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L'agroindustria calabrese conquista il Giappone

 

L’agroindustria calabrese conquista il Giappone: l’esempio della Vegitalia di San marco Argentano

11 mag 08 Un esempio di alta tecnologia in una regione che rincorre l'industrializzazione. E' la definizione che si potrebbe dare di Vegitalia, lo stabilimento che produce piatti precotti a base di prodotti vegetali destinati al mercato estero, soprattutto giapponese. La societa' e' nata a capitale misto italo-nipponico, con un partenariato efficiente in termini di scambio di know how e prodotti che sta dando l'avvio ad una serie di rapporti commerciali tra la Calabria e il Giappone sempre piu' frequenti. La visita dell'ambasciatore italiano in Giappone Mario Bova, originario di Bivongi (in provincia di Reggio Calabria), ha suggellato il primo anno di entrata a regime dell'attivita' produttiva di una delle aziende piu' prestigiose sul mercato straniero, nonostante sia appena nata. ''I giapponesi apprezzano molto i prodotti calabresi'', ha detto l'ambasciatore, ''pensano che siano i migliori del mondo. So che hanno progetti ancora piu' grandi e importanti per la Calabria''. L'annuncio e' ufficiale: nel Porto di Gioia Tauro ci sono altre due societa' multinazionali, Honda e NYW Lines, che stanno prendendo accordi per lavorare nel territorio regionale. La Honda ne fara' un punto di riferimento per il trasporto dei mezzi di cui e' leader mondiale, mentre la NYW Lines e' una societa' di logistica che costituisce un'importante mole di interessi economici per il Porto. ''E' interessante riflettere sul perche' la Calabria attrae cosi' tanto i giapponesi'' ha suggerito Bova che ha detto: ''Insieme si possono raggiungere ottimi risultati, in termini di industria e turismo. E' una sfida difficile ma la possiamo vincere''. L'agroindustria calabrese la sua sfida l'ha iniziata con l'investimento nato quattro anni fa.(segue) ''Il nostro prodotto - spiega il presidente onorario di Vegitalia Augusto Grillo - e' il piu' complesso in assoluto, anche dal punto di vista del design. Sono necessari tutti e cinque i sensi per crearlo. E' facile imballare una tv che puo' essere stoccata anche per lungo tempo in un magazzino, invece e' molto piu' complesso imballare prodotti alimentari''. Da quando entra la materia prima (melanzane, zucchine, prodotti della terra in genere) a quando viene imballato e messo in cella frigorifero al termine del ciclo di produzione, trascorrono appena quaranta minuti. Sedicimila tonnellate di melanzane, zucchine, patate, cipolle e pomodori grigliati, precotti, ''tagliati in tutte le forme'' (suggerisce il direttore della produzione) sono uscite nel primo anno di attivita' dallo stabilimento Vegitalia che e' ubicato nella zona industriale del Fullone di San Marco Argentano (Cosenza). ''Quando saremo a pieno regime, entro qualche anno -dice il presidente onorario Augusto Grillo - un terzo della produzione sara' destinato all'Italia e il resto al mercato di tutto il mondo''. La societa' Kagome, partner della societa' Vegitalia, e' gia' leader del mercato giapponese ma il gruppo multinazionale vuole portare ''tutto il business del pomodoro in Calabria''. Una storia che va in controtendenza, con un investimento milionario che ha l'obiettivo di far crescere l'azienda partendo proprio dal sud Italia. ''E' il valore aggiunto che diamo ai clienti giapponesi - spiega Grillo - loro si fidano del prodotto italiano e noi gli facciamo vedere dove lo produciamo''. I numeri dello stabilimento sono impressionanti, 1.500 container all'anno lasceranno l'azienda di produzione per arrivare sui mercati internazionali, la cella frigorifero e' la piu' grande dell'Italia meridionale, completamente automatizzata, con lo spazio per novemila pallet movimentati da un robot: ''L'equivalente che mettere nella stessa stanza 36mila persone''. (segue) L'azienda ha un indotto di piccoli coltivatori che si sono organizzati in cooperative o consorzi per rifornire di materia prima Vegitalia. Prodotti di grande qualita', controllati quotidianamente dagli agronomi dell'azienda e la cui tracciabilita' e' assicurata dalla coltivazione alla distribuzione. ''Stiamo addirittura pensando - dice ancora il presidente onorario Grillo - di posizionare delle microcamere lungo le file delle coltivazioni e mettere le immagini in internet, cosi' i clienti Il mercato giapponese ha imposto delle caratteristiche alle capacita' di produzione e alla cultura imprenditoriale italiani, e calabresi in questo caso. ''Ho dovuto uniformare i prodotti alla richiesta dell'estero - ha commentato l'assessore regionale all'agricoltura Mario Pirillo, che ha accompagnato l'ambasciatore italiano in Giappone nella visita dello stabilimento - adesso quasi tutti i prodotti hanno il marchio di qualita'''. L'attenzione delle istituzioni all'opportunita' offerta e' confermata anche dall'assessore regionale alle attivita' produttive Francesco Sulla: ''Abbiamo fatto uno studio sui mercati penetrabili, il risultato ci convince a puntare l'attenzione proprio sul Giappone, che e' uno dei Paesi piu' avanzati del mondo. Vogliamo prendere per mano gli imprenditori giapponesi e portarli in Calabria''. Nel futuro di Vegitalia ci sono tanti progetti, di forte valenza anche nel rapporto con l'universita', si pensa infatti di creare sinergie sempre piu' strette tra l'azienda, il centro di ricerca interno, l'ateneo della Calabria che ha sede a Rende e gli assessorati regionali che hanno gia' dato la loro disponibilita'. Due gli obiettivi prossimi che il presidente Grillo vuole portare a termine. Il primo e' realizzare la valorizzazione dei prodotti agricoli con un metodo scientifico, cioe' effettuare uno studio con il coinvolgimento di esperti al fine di individuare con esattezza le proprieta' organolettiche contenute nei prodotti agricoli. ''In Giappone si fa gia' - ha spiegato Grillo - ora vogliamo farlo anche qui. Non tutti sanno, ad esempio, che la melanzana ha proprieta' anticancro formidabili''. Il secondo obiettivo e' raggiungere una produzione biologica avanzata, al punto da permettere di abbandonare i pesticidi nella produzione.

 

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