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Tanta gente ai funerali di Princi

 

Tanta gente ai funerali di Princi il cui cuore è stato trapiantato a Pavia. Inzitari "Le cosche non mi hanno votato"

09 mag 08 C'era tanta gente ai funerali di Nino Princi, l'imprenditore morto mercoledì scorso per le ferite riportate in un attentato dinamitardo fatto il 26 aprile a Gioia Tauro. Alle esequie, svoltesi a Delianuova, il centro della Piana di Gioia Tauro di cui Princi era originario, c'erano persone provenienti da Gioia Tauro, Rizziconi e Castellace di Oppido Mamertina, il paese della moglie di Princi. I funerali sono stati celebrati dai parroci di Delianuova e Rizziconi, don Bruno Cocolo e don Benedetto Ciardullo. Prima dell'inizio del rito funebre due tifosi del Catanzaro calcio, di cui Princi era stato vicepresidente, hanno deposto sul feretro dell'imprenditore una maglia della squadra giallorossa. Nell'omelia don Bruno Cocolo ha ricordato gli anni dell'infanzia di Princi a Delianuova, rammentando che l'imprenditore aveva fatto anche il chierichetto, impegnandosi poi, negli anni dell'adolescenza, nel percorso neocatecumenale. All'uscita le tante persone che affollavano il piazzale antistante la chiesa hanno rivolto un applauso al feretro di Princi. La salma è stata tumulata nella cappella di famiglia, nel cimitero di Delianuova.

Trapiantato a Pavia il cuore di Princi. Il cuore di Nino Princi, 45 anni, l'imprenditore calabrese morto per le gravi ferite riportate in un attentato, batte dalla scorsa notte nel petto di un paziente di 58 anni di Pavia. Il trapianto, del quale è stata data notizia ieri sera, è stato effettuato nella notte tra mercoledì e giovedì al Policlinico San Matteo di Pavia dall'equipe di cardiochirurgia diretta dal professor Mario Viganò. Nino Princi, lo scorso 26 aprile era rimasto coinvolto in un agguato della 'ndrangheta. Una bomba era stata collocata nel motore della sua Mercedes, parcheggiata sotto casa, a Gioia Tauro. Quando l'imprenditore si era avvicinato alla vettura, la bomba era stata fatta esplodere con un comando a distanza. Per diversi giorni i medici dell'ospedale di Reggio Calabria hanno cercato inutilmente di rianimarlo. Martedì i suoi familiari hanno dato il consenso al prelievo degli organi. Il cuore è stato trasportato a Pavia, dove è stato poi inserito nel petto di un paziente di 58 anni che ormai era in condizioni disperate per una grave malattia cardiaca. L'intervento è tecnicamente riuscito. La prognosi potrebbe essere sciolta nel giro di 48 ore.

Inzitari “Le cosche non mi hanno votato”. ''Le cosche non mi hanno mai garantito alcun sostegno politico. Anzi mi hanno sottoposto a continue vessazioni". Lo ha detto Pasquale Inzitari, l'esponente dell'Udc arrestato mercoledì scorso nell'operazione Saline, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, contro la cosca Rugolo, nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip di reggio Calabria Filippo Leonardo. Inzitari, difeso dall'avvocato Giuseppe Macino, ha detto che il suo impegno politico "non ha mai subito compromissioni o condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Sono stato eletto sindaco di Rizziconi per due volte consigliere provinciale a Reggio Calabria soltanto grazie al mio impegno in favore della gente".Domenico Si è avvalso, invece, della facoltà di non rispondere Domenico Rugolo, il presunto boss della 'ndrangheta arrestato nel corso della stessa operazione, difeso dall'avvocato Giuseppe Foti.

Investigatori dello SCO in arrivo a Reggio. Il dispositivo investigativo della polizia a Reggio Calabria sarà rinforzato con l'invio di funzionari e agenti dello Sco. E' questo il risultato dell'incontro svoltosi tra il procuratore di Reggio, Giuseppe Pignatone, ed i magistrati della Dda con il capo della Direzione centrale anticrimine, Francesco Gratteri, il direttore dello Sco, Gilberto Caldarozzi, ed il capo della squadra mobile, Renato Cortese. I dirigenti della polizia, infatti, hanno espresso la disponibilità della struttura centrale di supportare l'attività della squadra mobile reggina. Nel corso dell'incontro sono state affrontate anche le questioni riguardanti alcune indagini in corso sui principali fatti criminosi commessi nelle ultime settimane nella provincia reggina.

 

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