Dir.resp. Pippo Gatto

 

Processo Fortugno: In aula le indagini sul ferimento di Audino

28 mag 08 Il ferimento di Domenico Audino, avvenuto il 10 gennaio del 2005, è ancora al centro del processo in corso a Locri per l'omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno. Audino è accusato insieme a Salvatore Ritorto (indicato come l'esecutore materiale), e ad Alessandro e Giuseppe Marcianò, padre e figlio (mandanti dell'omicidio Fortugno). Domenico Audino ha riferito che il suo ferimento avvenne sul lungomare di Bianco. Secondo i pm del processo per l'omicidio di Fortugno, invece, Audino sarebbe rimasto ferito in occasione del duplice omicidio, a Fabrizia nel vibonese, di Cosimo Mamone e Roberto Antonio Cirillo. Stamattina, in Corte d'assise, c'é stata la deposizione del maresciallo dei carabinieri Daniele Galieti, che nel 2005 era in servizio nelle Compagnia di Bianco. Galieti ha redatto il verbale relativo al ferimento di Audino, che ha riferito di essere stato raggiunto da un colpo di pistola mentre era a bordo della sua automobile.

Il difensore di Audino “Non c’entra con omicidi Fabrizia”. "Domenico Audino non c'entra con il duplice omicidio a Fabrizia del 10 gennaio 2005 ed il suo ferimento non è avvenuto in quell'occasione". Lo ha sostenuto l'avvocato Eugenio Minniti, difensore di Audino, nel corso del processo per l'omicidio di Francesco Fortugno. Minniti ha chiesto la trasmissione alla Dda di Reggio Calabria del verbale della deposizione, avvenuta nel corso dell'udienza di oggi, del maresciallo Massimiliano Staglianò, comandante della caserma dei carabinieri di Fabrizia. Staglianò ha riferito che il 10 gennaio del 2005, giorno in cui furono uccisi a Fabrizia Cosimo Mamone e Roberto Antonio Cirillo, risultano telefonate a Fabrizia fatte con utenze che sarebbero state in uso ad Audino. Circostanza che è stata negata dall'avv. Minniti, secondo il quale Audino è stato ferito sul lungomare di Bianco, nel Reggino, e non a Fabrizia. Nel corso dell'udienza è stato sentito anche un altro maresciallo dei carabinieri, Natalino Barbagallo, in servizio al reparto indagini scientifiche del Comando provinciale di Vibo Valentia. Barbagallo ha riferito di avere fatto i rilievi fotografici sul'omicidio di Mamone e Cirillo. Il processo è stato poi aggiornato a domani.