archivio del pm della Procura di Reggio Calabria, Nicola Gratteri. Il conferimento è stato fatto dal procuratore facente funzioni di Catanzaro, Salvatore Murone, e dal sostituto Simona Rossi, che coordinano le indagini, ad ufficiali del Raggruppamento operazioni speciali dei carabinieri giunti dalla Capitale. Nel corso dell'incontro, durato un paio d'ore, i magistrati hanno consegnato la microspia ai militari. Sul tenore dell'incontro è stato mantenuto uno stretto riserbo. L'obiettivo della perizia è quello di stabilire le reali caratteristiche tecniche della "cimice", a cominciare dalla portata del segnale, e se sia del tipo di quelle che si trovano in commercio, come apparso in un primo momento, o se pure sia di fattura artigianale.

Stracciata la lettera del corvo. Non c'é più traccia al Csm e probabilmente anche alla procura di Reggio Calabria della lettera firmata dal "Corvo" contenente accuse nei confronti di magistrati impegnati in inchieste contro la 'ndrangheta. A Palazzo dei marescialli la lettera e' stata recapitata alla vice presidente della Prima Commissione Letizia Vacca (Pdci), che l'ha volutamente strappata, ritenendola, come ha spiegato ai colleghi, "spazzatura". La circostanza è emersa durante le audizioni che ieri la Prima Commissione ha compiuto alla procura di Reggio Calabria. Stessa sorte per la missiva in procura: in questo caso a fare a pezzi lo scritto, per le medesime ragioni, sarebbe stato il procuratore aggiunto Salvatore Boemi, che ha la delega per il coordinamento della Dda. Il risultato è che , ad eccezione di Vacca, nessuno tra i consiglieri ieri in trasferta a Reggio Calabria, ha potuto prendere visione della lettera. Un fatto che comunque non incide sulla pratica aperta da Palazzo dei marescialli sulla procura, visto che le indagini sul caso sono di competenza della magistratura.

Nessuna cimice nell’ufficio di Cotroneo. Nessuna cimice e' stata ritrovata nell'ufficio del sostituto procuratore di Reggio Calabria, Santi Cutroneo. A sostenerlo, in una dichiarazione, è stato lo stesso magistrato della Dda di Reggio Calabria. "Avverto la necessità di dire - sostiene Cutroneo - che quanto pubblicato da alcuni organi di stampa non corrisponde al vero. D'altra parte, preciso che alcuna dichiarazione ho mai rilasciato sull'argomento a chicchessia. E ciò, ancorché, in qualche organo di informazione sia stata riportata qualche espressione come a me riferita".