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Inchiesta appalti rete idrica

 

Inchiesta appalti su rete idrica, gli atti all’esame del PM. Filocamo “Sono indignato”

14 mag 08 E' all'esame del pm di Catanzaro Luigi De Magistris e degli investigatori della guardia di finanza, il materiale sequestrato ieri nel corso delle perquisizioni disposte dallo stesso pm nell'ambito di un'inchiesta su presunte irregolarità nell'affidamento dei lavori di manutenzione della rete idrica calabrese. Nelle carte acquisite ieri perquisendo la sede della Sorical, la società pubblico-privata che gestisce il settore idrico in Calabria, ed in quattro società private, gli investigatori ritengono di poter trovare, come ha scritto lo stesso pm nel decreto di perquisizione, riscontri probatori e ulteriori elementi di prova, oltre a elementi che consentano l'esatta ricostruzione delle dinamiche investigative ed in particolare le "relazioni economico-finanziarie illecite ed i contatti anche di tipo occulto tra i soggetti coinvolti". Nel suo provvedimento, De Magistris evidenzia anche che l'indagine riguarda appalti e commesse in lavori pubblici di "primaria rilevanza in settori fondamentali di interesse pubblico, in particolare quello delle acque, bene primordiale che vede la popolazione calabrese, ancora una volta, vittima di condotte delittuose di imprenditori, funzionari pubblici e persone inserite a vari livelli istituzionali, alcuni dei quali in corso di identificazione, che vanno ad incidere su interessi vitali dell'utenza". Secondo l'accusa, che procede per i reati di abuso d'ufficio, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e turbata libertà degli incanti, l'affidamento dei lavori di manutenzione della rete idrica sarebbero stati affidati ad un consorzio di imprese che si sarebbe aggiudicato gran parte degli appalti nonostante agli stessi concorressero numerose ditte. Un meccanismo, è l'ipotesi investigativa, resa possibile dalla partecipazione di numerose aziende comunque collegate tra loro.

Filocamo “Sono indignato”. "Sì è vero, ho subito una perquisizione domiciliare disposta dal pm De Magistris della Procura di Catanzaro il cui esito è stato negativo. Sono profondamente indignato come cittadino e come magistrato". Lo afferma, in una dichiarazione, l'ex presidente della Sorical, Felice Filocamo, indagato nell'inchiesta sull'affidamento di lavori nel settore idrico. "Ho letto - aggiunge Filocamo - le 53 pagine del provvedimento che mi è stato notificato e non ho trovato non un solo rigo, ma neanche una sola parola che potesse riguardare la mia persona o la mia condotta di presidente della Sorical spa. Evidentemente De Magistris non ha letto le carte o se le ha lette non le ha capite. Tali atti del De Magistris non offendono solo il cittadino Filocamo, ma sono lesive, soprattutto, del prestigio della magistratura intera. E lo dice, amareggiato, chi, come me, ha lasciato la carriera dorata di notaio in quel di Parma per fare il magistrato". "La colpa, però - sostiene ancora Filocamo - non è solo del De Magistris ma anche di chi, e mi riferisco alla sezione disciplinare del Csm, dopo avere accertato che il De Magistris non è idoneo a svolgere le funzioni di Pm, non lo ha, quanto meno, sospeso dalle funzioni e dallo stipendio, pagato dai cittadini, non potendolo licenziare immediatamente e ciò almeno per evitare che provocasse, come sta facendo, ulteriori danni. "Qualsiasi gestore di trattoria - sostiene ancora Filocamo - avrebbe sospeso il lavapiatti a ciò preposto una volta accertato che non sapeva svolgere le sue mansioni. A maggior ragione, così avrebbe dovuto fare il Csm". "Mi auguro - conclude l'ex presidente della Sorical - che il nuovo Governo, nel riformare, ancora una volta, l'ordinamento giudiziario, sia inflessibile con le mele marce o per meglio dire con quei pochi, per fortuna pochissimi, magistrati incapaci e/o indegni di svolgere quelle delicate funzioni, adusi ad abusare dei loro poteri per fini strumentali estranei alla Giustizia che discreditano quotidianamente, e ciò a tutela di quella stragrande maggioranza di magistrati che con dignità, equilibrio, laboriosità, correttezza ed in silenzio, amministrano onestamente, e con diuturni sacrifici, la Giustizia, quella vera".

 

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