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Inchiesta "Poseidone"

 

Inchiesta Poseidone: Non ci sono gli elementi per l’associazione segreta. Tredici archiviati per la legge Anselmi

23 mag 08 Negli atti dell'inchiesta Poseidone su presunti illeciti nella depurazione in Calabria non vi sono elementi tali da poter giustificare l'ipotesi di reato di violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete. E' questa la motivazione con la quale il gip di Catanzaro, Tiziana Macrì, accogliendo la richiesta della Procura, ha archiviato l'accusa contestata a 14 persone tra le quali il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli e il generale della guardia di finanza, Walter Cretella Lombardo. Con la stessa motivazione, il gip ha archiviato anche il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e dell'Unione europea ipotizzato nei confronti di Cretella Lombardo e Pittelli. Per quest'ultimo è stato archiviato anche il reato di riciclaggio. La richiesta di archiviazione era stata presentata dal sostituto procuratore Salvatore Curcio, subentrato nella titolarità dell'inchiesta dopo che questa era stata tolta dall'allora procuratore della Repubblica, Mariano Lombardi, al pm Luigi De Magistris per non averlo informato dell'avviso di garanzia inviato a Pittelli. Nella sua richiesta, fatta propria dal gip, Curcio, in merito alla violazione della legge Anselmi, rileva che "non si rinvengono in atti elementi o fonti di prova, anche di mera natura indiziaria, che possano in qualche modo suffragare, anche in modo approssimativo e sommario, l'esistenza stessa del sodalizio segreto".

Tredici archiviati per violazione “Anselmi”. Sono tredici gli indagati nell'inchiesta Poseidone, condotta dalla Procura di Catanzaro su presunti illeciti nel settore della depurazione in Calabria, la cui posizione è stata archiviata dal Gip in relazione all'accusa di violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete. Si tratta del segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa; del senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, Giancarlo Pittelli; del generale della Guardia di Finanza, Walter Cretella Lombardo; dell'ex esponente dell'Udc ed attuale parlamentare del Pdl, Giuseppe Galati; dell'ex presidente della Regione Calabria e attuale vicepresidente dell'Ufficio del Garante per la privacy, Giuseppe Chiaravalloti; del consigliere d'amministrazione di Finmeccanica Franco Bonferroni; dell'ex subcommissario per l'emergenza ambientale, Giovambattista Papello; di Fabio Schettini, già segretario di Franco Frattini quando era vicepresidente della Commissione europea; del responsabile del consorzio Eurosviluppo industriale, Aldo Bonaldi; dell'imprenditore Santo Lico; di Roberto Mercuri e Annunziato Scordo, rappresentanti della Pianimpianti, una delle società coinvolte nell'inchiesta e di Nicolino Volpe, dipendente della stessa società. Non è stata, invece, archiviata alcune posizione per l'ex assessore regionale all'ambiente, Domenico Basile.

Neutri i contatti telefonici Cretella-Pittelli. I contatti telefonici che il generale della guardia di finanza Walter Cretella Lombardo ed il senatore Giancarlo Pittelli hanno avuto con alcuni coindagati nell'inchiesta Poseidone, "appaiono del tutto neutri" e dalle indagini non sono emersi ulteriori elementi di prova tali da "riempire" di contenuti quegli stessi contatti. E' questo il motivo per il quale il gip di Catanzaro, Tiziana Macrì, accogliendo la richiesta del pm Salvatore Curcio, ha archiviato l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa allo Stato ed all'Unione europea ipotizzata nei confronti di Cretella Lombardo e Pittelli. Nella richiesta di archiviazione, fatta propria dal gip, nei confronti del parlamentare che è il coordinatore regionale di Forza Italia, Curcio evidenzia che gli elementi di prova acquisiti per l'iscrizione nel registro degli indagati sono individuabili nelle perizie di Gioacchino Genchi, il perito incaricato dell'elaborazione dei traffici telefonici dal pm Luigi De Magistris prima che l'inchiesta gli venisse tolta. Il pm, parlando di Cretella Lombardo, spiega la richiesta di archiviazione richiamandosi alla decisione del Tribunale del riesame che aveva annullato un sequestro effettuato ai suoi danni e nella quale si affermava che i contatti "non avrebbero potuto che confermare rapporti di conoscenza senza però riconoscere ad essi quella consistenza richiesta perché vi sia un fumus commissi delicti di partecipazione al sodalizio criminoso descritto nell'accusa". La notizia di reato, dunque, per Curcio, è "infondata" e come tale va archiviata. La stessa motivazione addotta per Pittelli, per il quale il pm evidenzia anche che il parlamentare era difensore di alcuni degli indagati. Per Pittelli è stata archiviata anche l'accusa di riciclaggio in quanto "non sussistono elementi o fonti di prova che possano suffragare l'ipotesi che le somme di denaro movimentate siano derivate dalla commissione di un delitto non colposo". Nei confronti di Pittelli, invece, è stato aperto un nuovo procedimento penale, che è nella fase investigativa, per illecita costituzione di capitali all'estero.

Pittelli “Reato su capitali prescritto”. Il reato relativo alla costituzione di capitali all'estero, ipotizzato dalla Procura di Catanzaro nei confronti del senatore Giancarlo Pittelli, ''risale al 1994 ed e' prescritto''. Lo ha reso noto lo stesso Pittelli. ''Si tratta di un fatto da me stesso dichiarato - ha detto Pittelli - e non oggetto di accertamento da parte dei giudici, ampiamente prescritto perche' risalente al 1994, periodo in cui, tra l'altro, non facevo assolutamente politica. Si trattava di un conto corrente a Montecarlo successivamente trasferito in Svizzera sul quale c'erano poche decine di milioni di lire ed estinto nel 2006''.

 

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