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Latitante catturato a San Luca

 

La polizia cattura latitante a San Luca. Tra i 100 più pericolosi

28 mag 08 La polizia ha arrestato a San Luca Antonio Romeo, 51 anni, presunto affiliato alla 'ndrangheta e latitante dal 2004. Romeo è stato sorpreso, dal personale della Questura di Reggio Calabria, nelle campagne di San Luca. E' accusato di essere affiliato alla cosca Romeo, legata ai Pelle-Vottari contrapposti ai Mirta-Strangio nella faida culminata, il giorno di Ferragosto del 2007, nella strage di Duisburg, in Germania. Il latitante catturato era ricercato con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico internazionale di droga.

Romeo tra i 100 più pericolosi latitanti. Era inserito nell'elenco dei cento latitanti più pericolosi diramato dal Ministero dell'Interno Antonio Romeo, arrestato la scorsa notte dalla polizia a Ferruzzano, a pochi chilometri da San Luca. Romeo si nascondeva in un casolare nascosto nella vegetazione. Il personale della squadra mobile di Reggio Calabria e del commissariato di Siderno avevano individuato il casolare nei giorni scorsi e nell'ipotesi che potesse essere il rifugio di Romeo, avevano effettuato alcuni servizi di appostamento. Nel momento in cui i poliziotti hanno fatto irruzione nel casolare il latitante era solo e non era armato. La polizia sta verificando se il locale in cui Romeo è stato sorpreso fosse un rifugio temporaneo o se il latitante vi si nascondesse da tempo. Romeo, secondo quanto riferito dagli investigatori, avrebbe svolto un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga gestiti dalle cosche della 'ndrangheta di San Luca.

Villecco (PD) “Una politica forte per contrastare le mafie”: ''La cattura del latitante Antonio Romeo eseguita oggi della squadra mobile di Reggio Calabria in collaborazione con i commissariati di Siderno e Bovalino, che segue di pochi giorni quella del capo cosca Nirta, dimostra l'indiscutibile lavoro quotidiano delle forze di polizia e della magistratura". Lo afferma Rosa Villecco Calipari, capogruppo in commissione Difesa del Pd. "L'impegno nel contrasto alle organizzazioni criminali - aggiunge - per essere efficace deve essere supportato con determinazione dalle istituzioni e dalle forze politiche. Così come emerge dalla ultima relazione sulla 'ndrangheta della Commissione Antimafia, votata all'unanimità nella scorsa legislatura, esiste un rapporto tra la forza della 'ndrangheta e la debolezza della politica, elemento centrale di un sistema di potere capace di riprodurre consenso e voti''. "Bisogna spezzare quel meccanismo che rende i cittadini passivi e permeabili alla corruzione e alla mediazione mafiosa in assenza di diritti, di opportunità garantite, di trasparenza delle scelte politiche e della pubblica amministrazione. Auspico - conclude Villecco Calipari - che il contrasto e la lotta alle mafie, responsabilità già assunta come prioritaria dal Pd in campagna elettorale, possa avere continuità anche in questa legislatura nel lavoro della prossima commissione Antimafia".

Napoli (AN) “Grandi risultati”: ''L'infaticabile attività delle Forze dell'ordine sta garantendo alla giustizia i latitanti della 'ndrangheta''.Lo afferma il deputato di An, Angela Napoli. "Questi grandi risultati - aggiunge - non possono non evidenziare il raffronto che, sempre in questi giorni, siamo costretti a fare nel constatare lo sconsiderevole uso del 'patteggiamento in appello' che sta portando alla scarcerazione, seppur sotto forma di domiciliari, di noti boss della 'ndrangheta. Non si potra' mai garantire l'efficacia del contrasto alla criminalità organizzata, se i boss non espieranno fino all'ultimo giorno la condanna loro inflitta". "Non credo - prosegue Napoli - che si possa rimanere impassibili di fronte all'assegnazione dei domiciliari a Pantaleone e di Ciccio Mancuso, proprio mentre si sta svolgendo il secondo grado del processo che li aveva visti condannati per mafia in primo grado. Prendo atto che il Governo nel "Pacchetto sicurezza", recentemente varato, ha proposto finalmente l'abolizione, per reati mafiosi, della possibilità di ricorso al patteggiamento in appello".

Laganà (PD) “Un segno concreto”: Il deputato del Pd Maria Grazia Laganà Fortugno sostiene che l'arresto di Antonio Romeo è un "altro risultato di grande significato nella lotta alla 'ndrangheta''. "Un altro segno concreto - prosegue - che le forze dell'ordine danno alla cittadinanza contro la criminalità organizzata e per la sicurezza del territorio. Al Questore di Reggio Calabria, al dirigente della Squadra Mobile, ai dirigenti dei commissariati di Bovalino e Siderno, rivolgo i miei più sentiti apprezzamenti per il delicato e professionale lavoro di intelligence che contraddistingue tutte le loro indagini". "Grazie al continuo impegno delle forze dell'ordine - aggiunge Laganà - e della magistratura, che stanno smontando le principali organizzazioni criminali pezzo dopo pezzo, sarà possibile rafforzare un maggiore senso di fiducia nei confronti delle istituzioni che operano in sinergia per la prevenzione, per il controllo del territorio e per la promozione di iniziative volte alla diffusione dei principi di legalità. La lotta alla criminalità organizzata deve proseguire senza pause"

Minniti (PD) “Strategia d’attacco”: Il ministro dell'Interno del Governo ombra, Marco Minniti, in una dichiarazione, commenta positivamente l'arresto da parte della Polizia del latitante della 'ndrangheta Antonio Romeo. ''Quella nella Locride, che attraverso l'impegno della mobile di Reggio e dei commissariati di Siderno e Bovalino ha portato all'arresto di Antonio Romeo - sostiene Minniti - si configura come una vera e propria strategia d'attacco delle forze di polizia contro le cosche più pericolose di quel territorio." Lo afferma il ministro dell'Interno del Governo ombra, Marco Minniti. "Un attacco - aggiunge l'esponente del Pd - che ha il merito decisivo della continuità quotidiana, come dimostra l'arresto di soli pochi giorni fa compiuto dai carabinieri di uno dei più potenti capi della cosca Nirta". "Congratulazioni vivissime, dunque - afferma ancora Minniti - all'intera Questura di Reggio che ha catturato un altro dei capi delle cosche che si sono fronteggiate anche nella strage di Duisburg. E' così che bisogna continuare a fare, senza dare scampo ai mafiosi fino alla sconfitta della 'ndrangheta''.

 

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